CICORIVOLTA®
EDIZIONI (L946)
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CICORIVOLTA (LIBERTÀ UGUAGLIANZA DIVERSITÀ) è un marchio registrato ®

 

p.iva 01110090451

 

BeatBadMiddius

ué ragasssiiii!!!... per gli aggiornamenti del sito (ché codesto, ovvio, non è un solito sito normale allineato e coperto), scorrere sempre la pagina da su a giù & viceversa/viceversae nonché viceversae/viceversarum... gracias beaucoup!

INFO
 
 
 
 
© 2005/2014
 
 
 
 
 
Le Mani, L'Estro, il Respiro, Le Mani, L'Arte, L'Istinto, Il Segno, Le Mani, I Colori, L'Arte, L'Equilibrio, Gli Occhi, La Fronte, Gli Sbalzi, Le Mani... TANTA ROBA Di cuore, Di Stomaco, LO SPIRITO by ANDREA (badtrip) TARLI... VEDERE PER CONOSCERE (E UN DOMANI NON DITE CHE NON VE L'AVEVAMO DETTO)

 
 
 
TENAX

è uscito TENAX, il nuovo romanzo, il ritorno da Cico di Fabrizio BIANCHINI

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
Pa & Pè in the fluorescent, brilliantly shining loop & trip
 
 

se n'è occupata, giusto e bene, anche la RAI radiotelevisionitaliana

 

ALL'OMBRA DELLE GRANDE FABBRICA

 

eh già già!... qui sopra il video del servizio del Tg3 Campania sul caso letterario e sociale de:

"All'ombra della grande fabbrica" il romanzo di Gennaro Morra

 
 

WoW ragasssiii, ecco un'altra bella notizia!!!... i diritti de IL CIELO CAPOVOLTO sono stati acquisiti presso Cicorivolta da Bompiani-RCS Libri SpA!!!

IL CIELO CAPOVOLTO

"Il cielo capovolto" già edito da Cicorivolta nel 2009, sarà ripubblicato prossimamente da BOMPIANI

 
 
 

 

Cicorivolta 2007

il romanzo d'esordio di Marthita Pepe, "LA LADRA DI SPAGHETTI", già edito da Cicorivolta nel 2007, è uscito a metà giugno 2011 da Giulio Einaudi Editore per la collana STILE LIBERO

 

 

Ehilà ragasssiii, belle notizieee!!!... i diritti de "LA LADRA DI SPAGHETTI" sono stati acquisiti presso Cicorivolta da GIULIO EINAUDI EDITORE per la collana STILE LIBERO!!!... (e scusate s'è poco...).

Einaudi 2011

LA LADRA DI SPAGHETTI - Einaudi Stile Libero

consigli di lettura direttamente da: D, supplemento settimanale de La Repubblica, n° 751 del 16 luglio 2011... LA LADRA DI SPAGHETTI

 

 

 
 
 

Antonio Menna

Antonio Menna

 
"Se Steve Jobs fosse nato in provincia di Napoli", il racconto che "ha scassato" sul web
 
ragassiii... ecco un altro NUOVO, ENTUSIASMANTE, FORMIDABILE SUPER RICONOSCIMENTO al Lavoro di Cicorivolta!!!... Il Nostro ANTONIO MENNA, autore dei romanzi cocaina&cioccolato e BACIAMI MOLTO, è uscito il 16 gennaio 2012 da con Se Steve Jobs fosse nato a Napoli (romanzo)... e allora, mucha mierdaaa!!!

cocaina&cioccolato

BACIAMI MOLTO

 

 

 

 

 
 

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intervista a Emilio Pagano - IL TALENTO DEL DISORDINE

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TempInVersi e Tiziana De Pace in diretta a "Tra le righe" - intervista all'autrice su Studio100.
 
 
 
 
Mattia Zadra con VEDERE (romanzo d'esordio) al Premio Nazionale ALBEROANDRONICO
 

... e inoltre, qui di fianco, il trofeo vinto da Mattia Zadra con "Vedere" al concorso "La penna perfetta", ed. 2011
(fai click sulla foto per ingrandire e... VEDERE)

il Premio a VEDERE di Mattia Zadra a "La penna perfetta" ed. 2011
 
 
 
 
 
 
Qui a destra il video in cui Virginia Foderaro, direttrice editoriale di 'Opposto.Net', incontra Paolo D'Amato nel salotto culturale di 'Opposto Time', presso il 'Nonacasobistrot' di Roma. Su 'TV Capital' di 'Tele A' (sul canale 941 di Sky oppure sul canale 119 del digitale terrestre) e in cui gli attori Patrizia Santamaria e Gianni Federico hanno interpretato alcuni brani con le note del sax di Matteo Agostini in sottofondo.
 
 
 
 
cico al cinema

si gira!

CICO AL CINEMA CON RENZO BROLLO

 
Vicini di casa - il Cine
 
 
 

"VICINI DI CASA" (visins di cjase) tratto da "RACCONTI BIGAMI" di Renzo Brollo è diventato un film con Giorgio Monte e Manuel Buttus

 

UPON A DREAM

 
 
 
Consigliamo visione a tutto schermo, a 1080p

 

 

 

 
un ricordo di Andrea Pazienza (dalla voce di Gino Nardella)

 

(marzo 1975)

Andrea Pazienza, Gino Nardella e Dino Sasso
recitano in questo film talmente sperimentale
che ancora oggi si sta sperimentando il titolo da dargli...


 
 
 

 

Gino Nardella

ZERO67

l'ultimo irresistibile, imperdibile,
esilarante romanzo

 
 
 
 
 
CICORIVOLTA EDIZIONI PUNTO COM    
   

 

Cicorivolta è nato per essere libero, nel pensiero e nelle forme di espressione;

reclama ogni bisogno profondo dell'animo, fra vizi, difetti e virtù;

si nutre di vino, ragazze e canzoni, di energia e di curiosità;

vive nel rispetto trasversale di culture, di esperienze e di testimonianze;

crede nei giovani e nello sviluppo dei diversi orientamenti individuali (perché è convinto che questo sia un preciso dovere), ma crede soprattutto nell'uomo di ogni età e continuità mentale;

Cicorivolta promuove l'ironia che incita alla riflessione, il dramma che trapassa la coscienza;

onora l'eroe del mondo quotidiano, che attraversa i giorni e segue il fiato del tempo comunque sia;

il suo motto è LIBERTÀ UGUAGLIANZA DIVERSITÀ;

il suo sguardo è concentrato in avanti, ai dettagli e alle piccole cose, ai richiami dei giorni e delle notti, ai profumi della strada e del mondo fuori di casa...

(© 2005/2014 - tutti i diritti riservati)

 

Cicorivolta was born to be free, in thought and in the forms of expression;

he claims every deep need of soul, among vices, defects and virtues;

he feeds himself with wine, girls and songs, with energy and curiosity;

he lives in the cross-sectional respect of cultures, experiences and life reports;

he believes in young people and in the development of different individual orientations (because he deeply believes that this is a precise duty), but above all he believes in any-aged man and in mind continuity;

Cicorivolta promotes irony that urges to reflection, the drama that passes through consciousness;

he honours the daily world hero, who goes through days and follows the breathe of time, whatever it is;

his maxim is FREEDOM EQUALITY DIVERSITY;

his glance is concentrated forward, towards details and little things, to the calls of days and nights, street and outside world smells...

(© 2005/2014 - all rights reserved)

 

 

MANDA UN MANOSCRITTO A CICO, ma solo per e.mail , PERCHE' NOI CON LA POSTA di CARTA CI FACCIAMO...


In verità mi dico

Uno stormo di starne sta
frastagliato di trame
stranamente ruggendo al tramonto
e mentre le guardo, striate
starnazzo, starnuto,
stupisco e trapasso
tre istanti
tre ore
tre sogni può darsi
o tre tigri?…
… mi siedo sul letto e trasudo perplesso
una truce stranezza
tradita dall'alba
mi coglie a contare
tre dita per tre
ripeto tre tigri
che contro tre tigri
stranamente striate
sul filo del sole,
sul trono del giorno
starnazza di già.
"E lo stormo di starne?"
mi domando stranito.
"Ruggisce al tramonto, ma solo tre volte" rispondo.
"Di più non si sa?"
"Di più non si può".

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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Delirio di luce nuda,
in te la fiamma oscura e spira!

Sul piano di questa voglia
il cieco incenso che si frange,
di forma sciolta
che si disfuma e sfila.

Delirio di luce nuda,
in te la fiamma oscura e spira.

Notte, perduta notte!
Cantiamo e moriamo
l'ultima volta ancora!

Ah, ho reso tutto!
Tutto quanto è disteso
come un fraterno orrore.

Declina il fasto
la tua fronte in fuga.

Entro il sereno sonno
che ti copre
diamanti estratti
da un inflitto volo.

Delirio di luce nuda,
in te la fiamma oscura e spira.

Dei vasti lumi
che riversa il giorno
non teme il conto
il tuo perfetto chiuso.

Come in un orizzonte,
teso tra cieli esausti,
cadono vastamente
soli profondi ed ira,
così questo silenzio,
avvolto della tua forma,
cade perdutamente
in sangue
che estratto gira.

Delirio di luce nuda,
in te la fiamma oscura e spira.

( © Antonio Torre - Tutti i diritti riservati)

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IL PRIMO UOMO

ti ho visto
eri gobbo e goffo
ripiegato su una speranza che non hai
parole che non conosci
ho cercato in me la tenerezza
ma non è venuta
ti ho visto
e potevi essere chiunque
eppure, non lo sei
ti ho visto
stonato e storto
tra le pieghe della vita che hai vissuto
bravo, te la sei goduta
è un fatto
non conosco i tuoi pensieri
nemmeno so se sei capace di averne
ti ho visto
camminavi solo
e solamente camminavi
sempre
un po' più lontano

la cosa buffa, infine,
è l'occhio di mia madre
a scorgerti
senza di lei, di te,
non avrei mai visto niente
ma non cercarti l'ennesimo alibi
è con gli occhi miei che io ti guardo

di tutte le cose che potevi essere
più di ogni altra
ti avrei voluto
semplicemente
sincero
ti ho visto
mi chiedevi di uccidere
il tuo carnefice
ho solo pensato
che tu sei stato il mio

NON IO

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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FUORI SINCRONO

Fa paura la vita che si sgrana
riversata in un film
a sonoro fuori sincrono

bande strette su rumori di fondo
fruscii
stropicciature di voci
in play-back disordinati
ondulazioni spezzate da sbiechi

e fra gli scardini del moto
il balzo improvviso
di inquadrature compensative
che svicolano consce dell'improbabile happy end

( ©Carla Paolini - Tutti i diritti riservati)

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QUALCOSA DI MIELE E CLOROFILLA

Qualcosa nel tuo corpo m'agita
come una mezza verità
un colore obliquo
una canzone sorda.
Qualcosa nel tuo corpo mi riporta
un senso smarrito
una forza forte
un'aria sospesa.
Qualcosa nel tuo corpo mi garantisce
che sei solo
mentre io tremo della tua stessa estraneità.
E' un corpo bello, il tuo, come se fosse nudo
e per niente vigile e un po' austero.
Un'acerbità senza l'audacia.
Qualcosa da scolpire come se fosse neve.
Da annusare come se fosse fango
e muschio e clorofilla.
Da leccare come una chantilly
in una terra di finite meraviglie.
Qualcosa nel tuo corpo mi rimanda
qualcosa del mio
paralizzandomi come rocuronio.
Qualcosa nel tuo corpo mi dice
di un fuori rotta
e un destino che è andato maledettamente perduto.
Sobrietà e piedi per terra.
Pragmatismo e responsabilità
e fammi il piacere più in fretta!
A.A.A. paio di belle scarpe cercasi
nuove fiammanti
sotto lo sguardo di una luna a metà
lucente di brividi e uno sforzo sovrumano di precarietà
per picchiettare col tacco
su un blocco di travertino usato.
Scivolare nell'impossibilità
e farne un gioco premiato.
Se questo sonno venisse più spesso,
più spesso io saprei dirti chi sono.
Magico e incatenato momento
di nullità e nullessenza
pulsante di fiocchi d'avena
e un petalo viola.
Dentro di me spirito che non vola
e s'impenna di quando in quando
solo morendo.
Lo strascico lungo della mia ininterrotta posa
e il salto infame al di là del regno della scusa.
Parole senza sostegno naviganti nel blu
della mia arteria principale.
Oh se questo sonno venisse più spesso
e mi cogliesse ancora com'ero prima!
E tu? Tu che faresti?
Che faresti così nudo e solo
nella tormentosa tormenta di luce sguaiata?
Che faresti di quella tua spalla larga
che riflette un buio non spento?
Girovago della vita senza sapere dove trovarla.
Come fuori questo vento che sento
senza che si faccia mai prendere.
Bene, nella tua fantastica poesia sporca,
nella buona e cattiva sorte del tuo santo ipocrita e giustiziere,
tu non mi venderesti mai ad un altro
né mai saresti capace
di tenermi a te con mossa d'anguilla.
Che me ne faccio del tuo corpo io
se non per sognarlo ancora?
Vorrei toccarlo di più sotto la larga camicia
di tutte le volte.
Qualcosa nel tuo corpo si spreme in automatico
in un miele un po' rancido
mentre tu ignori
che io ne berrei come se fosse linfa.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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IL PASSO DI MIO PADRE

Il passo di mio padre
è leggero e ticchettante
L'avampiede accompagna
il labbro recitante
la tenace considerazione avversa.

Viene giù dalle scale
percorse mille istanti
coi carichi pesanti
della vita.

Il passo di mio padre
si distingue
è riservato e sobrio,
così diverso dal suo ciarlare
inutile ed ossesso ma,
adesso,
è così strano
udirlo
discendere veloce,
passare lieve dietro la mia porta
io non mi sono sporta
non ne ho avuto il coraggio
quel semplice passaggio
che mi ha lasciata attonita
e sfinita
non parla più di vita
ma d'illusione uditiva
di un'anima che origlia
di quello che paventa e aborra
questa tua martoriata figlia.

Volerti e non volerti
adesso è strano
e sapere che scegliere è impossibile
e dalla mente tenerti
ben lontano
per rendere il mio giorno più vivibile.

Ti prego, fa di più ora che puoi
ora che niente impedisce il sentimento,
ora che è chiaro quello che non vuoi
ora che appare assurdo il pentimento.

E' strano alzare gli occhi per parlarti
captarti e non sapere come.
E' strano venire qui a pregarti
e sulla tomba leggere il tuo nome

Sei morto, morto, morto e morto ancora!
E morirai ogni giorno ed ogni istante
non servirà, adesso come allora,
relegarti in un pensiero vacillante.

Ti prego fa di più
di quello che hai mai fatto
non passarmi solo accanto
pietrificandomi al tatto.

Sopporterò la prova dell'attesa tua infinita,
potevi far di più che darmi la tua vita.

( © Manola Pieruccioni - Tutti i diritti riservati)

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DA EST A WEST

ci ho messo un metro e sessantuno di vita,
che vuol dire eterno come la mia circonferenza,
per sapere quello che già sapevo
e la cosa non mi rende poi tanto allegra
da anni convivo con le tue parole
anche se tu mi hai dato per persa
ed era vero
mi hai sempre vista
senza nemmeno dover vedere
e a me faceva un gran bene
e ora mi manchi come manco a me stessa che sono qui
un metro e sessantuno che ci sto
e sembra uno scherzo

ho accomodato un genio alla mia tavola una volta
gli offrii fulmine, fumo, pane, sugo e arrosto
più qualche cosa da bere per andare in scioltezza
fu così, per conoscenza, che mi mostrò la sua lampada
bella, lucida, trasparente e vera che la mia bocca
si colmò subito di desideri e dalle mie labbra piovvero
farfalle e aerei che si spararono in ogni direzione
visto che non ne avevano nessuna
da est a west
attraverso il tropico degli accidenti
oltre il triangolo delle mie mutande
aspirammo il calumet della voglia e ci scambiammo la lingua
non successe niente fra noi
giusto il gusto della sapienza
poi lampada e genio sgasarono via su una jeep d'annata
ed io ho lavato il bicchiere vuoto sotto un'acqua fredda

ho sempre pensato che prima dell'amore ci fosse il sesso
poi i pensieri si confondono e se hai fortuna
tutto diventa una cosa sola, ma anche nessuna cosa
e funziona lo stesso
se mi vedi ancora
c'è un metro e sessantuno di capelli neri
e questa bocca che proprio non ce la fa a starsene zitta
e mi fa un gran bene lasciarla aperta alla sapidità che non è mai troppa
volevo dirti che me l'ha insegnato un genio, alla mia tavola, una volta
eppure, giuro, lo sapevo già da un mucchio di tempo

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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COME SENZA

io cerco l'armonia
tu trovi il dispetto
schiavo libero di indicare sempre l'errore
non ti disinfesti dall'ombra
che porti ricamata dentro
altorilievo di un gioco che ti ha bruciato
e si vede
ho chiare lettere digitate sul petto
i n s o p p o r t a z i o n e
circolo vizioso dell'inappetenza
che estingue senza lamento
così poca fortuna
così poco

e se io non lo meritassi?
se ci fosse davvero dietro l'angolo
quell'orma sporca e selvaggia
che mi scalpita in vena?
e se mi bastasse per vivere ancora?
come un foglio bianco
come questa boccata di fumo pregno
come l'assenzio che precipita la sua essenza
come l'assenza
come senza
reset

la stessa luce del giorno prima
i piedi in tutte le scarpe
la fine dei tempi morti
il cuore in altalena
il vento al principio di ogni stagione
un destro al perpetuo ché si dia una mossa

se ci sei, ti dico,
se ci sei batti un colpo

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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TRANSUMANZA


Sverno
Dove l'ultimo spicchio di sole
Riscalda il mio vagare lento,
errando
per valli riesumate dal ricordo
dov'ero agnello dal morbido riccio
inconsapevole e felice d'andare.
Ho speso tante estati nella piana,
raggi feroci incendiavano il vello robusto,
incenerivano i ricordi,
ubriacavano gli occhi opachi.
E ora, questa transumanza,
m'offende il cuore, m'incatena.
Devo seguire il gregge,
anche se non è più lo stesso.
Da tempo ho perduto compagni,
li ho visti morire distratti,
anelando al greto mellifluo,
annegando nel ruscello violento,
alcuni sbranati dai lupi.
Li ho visti afferrare da mani rapaci,
li ho riconosciuti dai belati invocanti,
dall'odore acre dell' arrosto.
Altri ho perduto di vista, ombre vaghe.
Poi si sono aggregati i nuovi di cuore,
sgambettavano ignari, felici
nell'aria pungente, prima del fuoco.
Hanno brucato anche loro l'erba avvelenata,
trovato ristoro nella fonte indigesta,
molti sono scomparsi nella grande vallata.
Segno il passo, imperterrito,
tra un vagito e un allegro belato,
facendo il pieno di soli e di lune,
col capo chino e il passo allineato.
Non andrò,
questa volta a svernare,
rimarrò qui, solo, ad aspettare
nuovi cuori a farmi compagnia,
freschi ruscelli a dissetare la mia sete antica,
tiepidi raggi a riscaldare
questa carcassa stanca d'andare.

( © Lucia Sallustio - Tutti i diritti riservati)

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FRAMMENTO


Dèi leggeri dalle gambe nude,
dalla facile vita estiva.
Ti lascio con loro.
La febbre sparisce e intanto
gli occhi risalgono dal buio.
Non cadrò anch’io nell’erba,
non cercherò le sue canzoni.
Ti lascio con loro.


E non posso guardare il passato
senza tremare.
E lo straccio che stringo è soltanto
uno straccio.

( © Giulia Sarli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Lezione di canto

Alla lezione di canto
parlava
dell'aria e del suono
che ne deve uscire
come liberato
primigenio e riscoperto.
Ognuno di noi
ha una voce incatenata
in qualche posto che
non vuole o può
uscire fuori.
Il respiro passa
inconsciamente continua
ma non sappiamo riconoscerne
il tragitto, il percorso.
Dove risuona
il nostro respiro
è partorita la nostra voce
e non c'è miracolo o scienza
capace di fecondare
ma solo miracolo della carne
scienza dello spazio fisico
estasi dell'aria
che viene suono.
Possiamo andare sorridenti
verso la luna e i pianeti
possiamo curare malattie
virus forti e combattenti
possiamo anche
erigere monumenti
per esaltare la gloria
l'identità nazionale
per sentirci più popolo
meno soli più solidali
possiamo fare tutto
scoprire sempre
nuove informazioni
passarle agli altri
essendo piccoli messia
della rete
informatica.
Possiamo forse amare il prossimo
ed esserne convinti
soffrire per i dolori altrui
o fingere di farlo
possiamo incontrare nuove persone
in poco tempo in tutto il globo
con un aereo viaggiare
e solcare gli oceani
esplorare i cieli.
Grazie a tecniche
all'avanguardia
ci è dato sapere
quello che accade
quotidianamente
sotto le acque all'interno dei mari.
Con le vivisezioni
impariamo
la vita
e impariamo
la morte
per provare a sconfiggerla
piccoli messia.
Non sappiamo ancora
ritornare bambini
dare forma al respiro
guidarlo e condurlo
nei posti più semplici
che fan parte di noi
ma che non conosciamo.
Come piccoli messia
non ci danno sicurezza
le croci
e i sepolcri non ci conterranno
mai
ma non abbiamo paradisi
o sedie alla destra del padre.
non siamo adatti
a riposare nel sacro
noi
che non conosciamo il respiro
che non sappiamo
farlo
cantare.

( © Nicola Lotto - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

La fragilità sopravvive all'eterno

Ci sono mura di silenzio che arretrano alle spalle
Dei miei soliloqui quando il sole ha singulti di cristalli erosi dal tempo
Il sabato del mio mattino
La chitarra elettrica respira un sorriso andato
Con il cancro del mio amore incestuoso, impasto di lacrime e terra
Cemento, riciclaggio di fiori appassiti.
Non mi rassegno all'evolvere dei bouquet ricevuti.
Li osservo seccare, evapora l'anima del loro dolore, attraverso lo spessore dei giorni.
Ne conservo il tiepido colore, fino alle briciole di una consistenza possibile.
Ho la tenerezza di un bouquet appassito, l'aspetto d'un petalo ch'è polvere, dissolvenza di fibre e colore.
Li conservo per anni, a dispetto del tempo, la fragilità sopravvive all'eterno.
Qualcuno muore, qualcuno ritorna, sono voli d'angelo le nostre paure.
Quante illuminazioni perse nel retaggio della mia indolenza,
nel dubbio della dimenticanza, le nubi tradite dall'incerto spendersi d'un raggio di sole
mutate nel vago singulto d'un vento assassino
viaggiano ancora tra le folaghe scure
e le canne del fiume viola.
Alle spalle del giorno lo sguardo
a lutto
delle montagne.

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Ali di sogno

Batti la testa
e sanguina ancora
quando riprendi
la tua corsa
verso una felicità
intravista,

rumori assordanti
sulla strada sottostante
non ti impediscono
di gustare
il fuoco rosso
del tramonto,


rimuovi le scorie
di un vivere malsano,
abbandona le cose
che solo cose sono
e veglia prudente
sui tuoi ideali,

se senti una scossa
non la ignorare
e se sprofondi
in un sorriso
non ti vergognare.


Di tutto ciò
la vita si nutre,
rinascere e morire
può sempre capitare,
niente è precluso

a chi sa sognare.

( © Imada Vola - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

QUIETO VIVERE

Quieto vivere quieto
io so di te e dei tuoi voli in discesa
del tuo sole senza luce
del tuo vento senza aria
Quieto vivere quieto
il frullo del passero
è passato
e non te ne sei accorto
Allegro a impagliare
il suono
placido a spezzare
il ballo
Tutto quel mare inutile
a sbattere sulla tua riva di catrame
Tutto quel mare eterno
in una lingua salata
Era pace era bellezza
era l'orizzonte limpido
di una giornata pura
e tu lì a starnutire
Quieto vivere quieto
mi sei apparso candido
e ti ho creduto
poi ho conosciuto il colore
che ha sconfessato le tue facili certezze
Ho rimpianto qualcosa che ho visto
e che non esiste
e domandato il perché per ogni cosa
e tu mi hai risposto
col fondo di un bicchiere vuoto
Quieto vivere quieto
io so di te e delle tue gambe strette
della tua faccia da poster
della tua bocca asciutta
del tuo pane senza fame
Eri buono nella mia immagine
ma io sono astigmatica

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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ASSIETTATE

Quando l'ho visto aveva i pantaloni bianchi
e una fame gialla.
Il suo petto fibrillava di poco
sotto la pompa di un cuore distratto.
Incerto ingenuo inadatto inconsapevole.
Gli dissi: non avere paura del tuo stesso sangue.
E così, crollando dalle gambe, si raccattò fra le sue lacrime.

Quando l'ho visto aveva i pantaloni bianchi.
I muscoli bianchi, le vene bianche, un ghigno bianco
e mani nere.
Le sue narici spruzzavano chiodi
e dalle orecchie gli cadevano parole orizzontali.
Ansante angosciato annaspante anoressico.
Non pensai ci fosse qualcosa da dire.
Non aveva bisogno di niente.

Quando l'ho visto aveva i pantaloni bianchi
e una tuba di cera.
Una vestaglia di pecora
e un rossetto rosso.
Vaporoso vaticinante vagheggiante valente.
Parlava francese e napoletano.
Mi disse: assiettate e asseyez vous!
E io, su un piede solo, seminai viole e tulipani.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

PREGO

Quanto godo quando tutto prende una direzione storta
Quando il cielo minaccia pioggia

Io ho bisogno di cadere perché è troppo bello risalire
Solo e solamente io, ho bisogno di soffrire
Sentire il battito del mio cuore morire

Dall'essere umiliato
Dieci, cento, mille volte prego, come una merda, di essere calpestato
Silenziosamente mentre gli altri dormono io vengo svegliato
Dalla luce di un sole oscuro
La fonte è il mio vissuto.

Quanto godo quando un macigno si stacca dalla montagna colpendo ogni mia speranza
Quando sta per tornare l'era della decadenza
Quando l'abitudine all'apparenza si allontana mestamente
Quando ciò che intendono per felicità
Riconosco essere solo un'eredità che non mi appartiene.

E posso annusare il suo arrivo
Dell'ombra nera che mi sta per coprire
Della solitudine che diventa compagna
Per porgere la sua spalla
Ed aiuta a non far svanire pensieri che provengono da chissà dove
Che trovano, insieme a me, sfogo nelle scritte parole.

Non posso permettermi di non approfittare di tanto funesto dolore
Di una rabbia che in me non muore, di questo odio senza amore
La luce dell'ispirazione è di una candela vecchia di mio nonno
che ha troppi anni per chiedergli di rimanere accesa
Lei è lì per me ed illumina il mio foglio
Devo fare in fretta per godere di quei brevi momenti che mi regalano un po' di orgoglio

Come un fulmine che mi elettrizza
Come il Piave che straripa
Io trovo piacere nelle mie futili certezze che getto in fondo ad un fosso
Liberandomi da quelle influenze che il mio corpo.intossicano.

Quando tutto è grigio, sporco e malodorante ritrovo me stesso
E per quanto possa rinnegare il mio posto al manicomio
Di cambiare non c'è verso.

Un bisogno di infognarsi in ogni genere di catastrofe
Per dare forma alla mia vita, altresì un assenteismo ingiustificato.

Per scovare quella parte di me celata dietro un cielo azzurro,
lassù dove le idee raggiungono vette inacessibili
Orizzonti invisibili
all'occhio nudo di chi ha un percorso beato privo di irti ostacoli
O che hanno conflitti programmati

Io do una valida motivazione
Alla spasmodica personale ricerca di ogni forma di emozione

Ribellarsi a ciò che è facile ed anche ragionevole
Non è che voglia fare il diverso per una mia perversione
Ma io sono dominato da una forza avvulsa alla noia
Più incline all'eterna insoddisfazione.

Ad questa forma di maledizione non c'è genere di clonazione
Che possa far capire all'altro il mio perverso bisogno
Di trovare gusto a fare lo schiavo del padrone.

Ecco che allora scatta la mia assurda involuzione
La mia mano trema e non si ferma
Il bianco del mio foglio viene riempito di parole
È nero il sangue che esce dal mio cuore

E' il dolore e la rabbia che si libera dell'atomo
Una bomba nucleare che esplode
E che fa "tabula rasa" di tutto quello che non serve alla mia invenzione.

Ed è solo in quel momento che capisco perchéscrivere è meglio dell'amore.

( © Gianluigi Miani - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

SUITE PER CONTRABBASSO SOLO
Ispirata da e dedicata a Roberto Bartoli - Casa del cuculo


Una luce
un albero
uno stato di grazia.
Lo strumento
ha curve da femmina
e lui
è uomo di garbo.
L' abbraccia
la stringe
la tiene col petto.
Le mani che sanno
le corde che tremano
il respiro che tace.
Uniti in un alito
svuotano il tempo.
Rotola un brivido.
Poi l'aria s'accomoda.
Da sopra le stelle
sente calda la terra.
La fede al suo dito
come un jazz di speranza.
Un tono sincero
una nota leggera
e l'erba più umida.
Qualcosa che accade
col senso di eterno.
E tu che sei niente
adesso
sei musica.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

era l'anno nuovo
di baci e di parole
di sospiri di vento
e sorrisi a trancio di luna
ebete stranita curiosa
spenta solo nella luce
che non è la sua
era un tocco che non ti aspetti
una risata incline
un solleticar di pancia molle
fiera della sua espansione liquida
era questo respiro incredulo
di fretta di ritorno
di voglia e di incertezza
e chissenefrega
eri tu nella piega della pelle
nel profumo di quel che non si afferra
ed eri bello e candido
come nella prima volta
era un grido poi un riflesso
di pensieri di illusioni
e ancora una speranza
ti affogo bene bene
che tu non abbia da parlare
a voce alta
stai lì, sotto
che sembri morto
mentre io ti porto in spalla

una mano sulla coscia
tutta l'elevazione possibile
fino a toccare terra

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Come bocca di pesce i pensieri
Come fili di lama i sorrisi
Come acqua di cascata gli equilibri
Sei in grado di reggere il raggio del sole?
Morso di cancrena sottile
Crepa sul lago ghiacciato
Ho una stanchezza antica
unghie nere e un'aria sfatta
gravida come cavalla
Dialogo interiore e poi si muore
Sempre all'ombra della tua assenza
suoni vuoto come un fiasco
dopo nessuna festa
Volevo raccontarti la musica
nel mezzo di un prato
ma sono rotolata in un fosso
Solo nuvole, stelle e, a tratti, la luna
in una stessità senza profumo
e senza gloria
Tesa la pelle di tamburo
muove i passi
di una circostanza astratta
dove incontare la mia faccia
mette paura
Come bolla di sapone il respiro
Come il freddo di un tempio
vuoto di ogni dio
Come gomitolo di polvere all'angolo
lì sto io
a sporcarti l'anima
Ma tu ti svegli stiracchiandoti alla finestra
e con uno sbadiglio hai già chiuso la porta
Ma era l'ora sbagliata
finché poi ho smesso di rincorrerti
e il mio miraggio si è spento dentro al tuo
Cammino bene da sola
e voglio che tu sappia
che la luce di questa mattina
è tutta roba mia

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

LA VITA ALLA GOCCIA

ti parlo di pancia
come fossi il mio io zingaro e forestiero
chi sei che io amo?
riflesso di onnipotenza o pura verità soltanto vera?
chi sono io? ballerina di un tempo in punta su sogni costanti
freddo poi fame poi brivido
e tremito e fremito e gemito
scalza sui vetri in ginocchio su braci
nuda nel vento che c'era anche allora in un'altra stagione
piena piena piena
come il sole rigonfio d'arancio
che affoga in un mare di cubi di ghiaccio
come una luna chiara grassa e bassa
che tendi la mano a vuoto nell'aria
le ali hanno smarrito il grido dell'aquila
e non era cera, non era cera!
la terra non è sfera, ma di corallo
poi ci sono fiumi, pietra e io di cristallo
mi piace la notte insidiosa
l'amore nel pozzo
la vita alla goccia
appoggio il bicchiere adesso
la gola che brucia e una spina in un occhio
aspetto il sapore a riempirmi la bocca
mi lecco le labbra
... di solito è casa, qualche volta, stupore

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

mi hanno fotografato
pesato misurato
schedato registrato intervistato

scordati il passato
è come nascere di nuovo

il caldo è un segnale
un salto di continente

la realtà pertinente
sono spine ricurve
sono uova minuscole
embrioni di futuro

anche l'ombra
è schiacciata lavata

i ricordi corrosi
evaporano

è tensione di vapore
quella che altri
chiamano

metempsicosi.

( ©Tommaso Cioni - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Lontano dai paraventi

Ho spento una luce
Brucato l'ombra della tela
Sorriso, appesa al tuo giuoco
E concluso, aperta
Ai tuoi dinieghi, il concerto delle
Dita nel silenzio, alla mia maniera
Assonnata…

Estranea ai tuoi lamenti
L'anima mia lapida i confini.

E dentro la trincea dei miei deserti
Respiro assorta la fatica, la bonaccia
le parole assolte, spente
tavole consunte
Sui palmi aperti dell'attesa.

Sono albicocche
Queste parole di rosa
Languore, il sapore, l'impasto
Tenero e lieve, il suono
Dolce di uno spigolo di luce
Il filo di uno sguardo senza voce
Sono frustate di limo e sangue
Stridori di luce altera
Fragori di risa nel silenzio
Rincorse di spettri randagi
Folate di sciabole al vento.

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

ELETTRA

Ho il tuo profumo dolce
sulle dita mentre
la luna piena bolle
fumo di nuvole bianche
nel cielo notturno e la strada
che corre riflette
luci gialle catarifrangenti e penso
a Te che custodisci fra le gambe
la prelibata meta
di ogni mio quotidiano,
goloso percorso…

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

cade morbido
il suono del piano
nel mio abbandono
di sangue caldo
e nervi tesi,
non troppo lontano
non troppo vicino
Cage
cade
si adagia alle curve
note d'acqua
ed occhi chiusi,
sarà alla fine
nell'ultimo dito
stremato come ora
sarà il cadere
ultimo
sospeso
mai ultimo
mai finito,
non esiste fine
chino sul prato
odore d'estate
e il suono del piano
cade
e ancora con Cage
cado,
il suono del mio soffio
cade
con Cage
morbido
come sono
come sono stato.

( © Giuseppe Sanna - Tutti i diritti riservati)

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Giuseppe Sanna(La poesia della settimana)

Come sono bravo a cadere
adesso sono un tuttuno con la morte
e tu
la mia alleata perfetta

come sono bravo a calarmi
nei sotterranei dell'odio
angelo dalla sottana nera
consegnami la tua infernale benedizione

come sono splendidi i tuoi occhi
che mirano a profanare il mio ventre
che mi condannano a morte
che mi proteggono.

( ©Pierangelo Affanni - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

La croce a me dovuta

Preferisco impazzire
che vivere una seconda volta.
Evito di calpestare i fiori,
gioco a bocce con i miei occhi.
Mi nutro di carta straccia
inchiostrata da un alcolizzato.
Amo una donna come il mio secondo giorno di vita,
sono un perfetto gentleman,
sono un perfetto idiota.
Faccio sempre tardi a lavoro,
sarò un barbone coi fiocchi.
Non ho mai salvato una vita,
neanche la mia.
Ho lo sguardo rivolto verso il vuoto
davanti a uno specchio,
un giorno sarò pelle e ossa
attaccati con lo scotch,
intanto accumulo grassi
in attesa che il peggio si presenti,
mentre l'esercito del nulla
scava la sua trincea e guadagna altri
quattro metri
io
stacco un pezzo di cielo azzurro
e lo mando affanculo.

e lo mando affa( ©Vincenzo Blanco - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Lacrima, la notte, un sogno

Sfilo le parole
nella traccia
di un grido
che disconosco
Ho solo un velo
di note
sulla pelle
il grido rosso del tango
richiamo di sangue e fervore
calze sciolte
fra i nodi dell'attesa.
Nella lacrima della notte
il pensiero si dipana
l'aria si fa voce
e nella radura
dell'anima nuda
muove le dita
lenta, ad articolare
un battito di luce
Così
chiudo gli occhi
sul biondo filo
azzurro della sua
giovane impazienza
e rassegno
la mia persuasione
alla vita

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

FIN QUI

Un trancio d'arcobaleno si è agganciato alla luna.
In mezzo al blu torvo, non te lo spieghi.
Un passo indietro, cerchi il tuo bandolo.
Vita sazia, spregiudicata.
Hai pensato: eccomi.
Ma non eri.
Disciolta, la tua fame non ha più sapore.
Castelli su di te come ghirlande ai tropici.
Eppure, non c'eri.
Ti credevi fiamma e oro e brillanti
e, qualche volta, erba secca.
Ti credevi luce e missione.
Sei dado.
Giro di carte senza figure.
Mano morta.
Da lontano, da molto lontano,
fin qui.
Lucidamente fai surf sulle vette
giocoliere impeccabile
sopra il mare che bolle.
Hai chinato, un po', la testa di lato.
Ti sembra possibile?

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

L’ombra

negativo di me mio vuoto
in proiezione mi copia con inediti
profili tagliati nella luce - se dal
di fuori la spiassi mi direi sono
io quello?
pulviscolare ha i contorni
del sogno e i suoi fòsfeni
si spezzetta se riflessa inafferrabile
fantoccio mi diventa
pure mio vuoto mia metà
che estinta con l'ultima sua luce
rientrerà nel corpo-contenitore
unificata con la terra - senza un grido
tutt'uno con la morte -
senza perché - solo ombra

erché – solo mbr( © Felice Serino - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

A Dino Campana

Il vento spaventa di risposte
I miei consigli ripetuti
Alle ore vuote di questo sole
Prosaico di novembre
Passi affaticati nella notte
Di un giorno che, a stento,
Sveglia le colline
Morte sui clivi boscosi
Sugli argini ombrosi
Nelle nebbie pallide e azzurrine
Coltri farinose e densi vapori fluviali
Che spaventose imprese di notti confuse
Circondano i crepuscoli sbiaditi
Del sole in divenire, addio,
Al dio del mare che sprofonda
Il denso azzurro di un liquido
Ombreggiare
Cautamente allontano
Per non frangere flutti impetuosi
Porcellane di bambole pallide
Di rosa mani dipinte
Porcellane di mani sbiancate
Di smalti trafitti
Anni di ardori, dolori, pallori
Fragilità a perire, folle Dino, a inveire
Rabbie da urlare, Dino
Che dolce impaurire
Di furie incomprese
compresse
Denso batte
Nella notte
Sento i passi
Che botte
Sento e perdo
I pensieri
Nelle fughe di un lontano arpeggiare
Le corde dei timpani appesi
Le chiese rinchiuse di cere
Le voci dei pazzi a sfinire
Fragile anima a rotti di agire
Sfinimento di sensi
Di parvenze assopite
Nei luoghi comuni dei monti, dei fiumi, dei prati, dei mari…
Di fughe, onde, braccia, ponti, strade, notti, luci…
Anime stanate…

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Ai Poeti alla finestra

Cadranno uno ad uno
i vostri sogni
dentro pregiudizi ritagliati
su misura
avamposti della vostra paura.

E faranno rumore
alzando nuvole di polvere
e di idee claudicanti.

Voi bulimici della parola
che vi arrampicate sui versi
per scivolare nei deja-vue
di una poesia anoressica.

Voi che dondolate
fra i teorici della giustizia divina
ed i pratici della giustizia sommaria.

Voi che masticate la storia
come un cibo avariato (dal tempo) e
non vi accorgete che le rivoluzioni
passano
molto più in là del revisionismo accademico.

Voi che non sapete ancora riconoscere
l'odore fedele a tutte le miserie
quel dolore in retroguardia
di un'umanità depredata
dei propri bisogni.

Non state alla finestra
mezzadri del potere
il vostro guardare
è colpevole.

( © Paolo Lazzini - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

VEDI?

Il buco della cintura è sempre quello, l'ultimo,
ma la gravità del tempo disegna sulle mie forme
rinnovati profili e il tatto affonda in una
morbidezza nuova e secolare.
Eppure resto esile e nervosa
ad affacciarmi a un giorno che non fa distinzioni.
E' un corpo reduce che ancora conserva una grazia, invidioso
di una solidità ossuta e bambina.
Solo i seni resistono orgogliosi, rigonfi della ruvida
presa delle tue mani ingorde e della mia voluttà.
Morso di barba irsuta, grido di puttana esule e consapevole.
...
Sono uscita in una notte finalmente chiara
con l'aria che respira e il vento che c'è, ma non si vede.
L'odore fitto della pioggia mi smuove
un brivido a rallentatore,
una pozzanghera riflette bagliori
notturni che sanno di vero e di pianto e di liberazione
e di quiete e ... basta.
Tra il rotolante fruscio di una foglia secca
- così poetica nel suo accartocciarsi caldo e marrone -
e l'indecisione di un verde cauto più in alto,
mi accorgo che i miei capelli danzano frivoli a una debita distanza.
Non ho freddo,
posso sorridere e godermi lo spettacolo
al centro di un tutto che mi ammanta nella mia totale
estraneità ai fatti e indiscutibile impotenza.
Sono sola, le mani in tasca,
gli stivali arroccati sul ghiaino fradicio,
le gambe immobili e nessuna paura.
Gli occhi s'ingozzano di nitidi contorni nel riverbero estatico
di un panorama pulito, essenziale, semplificato.
I polmoni compressi dilatandosi strizzano il cuore
che s'agita di un tremore sordo e sconfinato,come il cielo
che intravedo tra un rombo di nuvola in vestito da sposa e le stelle
a orlarle una severa acconciatura.
Non ho rimpianti, non ho passato, non c'è futuro, né desiderio ...
languido, contemporaneo ed eterno, tutto sfila in un solo fiato.
...
Vedi?
Con calma, a poco a poco, io cerco di tornare.
A lungo sorseggio il tuo bacio della buona notte
mentre un po' di saliva mi s'incastra
sul mento e punge come in un graffio.
Sono alla fine di tutte le storie e appena all'inizio di un'altra.
Mi passo una mano sull'anima, beve la terra digiuna,
di poco saziandosi come in tempi duri di dopoguerra e carestie.
Sei gentile a esserci.
Mi addormento pensando all'aroma di un buon caffè,
forse, domattina.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Libertà

ma è la liberazione
di/da un mondo incipriato

danza di fenicotteri ubriachi
orgia d'acqua senza diga
euforia d'un evaso

scrivere senza gravità

( ©Eleonora Roaro - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Ho sentito

Ho sentito le mie parole
rotolare nel deserto
pieno della stanza.
Ho acceso gli sguardi,
confuso gli anni, slacciato
i bottoni dell'inverno.

Ho sentito le mie parole
masticare carne e modellare vento
di altrui pensiero.
Rimbalzavano, lame leggere,
a tergere il velo di un pudore antico
insidiose, ma innocue a un tempo,
diverse eppure le stesse
perle sciolte
dal filo rimosse.

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

JAMMIN'

Io non ci sono,
tu non ci sei più.
Ci sono solo le nostre ombre
come candele spente
sulle strade abbandonate del Jammin',
mentre un vento che sa di Jack Daniel's
scompiglia le pagine di centomila voci, illeggibili ormai
ed è sola la sedia
dove appoggio la schiena e scrivo
questa specie di allegra buona notte
dedicata a te.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

COME UNA LACRIMA

Aggrappato agli specchi dei tuoi occhi
scivolo via come una lacrima del tuo dolore.
Attraverso il tuo dolcissimo viso
ristagno su un angolo della tua bocca
un tappeto di rose steso sulla tua faccia.
Gocciolo sui tuoi seni delicati
contenitori del liquido della vita
ai quali starei attaccato fino alla morte.
Invece, in caduta libera,
atterro sul tuo magrissimo ventre
frenando la mia corsa
contro la siepe nera del tuo sesso.
Infine precipito sul pavimento
abbandonandomi ai tuoi piccolissimi piedi
che leggeri vanno via
mentre il tuo volto è già illuminato
da un nuovo bellissimo sorriso.

( ©Gennaro Morra - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

CANARINO E CATRAME

L'azzurra presenza del foglio
adombra il riverbero della sera
ai vetri appesa, nel rimembrare steli
d'erba e noci d'asfalto, scorticate al suolo.
Modellammo così come catrame, caldo e denso,
il mantello del nostro amore maturo, canarino
il frullo, leggero come il tempo ch'è trascorso
e non importa la sorte…
Canarino e catrame, il giallo e il nero.
Tenera piuma nell'incavo dei grani nodosi.
Oltre il prospettico apparire, parametri spaziali
sensazione propria e volontaria,
altro percepire, oltre il vedere
l'intuizione di un orizzonte aperto,
interpretazione che il senso è sconcerto
e le mani, parole, aperte sul precipizio
del dolore.
Non è mai perfetto questo amore
di giunchiglia schiusa.
Mi ha chiuso il passaggio, la strada è deserta.
Nessuno sa il disincanto,
che il disincanto spiace,
così spiace lo sguardo che scivola sui muri
e tace.
Neri coriandoli dileggiano
lo schermo piatto della sera.

( ©Adele Pedroncelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

COTTA O CRUDA

boh
una vita e tante cose come nessuna
è uguale cioè che fa lo stesso
menzogna o verità o delirio o sogno
magari ... pazzia?
realtà come confusione
confusione come unica realtà e poi...
mi si spezzano le unghie, così, senza un motivo
capisci?
ieri mi sono vista i primi capelli bianchi
non ha nessuna importanza ma ne ha
ecco, quando non si ha più voglia di essere soli
sappiamo di esserlo, sempre
butta giù
butta giù la linea butta giù il pensiero
butta giù la grappa dal bicchiere
butta giù le membra sul divano
butta buttati giù
in fondo
sotto
di più
ancora e poi ancora
e poi ancora un attimo
non ci voglio restare qui
voglio niente
voglio troppo
tutto
bambina cattiva
brutta e cattiva
tutte le strade portano da nessuna parte
adesso muoviti e dimmi da che parte stai

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

( STORIA DI UN ATTIMO )

Una volta ho cercato i tuoi occhi
e li ho trovati nei miei.
I tuoi occhi distratti
da tutti gli uomini,
dentro i miei occhi.
E tu non avevi Nessun Nome
e il mio nome era Nessuno.
Ti ho vista, attraverso i tuoi occhi.
Una volta, per un attimo solo
io ti ho vista.
Mentre pensavi a tutti gli uomini.
E pensavi a tutti quelli.
E a tutte le altre cose.
Come a un cielo basso.
A un cielo basso e a un sole piccolo piccolo.
Lontano da te. O troppo addosso a te.
Oppure non pensavi a niente, va bene, come vuoi.
E a nessuno.
E forse non eri neanche tu, no. Non eri tu.
E sarà per questo, se non ti ricordi adesso.
Se non ti ricordi già più.
Ma quella volta, per un quarto d'ora,
ho avuto i miei occhi nei tuoi.
Quando tu non avevi Nessun Nome
e il mio nome era Un Attimo.
Ed era anche Nessuno, il mio nome.
Poi ti ho pagata e sono uscito.

Mi hai baciato sulla guancia e sono uscito.
A telefonarti un sorriso.
E a dirti grazie.
Quasi fosse Amore
già da un mucchio di tempo.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

TALASSICO RESPIRO

L'arenile arrendevole
arretra alle sue ronde,
pittore e poi scultore
lo soggioga e lo modella
e di nuove geometrie
decora coste e dune.
Vani supponiamo
presidi nell'attesa e,
mentre la costanza
non è una sua virtù,
conosce tregua solo
colui che guarda altrove.

( © Vittoria Soranno Fanelli - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Sono qui

Sono qui immobile
che scrivo parole,
scavo nell'anima,
descrivo emozioni,
e righe sempre più nere
prendono forma
come se avessero ali leggere.
Sono qui da sola
che scrivo di me,
mi cerco nel silenzio della notte
con quell'attesa dentro,
con quel morso,
con quell'ansia che alimenta la fantasia.
Mi fermo a momenti,
persa nel dubbio,
lascio andare il sogno,
mentre il desiderio cresce,
sale, avanza, mi consuma.

( © Carina Spurio - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

GENTE MONDO

Oggi aria celeste.
Cielo, grande pizza blu
con mozzarella nuvole.
Zingari amici
fiume bagno nudi.
Bambini e cani
gioco piccoli animali fuori e dentro,
sopra e sotto roulotte.
Agnelli NO sangue colano,
festa carne pulita.
Tramonto,
sole gonfio pomodoro/papavero.
Oggi scrivo poesia,
sigarette acquavite silenzio
musica di tromba e quella
dicono fisarmonica.
Rumore di tempo non esiste più,
io non sento paura di morte ma vedo
lampi di fumo e donne,
occhi di lupe che ballano uomini
e birra moretti davanti a fiamma che sale.
Questa notte fuoco di stelle,
musica di vita
con luna storta che guarda,
nostra piccola festa
Rom.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

SENZA DOVE

Con la pistola puntata alla tempia, la pistola puntata alla tempia...
E' un metallo che brucia mentre raggela.
Cola in gola come fiele, ma non è paura.
Sposta quell'arnese che c'è ancora qualcosa da vedere in giro.
Ho i succhi gastrici un po' incazzati e una strada deserta da percorrere
... oltre, ancora oltre, non arriverà nessuno.
Nel non luogo della mia mente è cresciuto il tunnel
... era incastonato nella brina ghiacciata nella stagione del silenzio
e farina in cielo fin dove l'erba cresce, dal basso.
E farina densa in un cielo che perde di dignità.
Sei stato tu? Sei stato tu?
Dimmelo, lo voglio sapere.
Ho una pistola puntata alla tempia e di te non vedo che un'ombra.
Spostala, sposta quell'arnese che c'è bisogno di un po' di vita
da smerciare sottobanco ché i grandi della terra non abbiano
sogni tranquilli da fare.
Ti senti forte oggi? Ti senti vero?
Guardati, mi fai ridere ... non così, per dire, ma per davvero.
Cacciatela in bocca la tua canna sfavillante, pisciati addosso e trema
e confessa, dai su, confessa che non ti fa poi così schifo vivere.
Ho fatto un giro senza sole, una capriola stanca senza vertigine.
E' troppo freddo per i significati,
c'è troppo grigio per un ballo in maschera.
Non ti diverti alla festa?
Eppure dovresti, è come un bel pacco di natale.
Ho la schiuma alla bocca e sapore di sale.
Con una pistola alla tempia, una pistola alla tempia,
so esattamente dove si trova il mare.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Niente è come sembra

quaranta quarti d'ora
o giù di lì col volume
a tutta birra fino a quando
la razza della sventola colpisce
il piatto che fa gong e bussano
pugni neri alla porta e le foglie
di ficus cadute risalgono
sui rami spogli e le mutande
rientrano sulle cime
delle orecchie per darsi
una specie di contegno, ché il fischio
rumoroso del vento
fuggito via e dei suoi
venti orchestrali ha scosso
il bicchiere colmo della
ragazza della
porta accanto, cambia
disco, metti
un jazz, che c'è
lei…

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Un senso

Sono come un giardino d'inverno,
scolpito sotto la coltre.
Sono come amaranta di sera
che si chiude in preghiera.
Posso esser farfalla
che sa vivere un giorno
lamentando lo strazio
del tuo non credere.
Desolazione desolazione
fedele compagna,
raccoglierò le vesti
saluterò il fringuello
e lascerò che vane parole
diano un senso a questa
dipartita.
Un senso a questa… condizione.

( © Tiziana Zago - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

PREDA RIDENS

un rotolare di sassi non passa
per il punto sguarnito della coscienza
ma s'impiastra di fango e i segugi dai nasi
umidi al vento di mille
voci di cacciatori che soffiano
per i canaloni ciechi non sentono
fra le canne d'India la preda,
agile bestia calda nel solco
di muschio e terriccio avvezza
all'eternità degli occhi, dea
fra le querce secolari, che di balzo
in balzo fugge risalendo verso
la luce del nulla ovattato
di nulla e dall'alto
degli scoli di un varco svanisce
quando ride senza
vera salvezza nei secoli
iena dei secoli,
amen.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Vento

Ho disperso le sue ceneri nel vino
Ma il sangue che scorre lento tutt'ora
Non può nemmeno assomigliarci.

Ho affogato ogni supposizione (le mie certezze)
Ma Rancore è un rettile orribile
Che traccia penose sofferenze

Ho lasciato tempo al tempo
Troppo tempo al tempo,troppo
Ed ora so che:

soltanto il vento può sussurrare ai campi
il dolore della città di pietra

ascolta parlare il vento nelle sue più fragili poesie
quand'è seduto sul campo bagnato
e si specchia in gocce di pioggia (lacrime di Dio)

o quando s'alza fulgido e tempestoso,mai domo
e sibilano allora i vigneti
e gli ulivi maestosi

ascolta parlare il vento nelle sue più languide filosofie
che possono donare calore ai tuoi occhi gelidi
ora senz'anima.

( © Nicola Lotto - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

SOTTO I PIEDI

"Alla fine ciò di cui ognuno
di noi ha bisogno è solo essere accettato
per ciò che è"
...
E' vero!
...
Allora tengo gli occhi aperti,
le orecchie tese, la bocca spalancata.
I capelli sparati, le mani morbide,
i capezzoli impennati.
Le braccia come sulla croce,
le gambe come in sala parto.
I pensieri a tutto tondo, il comprendonio a 360 gradi.
Il cuore, cazzo, il cuore a 10.000 pulsazioni al secondo.
I sogni alti e arditi all'ennesima potenza.
I muscoli attivi.
Ecco, sono pronta.
...
S O N O P R O N T A !
...
onta onta on ta ta ta ta a ... ah!
...
Alla valle del vento ti puoi
abbandonare sul crinale ruvido della collina
dove la terra ti svanisce sotto i piedi.
Alla valle del vento
il giro fiero e prepotente dell'aria ti sostiene
più soave di un cuscino di piume.
Alla valle del vento
ti lasci andare e stai sicuro.
...
Mi portano via ... di già.
...
Assolutamente immobile, la saliva
fioccante spiaccicata alla ganascia,
ho galoppato sull'assurdo più libera di un re.
Le luci non mi piacciono più come prima.
...
Scusa, mi hai vista?
Scusa?
...
Che cazzo vuoi da ME?

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

TROMENTO

scrivila te una poesia,
che di solito le poesie fanno cagare,
uno mette in fila due stecchi di rima e si crede
inventore dell'anima e del senso, perciò,
scrivila te, che sei bella ispirata e sensuale
e credi ancora che scrivere poesie giustifichi
il lato cattivo con quello buono del vino e sai
di profumo e di vento e di sabbia e di polvere
e di nuoto e acqua densa e tromento,
hai capito bene, sì, ho detto proprio così,
perché mi invento le parole,
tu schiacciati una noce, e non far caso a tutto,
prendi l'arnese che stringe e spacca e apre
e schiacciati una noce e poi dimmi se non c'è
poesia dentro una noce che sembra
forziere naturale
di un culo, un intestino
o alla fin fine di un cervello da gallina,
guarda, senti, vedi laggiù in fondo?
due nuvole si sono separate
- che sciocche! -
e ora una sta venendo in qua
mentre l'altra si è fermata
a guardare,
te.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

STANDBY

Stanca...delle luci dei suoni del dover fare che spalancano le porte ad un giorno che non ho scelto di voler vivere...si dovrebbe poter scegliere quando vivere...standby...stanca della notte lunga e abbagliante che non necessita di un'alba a venire,chiede solo di viaggiare rapida e indeterminata...leggera e unica...fino a quando non ne ho abbastanza...poi magari saltare un secolo.
Stanca,ho due ore del cazzo prima di tornare a fare quello che si pretende io debba fare e fare bene e essere presente e esserci,ma non ci sono...provo a bussare alla bocca del mio cervello,gli smollo un pugno dritto nello stomaco,un calcio nei denti...niente,non ci sono,pappa.
Sguaiata sul divano controllo due lancette metodiche e ossessive che ignorano tutto di me...dalla finestra socchiusa un nugolo d'aria polverosa viene ad appesantirmi queste gambe aperte come lo sapessero ancora prima che io lo possa capire.
Gli occhi si chiudono,per rispetto si direbbe,invece no,si chiudono e basta per vedere ciò che a loro fa piacere vedere...succede solo così che facciano piacere anche a me.
Lui aveva un sorriso bieco per nulla spaventoso e un'aria infinitamente losca con una punta di dolce proprio nel mezzo...mi si è stretto e bagnato subito proprio quel punto lì,sta in mezzo alle gambe la nostra unica anima.
Mentre gli aprivo lo sportello della macchina i nostri corpi erano vicini molto molto vicini e un odore che conosco senza riconoscere mi si è avvampato addosso...ero sudatissima,certa di puzzare persino,ma non c'era altro modo,nessun altro modo di rivelarsi o di nascondersi o di coprirsi o di cambiarsi...ero esattamente come ero in quell'istante dopo il caldo delirante dopo l'alcol a litri dopo il ballo frenetico ed estasiante...dopo.
Mentre guidavo senza sapere dove dovessi portarlo pensavo solo che eravamo perfetti, eppure quando quella voce bassa e quasi litanica ha spaccato il ritmo del mio pensiero dicendomi di voler restare ancora con me,quando la febbre ha raggiunto il contagio,mi è sembrato che stesse accadendo a qualcun altro...qualcuno che non poteva essere altro da me.
Mentre sapevo con certezza dove stavamo andando mi sono eccitata talmente che era come un bagno turco,una traversata a mezzogiorno nel deserto,una pesca talmente sfatta da non tenerla in mano e che sbrodola dalle labbra copiosamente con rigoli polposi lungo tutte le dita e il rivolo più impudente giù fino al gomito.
Stanca delle cose che amo e che non durano mai abbastanza,sono ancora sul mio divano a pancia sotto e la faccia soffocata fra i cuscini...le gambe sempre aperte hanno agguantato e stretto la mia mano,le dita sembrano essere affondate in una pesca troppo matura per essere mangiata,meglio berla,il respiro non mi fa respirare e l'aria è ferma fuori dalla finestra e non osa più entrare...solo due infernali lancette del cazzo hanno segnato il tempo di un giorno che avrei scelto di non vivere e,una volta di più,ho fatto tardi per i vostri piani...unica intima soddisfazione mentre,senza esserci,vengo dove avete stabilito io debba arrivare per fare bene.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Burattino di Carta

Seduto davanti alla tv
a ingrassare di notizia
guerra o pace che t'importa?
Così ti viene data.
Sentimi dentro
Sentimi, fuoco:
ho visto brillare negl'occhi
arditi di medaglie
al valore
mille croci e mille
distese lungo
la Collina di Farfalle.
Ho visto bambini, ad est
dopo gli scoppi
Di macinasangue
Pieghe di mani, e cristalli,
e piedi, mura distrutte e piaghe d'infami,
latte rosso sul fiume
secco.
E sentimi dentro
(ho sentito gridare)
tu, sentimi fuoco
imbecilli, vili parlare
piene le pancie
di Cola ed hot-dog
agnelli latrare
ai Banchetti di Pace.
Per i venti che soffiano
Tra pareti senza finestra
ho visto i miei figli morire
altri figli scivolare
Su uno sputo capitale.
Sentimi
Dentro
Tu, sentimi


Fuoco.
Grida con me.

( © Giovanna Mulas - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Non è whisky

Tu credi ancora di poter capire, soffrire, soffriggere?…
O dio buono, dio buono, dio buono!… falla finita…
Scemo!…
cosa credi che sia l'amore?… èh?…
acqua, l'amore è acqua e non è whisky
e l'amore è aria e non è fumo…
e sei tu, l'amore…
e hai bisogno di bere acqua
e di respirare aria
e di chiudere quegli occhi allo specchio degli occhi
e di riposarti un'ora giusta,
per capire cosa sia la purezza di amare nel sonno
e di essere in pace con tutto il tuo stomaco…
metti a posto lo stomaco, perciò,
e chiudi la porta e chiudi la finestra,
e metti il tappo alla bottiglia,
ed esci da lì, per favore
o entra, se vuoi,
ma lascia tutto e portati via te stesso,
per sempre con te nell'aria e nell'acqua
e non ti abbandonare mai,
più,
come un pezzo di niente
nelle dolci mani di lei che non ha
tempo.

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Prima che arrivi notte

Prima che arrivi notte
Sarai già andato
Ancora di nuova illusione
Ubriaco
Per strade già fatte
Già viste ma nuove
Così almeno sembrano
Ad occhi senza dubbio vecchi
Da tempo erranti.
E colorerai ancora
Questa ignobile via
Questo deserto stento e malato
Questi rapporti obbligati
Con le persone con le cose
Che tutto sono meno che poesia.

Sarà che siamo eterni ospiti
Di questo immondo albergo
Sarà che le cameriere sono
Nuove abili megere
E che il bar è un'officina
Di vecchi e inutili rottami.
Ma se riderai della mia sventura
Presto o tardi riderai la tua.
E alfine mi troverai un senso
Che tanti l'han cercato
Ma trovato nessuno
Di questa nostra brama
Di essere ad ogni costo qualcuno?

( © Nicola Lotto - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

SPAZI

Davanti a me sempre la stessa … strada?
Un rigone grigio d'asfalto secco e
gli alberi in colonna inchiodati lì, ai margini.
Mi srotolo avanti e indietro compressa
nel mio vortice.
Non so perché mi muovo.
Quando sono troppo stanca, mi sforzo
di guardare in alto,
e c'è questa coltre che chiamiamo
cielo a ricordarmi che sto sotto.
Con la sua immensità violata,
dove può ancora nascondermi?
A fianco, scorre il treno.
Trapassa impudente istantanee d'arredo
urbano e campagne prefabbricate dove
non giocano più bambini.
Ringhia ed è sparito.
Dietro di sé, per un attimo, il mondo appare immoto.

Ah, ci sei anche tu!
Sei arrivato dal mare, mi hai detto.
Hai incornato le dune acquatiche per essere
più vero e adesso sei qui
col passo incerto a cercare
la rotta in mezzo alla ghiaia.
Peccato, c'era più aria nelle tue sabbie mobili.
Io non ti tenderò la mano.
Non sarò il luccichio del faro, né lo stormo
di cui si studiano le tappe.
Io non sono dove mi vedi.
Sono geometria inspiegabile in uno spazio
mobile.
Sono ritmo isterico in un'armonia
perduta.

E' verde … non mi muovo.
E' verde … vai avanti tu.
E' verde … suonano.

( © Giorgia Monti - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

(SCONTRIBRUTI)

Salve, avrei bisogno di
parlare con un matto, uno
che sappia bene tutte
le lingue selvagge del sole
e del vento…
Ho merce che scotta e ho bisogno
di un matto che fugga sulla groppa
di un asino rubato verso
il cielo australe nel mese
del granturco del… granoturco avete
un matto che faccia al caso mio nella
vostra Lista di Sorvegliati
Speciali, Signor
Garante della
privacy?… Che ne so, magari un
pronipote di Toro
Seduto, quello
che diceva "vi siete
presi i miei figli, vi siete
presi i miei sogni, vi siete…
uhm…
le mie terre, ma non
vi prenderete mai la mia
Anima…" Ecco
proprio un matto voglio, fuori di
misura, fuori dal
futuro come quel
Seduto e pure come
il Tizio di
Tiananmen che sta ancora in piedi e
mica si sposta
davanti al carrarmato senza
paura e senza
partita iva per la sua
piccola grande impresa…Dunque,
un matto sano e senza
codice fiscale, ce l'avete?…
Da pagare in nero, si capisce, mica
scherzi, è chiaro e senza…
SCONTRIBRUTI?…

( © Javier Guado - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

ESTATE

Lenta dirada la nebbia l'arsura
fermo, calmo placido
il mare,
nessuna ombra si vede in pianura
poiché senza scopo sembra amare.
Vespe ronzano su fragole amare
è questo perenne cercare che costa
ma la verità del vivere è posta
nell'eterna tensione dell'essere
forse qualcosa resta
e non si sposta.

( ©Susanna Pelizza - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Come dolore dal cielo venuto
sorpreso di trovare tanta ingenuità
sulla quale banchettare.
Come dolore che ha coperto col velo
il suo viso lubrico e impunito
dalla notte dei tempi
fino all'altra notte, dei dementi.
Sta in ogni addio un profumo di morte
che avvolge il nostro essere labili.

Come dolore anche tu sanguinerai via

Come dolore che abbiamo ritenuto
prigioniero nei cuori dei soli infelici
pagandone poi l'arrogante errore.
Come dolore scagliato nel fango
ripudiato piangendo: è l'ultima volta!!
Come dolore coltivato per ore
tra il sonno e la veglia
tra l'odio e l'amore.
Sta in ogni incontro il principio della morte
che avvolge il nostro essere uomini.

Come dolore anche tu sanguinerai via

Come dolore fuggito dall'altare
di un Dio incerto
e un po' ingenuo.
Cade beffardo l'iniquo
pioggia di sangue
e ride alle ombre tremanti
in attesa dei corpi
già impiccate al marmo funebre.

È ovvio che come dolore anche tu sanguinerai via (da me)

( © Nicola Lotto - Tutti i diritti riservati)

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(La poesia della settimana)

Può, la fiumara, lavare una vita
entro seriali posture di canna;
e tu risalila, coi tuoi relitti,
l'anno che cercherai sul tuo passato.
La memoria
- se poi bolle un molle boccheggio -
lì cesserà il suo vaglio;
vedrai il fluire specchiare appena
la tua immagine senza storia,
la scorza tua già tenue negli spiragli
della città alacre.
Non credere che da un'alta fonte
quell'acqua scatti:
la fiumara,
come pure noialtri,
non è sorgiva;
piuttosto: è d'occasione
il suo tratto.

( © Carlo Bellinvia - Tutti i diritti riservati)

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TENAX

(dopo LA BANDA DEL GRANO, un nuovo romanzo generazionale destinato a diventare un cult)

 

Fabrizio Bianchini
TENAX


Macerata e dintorni, 1985.
Fabrizio Luciani, “Il Maestro”, è un giovane dj che vive un’esistenza borderline fra droga, alcool e relazioni sentimentali precarie al ritmo della dance degli anni ‘80.
Suoi compagni d’avventura sono “Il Papero” e “Il Marmista”, con i quali condivide l’assoluto...

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Gino Nardella

ZERO67

l'ultimo irresistibile, imperdibile, esilarante romanzo!!!

 

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Lucio Figini

La discendenza dell'acqua

(romanzo)

Una bambina senza sorriso può fare tutta la differenza del mondo.

Ariel ha undici anni, uno sguardo da adulta e non vuole o non sa parlare. Nessuno conosce il suo vero nome né la sua provenienza. È un misterioso dono del mare, trovato accartocciato in un angolo nei...

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La discendenza dell'acqua

 

   
   
 

 

il NUOVO ROMANZO di MICHELE LAZZERINI...

ROSSO TAMIGI

 

Michele Lazzerini

ROSSO TAMIGI

Questo è un romanzo d’inseguimento, o di rincorsa, dove il tempo insegue le tracce del tempo appena passato. In questo romanzo c’è Lola, la prostituta baby morta prima di diventare donna vera. In questo romanzo, ci sono Vittorio e Garibaldi, un avvocato di larghe vedute e un detective sentimentale, solitario e curioso della solitudine degli altri, squattrinato ma dal grande cuore. E poi, in questo romanzo, scritto per immagini argute, sezionate da una punteggiatura eversiva del tutto personale, c’è la degenerazione della...

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UN GRAPPOLO DI ROSE APPESE AL SOLE

Giampaolo Bellucci
UN GRAPPOLO DI ROSE APPESE AL SOLE

Prefazione di Manlio Sgalambro


"Una poesia ti deve sconfiggere e fare alzare le braccia in segno di resa -
almeno per un momento".

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  collana poetál
 
 

 

Gianluca Bellabarba

FANNE DUE

(romanzo)

Siamo alla fine degli anni ‘80, in un piccolo paese della provincia marchigiana e in una settimana di un’estate torrida il cui sfondo, ritrovo, rifugio e “hangar” è rappresentato da un bar. I protagonisti sono degli adolescenti e i loro mezzi a due ruote. Tuttavia è la vita ordinaria di questi ragazzi, in particolare quella del narratore, a fare da spina dorsale all’intera storia.

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FANNE DUE

 
 
 

 

La fisica della felicità

 

 

Piero Proietti

La fisica della felicità

(romanzo)

In una piccola redazione romana, tra flirt e odiosi dispetti, carrierismi e torbidi intrighi, si incontrano Max, ex professore di provincia approdato al giornalismo, e Pardini, reporter inflessibile e idealista.
La storia di una
...

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INTERNECTASIE

 

 

Carla Paolini

INTERNECTASIE

dal blog:
specchio.ilcannocchiale.it

nota critica di Paolo Ruffilli

Racconto per quadri, lo si potrebbe definire; oppure polittico in una serie di tavole; o, se si vuole, azione drammatica in successione di parti monologanti, senza tuttavia...

 

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Ghassan Kanafani

UOMINI E FUCILI

(traduzione dall'arabo di Federica Pistono)

Ghassan Kanafani ha descritto questa opera, pubblicata per la prima volta nel 1968, come una raccolta di racconti brevi.
In realtà, il libro si compone di due parti nettamente distinte e completamente diverse l'una dall'altra. Mentre la seconda sezione è una vera e propria silloge di racconti brevi, la prima parte è un qualcosa di più. Si tratta di una serie di storie, ciascuna indipendente e compiuta in sé, che costituiscono nel complesso, per coesione tematica e compositiva, una sorta di breve romanzo.

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UOMINI E FUCILI

 

 
 
 

Ghassan Kanafani

L'altra cosa (Chi ha ucciso Layla al-Hayk?)

(traduzione dall'arabo di Federica Pistono)

In un imprecisato paese mediorientale,
negli anni Sessanta, un avvocato è accusato
dell’omicidio di una donna.
Durante il processo si chiude in un inspiegabile
silenzio, rifiutando di difendersi...

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L'altra cosa (Chi ha ucciso Layla al-Hayk?)

 

 
   

 

Luca Ferri

fiori di broca

 

"... La quintessenza di tutti i momenti di logicità o di coerenza delle opere d’arte è ciò che a buon diritto può chiamarsi la loro forma. Perciò i “fiori”, prodotti dall’area di Broca che ha sede in Luca Ferri, vanno intesi come momenti di logicità cambiata di segno, secondo una masquerade..."

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fiori di broca

 
   

 

Luca Ferri

ODE ALLE QUAGLIE

 

Il lavoro di Luca Ferri vive di un linguaggio risolutamente autonomo.
Dei personaggi, quasi fosse un romanzo, si agitano nell'assurdità: la nostra.
Agiscono, dialogano, saltellano,
hanno brame sessuali come quaglie...

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Ode alle quaglie

 

 
 
 
 

 

IGIENE MONTALE

 

Corrado Spaviero

IGIENE MONTALE

(poesie)

 

 

 

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BISCOTTI AI MIRTILLI

 

Christina B. Assouad

BISCOTTI AI MIRTILLI

Emily ha appena ricevuto una delle straordinarie lettere che Roy le invia quando è di ritorno da uno dei suoi viaggi ai confini del mondo insieme a splendide fotografie di paesaggi segretamente rubati alla natura più pura e inesplorata.
E tuttavia quest’ultima lettera da parte di Roy fa giungere la corrispondenza tra i due ad un punto di svolta.

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Tommaso Balbi

L'AMORE AI TEMPI DELLA GELMINI

Un romanzo onesto e autentico, la cui trama si srotola e si sviluppa di scena in scena proprio come un film dedicato alla famiglia, alla società, ai giovani e ad un mondo studentesco vivo e vegeto, descritto con brillante competenza, ironia e spontaneità narrativa. (Francesca Boari)

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L'AMORE AI TEMPI DELLA GELMINI

 

 

Come se nulla fosse successo

 

Davide Corongiu

Come se nulla fosse successo

Una storia che unisce i toni del poliziesco con quelli più intimi del romanzo psicologico, animata da personaggi singolari e ambiguamente contraddittori.

(Maria Giulia Marras)

 

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CHIARA ANGIOLIERI

NEAL, I'VORREI CHE TU, JACK ED IO...

Acume, sapienza, forza, umiltà, volontà, sudore, amore, fede, fatica, carta, sorriso, penna e sangue che nemmeno cent'anni di banchi di scuola istituzionale. La ricchezza di spunti originali, la varietà e puntualità di analogie, richiami, annotazioni, letture e riletture; la profondità e la semplicità culturale del “segno”, del “senso e dello “scavo” nelle cose mortali e immortali dell'Essere, del Tempo e dello Spazio, fanno di questo libro un...

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NEAL, I'VORREI CHE TU, JACK ED IO...

collana poetál

 

 
 

DIECI FIRME

 

 

 

Antonio D'Oriano

DIECI FIRME

 

Dieci Firme racconta la storia di Giorgio, una storia che parte dal ritrovamento a bordo di un treno di un libro dimenticato che reca all'interno una scritta misteriosa. Preso per mano dal destino, il protagonista intraprenderà un viaggio
per svelarne l'origine...

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Gabriele Battista

MEMORIE DI UN COGUARO

 

Solo sabbia che scorre
sempre tempo che sbanda
]
su tegole e fantasmi
che vengono a far visita
come vecchie prozie
incatenate alla messa
della domenica.]
.
..

 

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MEMORIE DI UN COGUARO

collana poetál

 

 
 

 

Gabriele Battista

IL CIELO MALCONCIO

 

… Pellegrino impara,
non è solo sangue ciò che luccica e impara
a seguire le lumache al tramonto,
le instancabili guerriere che qualche bimbo coglione ammazza col sale…

 

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IL CIELO MALCONCIO

collana poetál

 

 

 

FRAMMENTI DI IDEE (poesie)

 

Angela Leobilla

FRAMMENTI DI IDEE (poesie)

 

Mi voli intorno
come una farfalla
delicata
incerta
meravigliosa.
I tuoi colori splendono tra i miei capelli
tra le mie dita.
Il tuo sorriso colpisce i miei sensi
e il tuo sguardo mi entra nel cuore.
Mi voli intorno
poi fuggi lontano.

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LEZIONI DI BALLO, LEZIONI D'AMORE

 

Marina Epoque

LEZIONI DI BALLO, LEZIONI D'AMORE

Racchiuse in questo libro alcune sfumature di vita reale e verità di una donna che ha percorso un cammino verso la luce e ha voluto dare un messaggio positivo a chi, come lei..si è ritrovata sola, facendo della solitudine non più una “nemica” bensì un'alleata, che cammina a fianco a lei nella sua crescita spirituale.

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Luisa Alessandri

ARMONIE

(poesie)

amore, natura e sociale,i temi prediletti dall’autrice.
riflessioni espresse in versi spontanei che raccontano situazioni di fantasia e non.
Ci percuote le corde del cuore e le fa vibrare, ci fa volare anche per pochi attimi, oppure ci fa pensare*.

(*dalla prefazione di Ennio Iannuzzi)

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ARMONIE

 
ragazzi, era nell'aria, lo aspettavamo e ora finalmente è tornato Renzo Brollo con un nuovo spiazzante romanzo!!!....

MIO FRATELLO MUORE MEGLIO

 

dunque, un altro fantastico, atteso ritorno del 2010: quello di un Autore storico di Cicorivolta!!!

Renzo Brollo

MIO FRATELLO MUORE MEGLIO

(romanzo)

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Italo Gilles Lasalle

RITRATTO
DI DONNA
DISTRATTA

(romanzo)

 

 

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RITRATTO DI DONNA DISTRATTA (la dama del destino)

 

 

 

Gianna Piovesan

IN VIAGGIO
CON IL MIO MALE

prefazione di
Pino Roveredo

Ho appoggiato i gomiti sopra il tempo, abbassato la fronte sul foglio, steso lo sguardo sulle righe, e imprigionato dentro il giro stretto dell’attenzione, mi sono lasciato trascinare nel vortice di una storia, storia illusa come la speranza…

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IN VIAGGIO CON IL MIO MALE

 
   

 

Pablo Bonelli
Serena Zanini

STAGIONE DELL'IMPOSSIBILE
(poesie)

Avevo la testa
di un altro colore.

Ricordo la felicità
Sperimentata
nell'utero materno:

occhi e guance
Scintillanti.
La principessa
parlava.
Agli squali.

 

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STAGIONE DELL'IMPOSSIBILE

 

collana poetál

 
 

Michele Lazzerini

Grande amore cercasi

Grande amore cercasi

"In questi racconti ce n'è per una vita, sono racconti di prim'ordine: andranno avanti a lungo; passeranno di mano in mano perché sono racconti pregni, che raccontano la vita dalla strada e dalle suole delle scarpe e dalle facce e dalle voci e fino in casa fra le mani e fra le gambe della gente, passando per ogni buco compreso quello della serratura; così per questo motivo sono fra quei racconti politico/sentimentali che si dicono anche romantici e che non moriranno mai." (Paolo West)

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IL TALENTO DEL DISORDINE

collana poetál

 

 

Emilio Pagano

IL TALENTO DEL DISORDINE

Questa raccolta di poesie, composte tra il 2006 e il 2010 (non inserite in ordine cronologico nella presente silloge), vuole proporsi fin dal titolo come armonia dell’inquietudine, riconoscendo nello squilibrio dei sensi, nella passione, le certezze indispensabili alla vita...

 

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Marisa Miozzi

Mentre seguivo Orfeo

Una scrittura disincantata e
avvolgente, per un romanzo
dell'io che è un percorso
trasversale di rinascita
e di morte, di senso di perdita e di solitudine, ma al contempo vivida testimonianza
di un appassionato sentimento per tutto ciò che significa
l'altro da sé.

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Mentre seguivo Orfeo

 

 
 

Via delle Tofane e altre cronache

 

 

Paolo D'Amato

Via delle Tofane e altre cronache

POCHE ORE
Un uomo si fa carico di accompagnare suo zio, rimasto solo negli i...
CLIZIA
L’amore mercenario ai tempi di Internet: un uomo fa un incontro inaspettato.
UNA BAMBOLA D’ARIA
L’omicidio di una giovane ‘escort’ non è opera di un maniaco. Ma…
AUTOPSIA
L’indagine di un medico legale, per una...

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Mattia Zadra

VEDERE

"Questo libro è nato per gioco.
Già altre volte avevo tentato di scrivere qualcosa,
ma fallendo sempre miserabilmente.
Questa volta però ho voluto crederci,
ho voluto raccontare una storia nella quale credevo e credo ancora..."

 

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Federico Tesei

L'ITALICUS (4 agosto 1974) note di lettura per una strage dimenticata

“Una bomba nella carrozza n.5 del treno Roma-Monaco 'Italicus' esplode, causando la morte di 12 persone. Una strage rivendicata dall'estrema destra di Ordine Nero, che è legata a doppio filo ad altre morti: quelle di Piazza della Loggia e di Piazza Fontana. E come altre, ancora senza colpevoli.”

(VAI ALLA SCHEDA)

 

 
 
 

 

Raffaello Corti

PASSI

In questa antologia di versi d’amore l’autore indaga sulla consapevolezza del sentimento amoroso già maturo e consolidato.

La natura è sempre fonte d’ispirazione e tratteggiata con immagini pittoriche, inoltre essa, intrecciandosi al riaffiorare dei

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PASSI

 

 
 

 

Raffaello Corti

Scatti... di parole (testi e fotografie)

In questo volumetto la modalità creativa fiorisce nell’accostamento di poesia e fotografia e trae forza da due elementi: la trasposizione del pensiero in forma poetica e l’osservazione attenta e curiosa della realtà. La fotografia, tuttavia, non è semplice strumento...

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Scatti... di parole

 

 

 

 

 

Giuseppe Palomba

L'ETÀ DEI FIORI

- Lo sapevi,
è chieder di vivere senza tormenti -

Chiudersi ancora?
- Lo fai bene,
devi difenderti, nasconditi per ora -

Vedi come si va sotto, sono già sconfitto?
- Tentenna e resta a galla,
cedere è del mal solo un vitto -

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L'ETÀ DEI FIORI

 

Emanuela Carli

SE TU MI VUOI

il seguito di

UN AMORE LUNGO UN'ESTATE

 
 

 

dopo QUADRO A RETE, è uscito, ancora da Cicorivolta, il nuovo libro di

Ione Vernazza

Cerchio a metà
IL TROMBAMICO

(romanzo)

Secondo una certa disciplina orientale, la perfezione del cerchio è costituita da due componenti, yang e yin. Nel cerchio (Tao), gli elementi, pur rimanendo distinti, si completano. Ora, a prescindere da osservazioni di tipo (...)

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Dario Gigante

L'AMORE IMPERFETTO (romanzo)

Biagio e Tommaso sono fratelli. Da molti anni vivono in una comunione simbiotica, venata di morbosità. Da quando un avvenimento imprevisto, straziante, si è abbattuto sulla loro famiglia e sulle loro esistenze... (vai alla scheda)

L'AMORE IMPERFETTO

 

 

Amedeo Molinari

ONIRICO NAIF

"Le immagini del mondo e i suoni prodotti dalla natura accompagnano il cammino del sapere umano. Nei processi vitali della nostra esistenza siamo protagonisti inconsci e imperscrutabili.

Le costanti dell'Universo, quando sarannoalla portata di ognuno, rappresenteranno la chiave di volta per unire le forze che dominano i nostri desideri. La realtà sarà poi... "

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ONIRICO NAIF

 

l'atteso ritorno di Antonio Menna

BACIAMI MOLTO

 

leggi l'articolo apparso su Il Mattino di Napoli

BACIAMI MOLTO

Un romanzo avvolgente come una ragnatela, un giallo profumato di quotidiano, che ti porta con sé in un viaggio senza tregua, con tante voci, una sola tensione e un finale struggente.

(vai alla scheda)

Antonio Menna: Baciami Molto nel Notiziario libri dell'Ansa.
Antonio Menna: Baciami Molto nel Notiziario libri dell'Ansa.
 

 

Una giovane prostituta albanese bella, sfrontata, dalle idee chiare. Un carcere minorile dove entrano droga e armi. Una gang di ragazzini. Un obiettore di coscienza tormentato dal sesso e una città morbida e tesa, in cui tutto è consentito e nulla è sicuro.
Sono questi gli ingredienti di un romanzo nero e d'amore, ambientato in una Napoli assolata, torbida e "verace" nella quale i protagonisti si perdono e si ritrovano, e dove lo smarrimento è l'unico orientamento.

 

(vai alla scheda)

 

 

cocaina&cioccolato

il primo, sorprendente, profondo, allucinante romanzo di

Antonio Menna

cocaina&cioccolato

 

 
 

 

Tiziana De Pace

TEMPINVERSI

 

Non so se alla fin fine questo testo sia prosa o poesia, ma credo che se ti poni questo dubbio, allora, novantanove su cento...

(VAI ALLA SCHEDA)

 
 

A stomaco vuoto (non tutte le poesie escono col buco)

 

 

 

Silvano Di Campi

A STOMACO VUOTO (non tutte le poesie escono col buco)

“A stomaco vuoto si ragiona male e si scrive anche peggio, dunque non tutte le poesie escono col buco.
Ma se la poesia è davvero morta, allora finirà per rivoltarsi nella tomba dinanzi a queste pagine che, in maniera viscerale, caustica...

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Luca Ferri

ODE ALLE QUAGLIE

 

Il lavoro di Luca Ferri vive di un linguaggio risolutamente autonomo.
Dei personaggi, quasi fosse un romanzo, si agitano nell'assurdità: la nostra.
Agiscono, dialogano, saltellano,
hanno brame sessuali come quaglie...

 

(vai alla scheda)

Ode alle quaglie

 

 

 

Olééé!!!

Premio Editoria Indipendente di Qualità: dopo i Premi del 2007, Cicorivolta Edizioni si aggiudica anche nel 2009 il Premio di 1° CLASSIFICATO!!! (BOIA D'UN CICO!!!)

 

L'Elenco universale delle cose tristi

L'ELENCO UNIVERSALE DELLE COSE TRISTI di Italo Gilles Lasalle

Premio
Editoria Indipendente di Qualità
2009

SEZIONE NARRATIVA ITALIANA 1° CLASSIFICATO

...Olééé!!!

 

 

COSE SFIZIOSE

 

COSE SFIZIOSE di Fabrizio Bianchini

Premio
Editoria Indipendente di Qualità
2007

SEZIONE Il giallo 1° CLASSIFICATO

...Olééé!!!

 

 

Iggy non è un alieno

Iggy non è un alieno di Lady Stardust

Premio
Editoria Indipendente di Qualità
2007

Sezione Romanzo di Formazione

SEGNALAZIONE della GIURIA

...Olééé!!!


 

ALL'OMBRA DELLA GRANDE FABBRICA

 


leggi la recensione di arcilettore

 

VERSO IL NERO

 

Francesca Data

VERSO IL NERO

(giallo erotico sentimentale)

 

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Davide De Santis

Da Ian Curtis a Fabrizio De André

Una storia lucida e reale.
Serena e scanzonata quanto vera e profonda.
Il trip della droga raccontato con lo stomaco
di chi ha prima...
(
VAI ALLA SCHEDA)

 
 

 

Da Ian Curtis a Fabrizio De André

 
 
 

Artista, attrice, terrorista

Paolo Tardugno

ARTISTA, ATTRICE, TERRORISTA

 

Tutto quello che puoi cercare in un libro che parla di esistenza,
di tempo e di buoni dialoghi legati a una storia reale,
scritta bene, lo trovi qui, in questi
... (vai alla scheda)

 

 

DAL BASSO

Marco Di Carlo

DAL BASSO
(racconti senza biglietto da visita)

Eclissi morali, autopsie di rapporti umani, pause di riflessione estatiche, piccoli tesori nascosti sotto il letame, di questo e molto altro, più o meno, si tratta. Dal Basso è una raccolta di storie minime, storie di ordinaria sopravvivenza al quotidiano, storie che...

(VAI ALLA SCHEDA)

 

 
 

 

un talento della poesia

Alessandro Ettore Cimò

Una giornata a Samarcanda

Quella di Cimò è poesia di protesta; non è neppure insofferenza o semplice reazione. Per nulla scevra alla filosofia, spinta e alimentata dalla necessità di comunicazione, si ispira a... (VAI ALLA SCHEDA)

 

Una giornata a Samarcanda

"Sto lavorando a un po' di serate con Alessandro Ettore Cimò, la cui vena poetica mi sconvolge ogni giorno e a volte ho come l'impressione che certi poeti francesi vivano ancora".

Valerio Achille Semenzin
Diffusione Cultura


 
 
 

 

 

 

Giancarlo Vitagliano

FANTASMI DENTRO

“Mio nonno diceva che non sono i fantasmi
che vedi quelli che ti uccidono,
ma quelli che hai dentro.”

Fino a che punto una coscienza può sopportare
il senso di colpa per
... (VAI ALLA SCHEDA)

 

 

acquistalo anche presso:

GUIDA srl libreria
Via Merliani 118-120
80129 NAPOLI

FANTASMI DENTRO

 

acquistalo anche presso:

La Feltrinelli
via Tommaso D'Aquino 70/76
80133 NAPOLI

 
 

 

TEMPO

 

 

Uelày, ragassiii... CICORIVOLTA è lieto di annunciare che "Tempo", il romanzo d'esordio del nostro ormai mitico PAOLO D'AMATO, è stato proclamato Primo Classificato, per la sezione "narrativa", nell'ambito del Premio Letterario Tammorra d'argento

 

 

LA BANDA DEL GRANO

il romanzo culto di Fabrizio Bianchini

con la
Indiana Production
entertainment che ne ha opzionato i diritti

 

 
 


un giorno o l'altro chissà quando diventerà un film!

 
 
 

 

se non ce l'hai, compralo! questo è 1 dei 101 libri più belli e più immancabili del MONDO! (parola di Cico)

L'Elenco Universale delle cose tristi

Italo Gilles Lasalle

L'ELENCO UNIVERSALE
DELLE COSE TRISTI

 

Una piccola locanda, la Pensione Marceau, narra le vicende dei bizzarri individui che vi hanno soggiornato tra il 1843 e il 1848. Uno di questi è il signor Ruppert, che riceve posta da tutta Europa: amici che gli segnalano le scoperte e le mode apparentemente più tristi del momento, allo scopo di contribuire a formare un Elenco Universale delle cose tristi.
Ma chi è veramente il signor Ruppert? Lo scoprirà il professor Poustkin, anziano docente, che a sua volta sta lavorando alla compilazione di un Elenco Universale delle parole vuote...
(vai alla scheda)

 

 

 

 
 

Vladimir G.Londini

La Luce scomparsa

 

La dimensione umana è illuminata dall'innovazione scientifica.
L'uomo è incantato dal proprio potere tecnologico e dalla propria grandezza.
Un giorno però accade che il buio notturno
non lascia più spazio alla luce... (vai alla scheda)

 
 

Vladimir G.Londini

Sulle scale dell'Infinito

 

Molte persone uscite dallo stato di coma testimoniano di avere visto, mentre il loro corpo giaceva immobile in un letto d'ospedale, e addirittura di essere entrate, in un tunnel attraente, alla fine del quale s'irradiava una splendida luce astrale. “Una fusione di luce divina, visibile solo con gli occhi dello... (vai alla scheda)

 

 

Vladimir G.Londini

Sulla fronte non toccata dal tempo

Il desiderio di scoprire i segreti dell'eterna giovinezza, il sogno di ripristinare l'Era d'oro in cui l'uomo non conosceva malattia e morte, risalgono alla civiltà Sumera. Da allora, l'uomo non si è mai dato per vinto e la caccia continua.Oggi, la ricerca moderata di quei seducenti segreti e la scienza continuano a scommettere sul grande... (vai alla scheda)

 

 

Vladimir G.Londini

Sotto la dicitura dei miracoli

La Verità trasmessa nel messaggio orale di Gesù
era rivolta alla gente semplice,
che aveva una visione primitiva dell'universo:
sopra la testa, il cielo; sotto i piedi, la terra.

Nel corso dei secoli, quella semplicistica visione
ha subito notevoli e complesse trasformazioni...

(vai alla scheda)

 

 

 

Vladimir G.Londini

Ereditare l'Eternità

I protagonisti di “Ereditare l'Eternità”
sembrano, ad un primo approccio, irreali. Tuttavia non è così.

Si tratta di individui speciali e pure terreni, clonati dai nostri sogni migliori.
Hanno superato le ormai ristrette dimensioni prospettate dalla Commedia Divina...

(vai alla scheda)

 
 

 

Luigi Paciello

APPESI A UN FILO

Italia meridionale. Matera. Primi mesi del 2009. Crisi economica. Giulio Rizzo e Marco Lotti, giovani precari alla ricerca di un’occupazione, si ritrovano sfruttati e presi in giro, prima da una società che vende aspiratori e in seguito da un call-center...

(vai alla scheda)

 

Ione Vernanazza

QUADRO A RETE

Jonella convive da anni con un dolore:
la scomparsa misteriosa della sorella Irene... l fortuito incontro con frate Luciano, e il suo cane Dylan, la porterà, seguendo le illuminazioni trasmesse da uno spirito guida, a risolvere passo dopo passo l'enigma che si porta nel cuore...
(vai alla scheda)

QUADRO A RETE

 

 
 

 

Libero ha i miei occhi

 

collana temalibero

 

 

 

Antonio D'Oriano

Libero ha i miei occhi

Libero ha i miei occhi (romanzo breve) racconta di un uomo a cui viene concessa una seconda... (vai alla scheda)

Premio Nazionale Campi Flegrei 2010 - Terzo classificato: Libero ha i miei occhi
 
 

EURIDICE

 

 

Federico Benedetti

EURIDICE

« Euridice » è un romanzo d'amore.

« Euridice » è un romanzo storico, nel senso stendhaliano del termine.

« Euridice » è un romanzo iniziatico.

 

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leggi la recensione di Claudio Cazzola
 

Fabio Carroccia

IBRIDI

Racconti avvitati e racconti svitati.

Siamo oggetti di carne e ossa assemblati in serie
In qualche fabbrica sconosciuta.

Ci identifichiamo in gruppi di pensiero,
in classi politiche e sociali
per sentirci diversi ed unici.

Ci raduniamo in...

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IBRIDI

 

 

Fabio Carroccia

UBRIACHI

 

Racconti al massimo della potenzialità alcolica.

Questo libro è chiaramente dedicato a me e solo a me stesso, che purtroppo dopo 10 anni di onorato servizio mi sono beccato la gastrite cronica e di alcolici ormai potrò sentirne al massimo l'odore.

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Silvia Giannattasio

Gabriel... la leggenda del cane nero

Emilia, non avrebbe mai immaginato che quelle voci, credute inesistenti, non fossero solo frutto della sua immaginazione; che quegli strani sogni, non fossero soltanto sogni; che la realtà da lei conosciuta, sarebbe cambiata da lì a poco.
Emi, racchiude in sé grandi poteri; contiene in sé la Luce, ma anche le Tenebre.
Fanciulla Sacra e Prescelta Oscura, è questo il suo destino.
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Gianluca Compierchio

GHIRIADOR

 

Un vecchino spaesato e un buco nero ci trascinano in un altro mondo fatto di città fantasma, lucciole umane, uomini salamandra e draghi.

Leggendo il libro però scopriamo insieme a Peter, Drake, Phantir e Ugarbo Lettrig che...

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L'ERBA PISCIA

collana temalibero

 

 

 

Andrea Loduca

L'ERBA PISCIA

L'erba piscia cresce a Gangarate da sempre ovunque.
Se non passano le auto, cresce anche sull'asfalto.
Le anziane del posto la davano ai bambini
per andare di corpo e ora è una star.

(vai alla scheda)

 

 

Andrea Loduca

Il formaggio è buono e l'arte va compresa

 

Questo è un racconto surreale,
che narra le sconclusionate avventure
di un improvvisato,
improbabilissimo,
pittore tardo (o forse, sardo?) adolescenziale.

(vai alla scheda)

 

 

 

Andrea Zamuner Cervi

BUOTO VUIO

Ho 18 anni, ho deciso di occupare il mio tempo riflettendo sui dilemmi dell'esitenza.
Ho raccolto le mie migliori massime e i miei racconti all'interno del mio manoscritto.
Un manoscritto composto da circa 50 minicapitoli poco più lunghi di una pagina, idee che portano a...

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Troppo egoista per scrivere poesie d'amore

 

 

 

TAZIO NUSCHIAN

TROPPO EGOISTA PER SCRIVERE POESIE D'AMORE

(racconti)

collana blocknotes

 
 
 

Guido Micheli

IO CI FUMO SOPRA

(racconti)

 

collana blocknotes

IO CI FUMO SOPRA

 
 
 

 

Domenico D'Addabbo

DEL TEMPO E ALTRE STORIE

(racconti)

 

(vai alla scheda)

 
 

Vincenzo Bonicelli della Vite

VERITÀ NASCOSTE (racconti)

Il Tempo passa, le cose cambiano. Il Tempo non passa più, le cose restano. Le cose restano e il Tempo è già passato. La relatività s’impone. Il palinsesto Bonicelli riporta immagini di...

(vai alla scheda)

 

 

 

Verità Nascoste

 

 

IL CIELO CAPOVOLTO

 

 

 

Antonella Gatti Bardelli

IL CIELO CAPOVOLTO

(romanzo)

prefazione di Pino Roveredo

 

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(collana poetál)

“Ehi, tu che hai per le mani questo libro, se hai voglia di poesia di contrabbando, di quella vera, di quella che è difficile da trovare persino al mercato nero, beh, allora vieni qua, avvicinati, stammi a sentire: Vincenzo Blanco scrive di quello che vive, e parla come mangia, raschia pezzi di poesia grandi come oceani e disarmanti come... (vai alla scheda)

AUTORITRATTO DI UN GENIO
 
 
 
 

"La Fiera del libro in realtà esiste per far dannare i piccoli editori e per spolparli vivi, è una trappola perfetta e labirintica, ognuno ci va perché se non ci va si umilia, non sul mercato ma con gli editori dirimpettai, e si misurano a vicenda la lunghezza degli stand per vedere chi ce l'ha più grosso..." tratto da "La fiera delle vanità - Al bazar di Torino più feste che libri": un grande, illuminato, sovversivo articolaccio di Massimiliano Parente - pubblicato sul quotidiano Libero del 13 maggio 2007 - (se non lo sai, cerca su internet chi è 'sto diavolo d'un Massimiliano Parente)

 

 

ANTONIO MENNA

COCAINA
&
CIOCCOLATO

COCAINA & CIOCCOLATO

leggi l'intervista ad Antonio Menna by Giuseppe Iannozzi

 

 

 

... un romanzo nero e d'amore, ambientato in una Napoli assolata, torbida e "verace" nella quale i protagonisti si perdono e si ritrovano, e dove lo smarrimento è l'unico orientamento.

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Basta con Saviano

 

Basta con Saviano

di Antonio Menna

"Chi mi conosce sa che nutro una stima antica e solida per Roberto Saviano. Gli sono vicino e sono suo attento estimatore da ben prima del..".

(leggi tutto)

 

CENTRO COMMERCIALE

l'esordio di Mario Favini

Centro Commerciale

leggi la recensione di Giuseppe Iannozzi

 

 

Romanzo surreale e cattivo, ambientato nella zona ipermercato di un centro commerciale. La protagonista senza nome di questa breve storia si muove in compagnia dell'amica Niki, fredda e meccanica come un automa dagli occhi sbarrati, in un'atmosfera sovvertita e crudele, tra salsicce zampate e commessi zannuti, uomini-frigo e saponi al salmone, ma anche corchi e parappe, zurelli e arruffosti. Nessuno parla nel centro commerciale, l'umanità ha come perso la facoltà di comunicare, accecata dalla luce bianca dei neon, che illumina tutto, senza lasciare ombre. Solo la protagonista prova a dire qualcosa, ma il suo linguaggio risulta destrutturato e cristallizzato. Così, tra episodi comici, grotteschi e angoscianti, le due ragazze finiscono di riempire il carrello che bela soddisfatto, e si accingono a uscire fuori, dove le aspetta qualcosa di ancor più terrificante.

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Questa raccolta di "voci" è stata concepita per costituire un racconto corale di storie diverse, còlte, apparentemente a caso, nelle maglie della strada con, a fare da collante, solo l'appartenenza all'umanità più viva e contemporanea. Dice Mara Venuto: "Ho immaginato un respiro di riflessioni dei protagonisti sulle proprie vite e sulla propria storia, alla luce della quale dare una ragione al presente".

 

Mara Venuto

LEGGIMI NEI PENSIERI

LEGGIMI NEI PENSIERI

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dal 10 marzo al 13 giugno 2008, data di chiusura del programma, MARA VENUTO ha collaborato, in qualità di ospite fissa, con il programma di Maurizio Costanzo "Stella" e la sua redazione, collegandosi via webcam e interagendo con gli ospiti presenti in studio... se vuoi un accenno con Raiz, l'ex voce degli Almamegretta, oggi solista, clicca qui

 

 

IL PREZZO DEL RISCATTO

IL PREZZO DEL RISCATTO

l'esordio narrativo, in due romanzi brevi, di Francesca Boari

dalla Prefazione di Eugenio Borgna (psichiatra fenomenologo e saggista Feltrinelli)

Nel primo dei due romanzi, così diversi e nondimeno così legati l'un all'altro da correnti carsiche luminose anche nei momenti di più dolorosa oscurità, gli orizzonti tematici si dischiudono alla luce della speranza; e la grazia inarrivabile dello stile riscatta anche le ombre possibili e fatali dell'esistenza: facendone rinascere illuminazioni stregate e stupefatte nella magia della scrittura di un'aerea leggerezza e di una acuta originalità.
Nel secondo dei due romanzi si vengono delineando i molteplici (indicibili) volti della sofferenza umana: il mistero dell'angoscia che è sempre angoscia della morte, il mistero della solitudine che regna invisibile nei cuori delle persone senza che esse ne abbiano...

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Abbiamo vissuto un'adolescenza in cui, prima di uscire di casa, dovevamo guardarci bene intorno. E per strada dovevamo farlo altre cento volte.
Cercavamo di stare sempre in gruppo, evitare alcune zone, fare attenzione a non accompagnarci a chi non era della nostra 'pasta'…
Dovevamo ricordare di non mostrare mai paura in caso di attacco, di poggiare sempre le spalle al muro, di non voltarle mai al nemico…

(vai alla scheda)

 

TEMPO

TEMPO
romanzo breve di
Paolo D'Amato

 

TEMPO, di Paolo D'Amato: guarda il booktrailer...

 

 

Da un'altra parte

il nuovo spaesante romanzo di Vieri Tommasi Candidi

vieri
tommasi
candidi.com

 

 

Dalla Napoli dei Quartieri Spagnoli alla Milano dei quartieri alti la strada è lunga e piena d'insidie. Tre voci narranti si combinano tra loro, dando vita a una prosa spaesante, mozzafiato, che ci afferra sin dal primo rigo e ci lascia andare, stremati, solo all'ultimo. Interazioni, slittamenti, movimenti senza tregua da una realtà all'altra, da un luogo mentale all'altro in continua (vai alla scheda)

 

 

 
 
 

PUGNI CHIUSI

leggi la recensione di arcilettore

 

 

Federico Riccardo Chendi

PUGNI CHIUSI

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Daniela Ambrosio

IL SANGUE DI UNA TARTARUGA FEROCE

(racconti)

vai alla scheda e leggi anche la presentazione di Andrea G. Pinketts

e la recensione di whipart

Il sangue di una tartaruga feroce

 

 
 

 

 

Volevo essere Vallanzasca

 

 

 

Federico Riccardo Chendi

VOLEVO ESSERE VALLANZASCA (21 racconti di periferia per la Collana temalibero)

 

 

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LA FRAGILITÀ DEI CORPI

vai alla scheda

 

 

 

Pietro Presti

LA FRAGILITÀ DEI CORPI

dai bassifondi di Palermo, con una prosa densa, in cui le parole rasentano la pienezza cinematografica delle immagini, ecco il nuovo romanzo

 

 

 

 

LA PANCHINA

LA PANCHINA

Testimone del fatto che soltanto e sempre la verità individuale - che spesso trapela da un buco, da una cavità sotterranea, da un periscopio d'orbite - può restare e sempre resterà - insieme ai fatti reali e sociali della Storia -, un efficace, raffinato e preciso atto di narrativa senza tempo di

STEFANO PAOLOCCI

 

 

 

Fra gli ultimi giorni del "Geniul din Carpati", ossia Nicolae Ceausescu, e gli anni immediatamente successivi alla sua celebre fucilazione in diretta TV (25 dicembre 1998), la Romania cadde nell'equivoco di una rivoluzione in pratica mai attuata. Specchio di una società spaccata fra la voglia di libertà e l'immobilità latente di un'intera generazione figlia dell'arretratezza del regime ceauseschiano, è Nicu, insegnante di Bucarest. Nicu si trova nel breve volgere di qualche mese disoccupato e dovrà affrontare i disagi di un lavoro che non c'è, i soldi che scarseggiano, il cibo che manca.
Mihail, ragazzino del sottosuolo, vive con la sua amica Barbie nella rete fognaria che taglia la città in trasversale. Da sempre popolata da un'umanità fanciulla, la Bucarest delle fogne è una jungla dove...

 

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Caro Dante (come t'acchiappo lo scrittore)

Antonella Perilli

CARO DANTE (come t'acchiappo lo scrittore)

 

 

Caro Dante (come t'acchiappo lo scrittore), è una storia vera, è il racconto di una corrispondenza virtuale, sfociata in amore, tra me e uno scrittore affermato.
Esistono prove tangibili della veridicità della mia affermazione.
Lo scrittore in questione, opportunamente mascherato nel romanzo, è al corrente...

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collana blocknotes

L'imperdibile poema di Tommy il capitano

Ignazio De Vita
L'imperdibile poema
di Tommy il capitano

 

Era più facile assoldare
un killer che vendere
un libro di belle poesie,
lo sapevano bene
le vergini di ferro
- un colpo alla botte,
- una botta al corpo -
e le bistecche al sangue
di vitelli piangenti
che chiedevano
la grazia o l'indulto.
Dio era morto!
Tommy pianse per Lui...

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Drunduljetka

 
 

 

Katia detta kartoski (patata) è una giovane donna incinta che ha vissuto fino a sette anni in un orfanotrofio di Minsk,
in Bielorussia.
A bordo di Drunduljetka o Tka, la sua “auto magica”, la protagonista ripercorre le angosce di un passato ancora sin troppo presente, quando tra “viaggi” fantastici e...
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L'eroina è merda che sa di vaniglia

 

 

 

L'eroina è merda che sa di vaniglia

(Autori Vari)

slogan, disegni, poesie, canzoni,
riflessioni, brevi testi,monologhi e
racconti legati al tema della DROGA

 

 

 

"Dopo RACCONTI BIGAMI, Renzo Brollo dimostra, con questa seconda decisiva prova, di essere autore non comune, dotato di un proprio definito e inconfondibile bagaglio mentale, culturale, narrativo."


leggi l'intervista di Alessando Montello a Renzo Brollo

 

 

C’è un modo altro di narrare Epica Quotidiana, lasso di Tempo, furore e sconvolgimento di Anni e di Vita, di Donne, Uomini e Figli?
Se c’è un altro modo di fare questo, è probabile che tragga spunto da

MADRIGALE

UN LIBRO PER TUTTI E PER NESSUNO,

il manifesto anarchico di una donna, l'esordio narrativo di

Valentina Santomo

Madrigale è l'impulso originario. L'atto successivo è quello di raccogliere secchiate di memoria, per comunicare il senso profondo dell'essere, della carne, della materia e del vuoto vivo che non si può altrimenti descrivere, per arrivare a comprendere (senza per questo giudicare) i perché di una e di cento esistenze...

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IPNO

IPNO

un thriller di Ezio Denti

 

 

 

Il corpo adagiato sul divano in una posizione innaturale, una ferita mortale al cuore e una scritta incisa sul petto: così viene trovato il cadavere di Omar Gracchi, intermediatore finanziario di successo e dalla moralità discutibile. Le indagini, dirette dal Sostituto Procuratore Massimo Mandelli, si presentano subito complesse e quello che potrebbe apparire...

 

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Paolo Repossi

Se c'è una strada sotto il mare (trentasei canzoni/trentasei racconti)

NUOVA EDIZIONE

 

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Se c'è una strada sotto il mare

 

 

 

ELEONORA - La barriera di fumo

 

 

ELEONORA (vol. III°) - La barriera di fumo -

di

Engel Masatti

La guerra è finita, la ricostruzione è cominciata e con essa il tentativo di ognuno dei protagonisti di ricrearsi un presente e un avvenire. Ma ogni tregua rappresenta illusione ed è vano il...

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NON FARLO
Se non ti esplode dentro
a dispetto di tutto,
non farlo.
a meno che non ti venga dritto dal
cuore e dalla mente e dalla bocca
e dalle viscere,
non farlo.
se devi startene seduto per ore
a fissare lo schermo del computer
o curvo sulla
macchina da scrivere
alla ricerca delle parole, non farlo...
 
 

UN DECA SUL BANCONE

di

Corrado Guzzon

collana poetál

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PRIMO PREMIO

 

 

 

un deca sul bancone

 

ELEONORA - September Moon

 

ELEONORA (vol. II°) - September Moon

di

Engel Masatti

L'intreccio delle complesse vicende che costituiscono il romanzo ELEONORA prosegue e si accorda mirabilmente con...

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FOLLI AMBIZIONI

il primo romanzo

di Andrea Franceschini

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PAROLE ALATE

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"Vivi veloce, muori giovane, lascia un bel cadavere"

a venticinque anni dalla morte, un pezzo su Belushi di Ivan Carozzi

(tratto da Il Riformista del 9 giugno 2007)

 

Il concorso "tema D." è terminato il 31/12/2007

 

 

 

"tema D."

concorso TEMA D.

 

"tema D."

slogan, disegni, poesie, canzoni, riflessioni, brevi testi, monologhi, racconti legati al tema della DROGA... CONCORSO GRATUITO LEGGI IL BANDO

 

 

 

cos'è, droga?
è paura di vivere
nell'unico modo che hai perduto
di saperlo fare
senza

( © Javier Guado - FUORI CONCORSO - Tutti i diritti riservati)

 

FABRIZIO BIANCHINI

COSE SFIZIOSE

COSE SFIZIOSE

 

(dalla prefazione di COSE SFIZIOSE)

"...questo libro, un po’ giallo, un po’ noir, un po’ commedia all’italiana moderna di paese, non ha un finale: ma due. Uno prevedibile, forse. L’altro no: l’altro è da schianto."

Remo Bassini

 

   

 

Coup de Gueule

CERCALO TROVALO ASCOLTALO e poi se vuoi facci sapere...

LIBERTÀ UGUAGLIANZA DIVERSITÀ by CICO TIME

Tiken Jah Fakoly viene dallla Costa d'Avorio, come Alpha Blondy, ed è l'astro nascente del reggae africano.

Artista/Gruppo:Fakoly Tiken Jah
Titolo: Coup de Gueule
Etichetta: Universal
Sito: www.tikenjah.net
Codice: 9823320
Recensore:
Giulio Mario Rampelli

 

 

il rocker, il cocker e il tre di mustacchi

 

 

il rocker, il cocker e il tre di mustacchi di Francesco Gesuete...

TITOLO NON DISPONIBILE

 
Lady Stardust

 

MARTHITA PEPE

LA LADRA DI SPAGHETTI

LA LADRA DI SPAGHETTI

(VAI ALLA SCHEDA)

 

 

leggi l'intervista a Marthita Pepe

 

 

 

LA LADRA DI SPAGHETTI

Un libro veloce che si legge in un paio d’ore, divertendosi e eccitandosi lievemente anche... accattivante e, a mio avviso, parte integrante del... lei è genuina, non fa male. No: fa anche male. Sia come sia: è acqua e sapone, o meglio una rossa naturale che va matta per gli spaghetti. (leggi la recensione di Giuseppe Iannozzi)

 

 

 

 

 

i diritti de LA LADRA DI SPAGHETTI sono stati acquisiti da GIULIO EINAUDI EDITORE



 

Quello di Marthita Pepe è un libro inquietante, di quelli che lasciano un senso di... (leggi la recensione di arcilettore...)

 

 

Un racconto secco, come una briscola buona tra scartine e basta, ma ben giocata così come andava fatto, coraggiosamente. (leggi la recensione di Renzo Brollo)

 

 

 
 
   

 

GHASSAN KANAFANI

Il Cappello e il Profeta

Il Cappello e il Profeta

(FUORI CATALOGO)

 

 

"Quella de Il Cappello e il Profeta è una straordinaria idea, ricolma di filosofia quotidiana. Concepita per divenire un simbolo, un esempio di lotta pacifica, in grado di collegare..." (VAI ALLA SCHEDA)

leggi anche la recensione di www.arcilettore.it

 

Engel Masatti

ELEONORA - A ciascuno il suo destino

ELEONORA (vol. I°)

A ciascuno il suo destino

 

 

 

Sullo sfondo della Seconda Guerra Mondiale, prima, dopo e durante il bombardamento di Roma del 19 luglio 1943, Engel Masatti (da pronunciarsi Enghel, con la G dura, alla tedesca) ci racconta, in questo primo volume, i presupposti e le trasmutazioni di una...

(vai alla scheda)

 

RACCONTI BIGAMI

RACCONTI BIGAMI

 

 

RENZO BROLLO

RACCONTI BIGAMI

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e inoltre visita www.bakan.it

   

 

UNA CANZONE LA BANDA DEL GRANO diventa anche una canzone...

 

Fabrizio Bianchini

La banda del grano

LA BANDA DEL GRANO

 

 

"Bisogna dare atto a Fabrizio Bianchini di essere riuscito a scrivere un romanzo di formazione davvero bello, con una scrittura che, con un grande senso del ritmo, prende subito il lettore per lasciarlo, seppure con già un po' di nostalgia, all'ultima pagina." ( www.arcilettore.it)


Con straordinario mestiere, nitidezza stilistica e tensione narrativa, Fabrizio Bianchini evoca, mette a fuoco e scrive, attraverso LA BANDA DEL GRANO, la storia, ambientata in provincia nei primi anni '70, di alcuni ragazzini... (continua)

 

 

by EMIDIO (Mimì) GIOVANNOZZI

 

DESIDERANZA

DESIDERANZA

 

 

Dammi
la parola:

odo
la tua mente:
insidia
il segreto.

Ti ho accolto
in fuga:
ed era la mia resa:
ora
è attesa
è
desideranza.

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è uscito: Vincent de Ville - IL TEOREMA DI ROTHSCHILD - (numero Due) by Phab Postini

 

per la serie: diZegni

clikka sulla vignetta di Simone Pieralli

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I profumi della vita

I profumi della vita vai alla scheda

 


 

I PROFUMI DELLA VITA (romanzo) di VALERIO SAILIS, lo trovi anche presso le

LIBRERIE indicate qui a destra....

 

 

 

 

 

I PROFUMI DELLA VITA

Questa è la storia di Matteo, della sua famiglia, dei suoi amici, dei suoi amori, dei suoi luoghi e del suo errare, inteso come viaggio progressivo di "conoscenza" fra incanto e disincanto, nella sola possibilità quotidiana che ciascuno ha di stare... vai alla scheda

 

Libreria Antonella&Diego
di A. Lupi
Località Noceto s.n.c.
00060 Sant'Oreste (Roma)

Edicola-Libreria "Invito a leggere"
di Belardo Massimo & C. s.a.s
via Tommaso da Celano, 24/D
00179 Roma

Libreria MELBOOKSTORE
Via Modena 6 - 00184 Roma

Libreria Medica Universitaria
Di Claudio Bernabei
Via A. Borelli, 11
00161 Roma

Libreria Palazzo Roberti
Via J. Da Ponte, 34
36061 Bassano del Grappa (VI)
Tel. 0424 522537
info@palazzoroberti.it


LIBRERIA BABELE SAS
di E.Claudio Catalano & c.
via dei banchi vecchi, 116
00186 Roma


Libreria Italiana s.r.l
Via Metauro n.2
00198 Roma

IL DISCOLIBRO
Via S. Gratiliano, 29/31
01033 CIVITA CASTELLANA (VT)




CAMPIONE DEL MONDO! CAMPIONE DEL MONDO! CAMPIONE DEL MONDO!.... Una ventata di piacevolissimo entusiasmo ci porta ad annunciare che il Dottor Manser, il nostro vulcanico, ineguagliabile, autore de LA GRANDE INCULATA è risultato vincitore del Concorso Nazionale Ibiskos 2006 – Sez. D – con il racconto LA NOTTE DEI... (leggi qui)

   
 

 

FIGLI delle STELLE - (cronaca di un raduno Raeliano, il movimento neoconfessionale al centro dell'ultimo romanzo di Michel Houellebecq)

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FIGLI delle STELLE

FIGLI delle STELLE

promozione e vendita anche Venerdì 30 giugno, Sabato 1 e Domenica 2 luglio al TAGO MAGO
Via Stradella 20, MARINA di MASSA durante il...
(leggi)

 

BOLOGNA -giovedì 23 novembre 2006, ore 21,30 presso MODO infoshop Interno 4, via Mascarella 24/b - tel. 051/5871012 - Ivan Carozzi, con Emidio Clementi, presenta il suo ultimo libro FIGLI delle STELLE (cronaca di un raduno Raeliano, il movimento neoconfessionale al centro dell'ultimo romanzo di Michel Houellebecq)

FIGLI delle STELLE lo trovi anche presso la Libreria Moderna - Via 28 Aprile 1945, 19 - 35043 Monselice (PADOVA) - tel/fax 0429/74190

FIGLI delle STELLE lo trovi anche presso la Libreria Disertori
Via Diaz 11 - 38100 TRENTO (TN)
tel. 0461/265406

 

"Il libro di questa sera unisce diversi elementi di stranezza volante di quelli che ci fanno piacere..."

FIGLI delle STELLE anche su

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FIGLI delle STELLE

una lettura consigliata anche da:

(magazine)

 

numero di settembre 2006

 

FIGLI delle STELLE

recensito anche su

di ottobre 2006 (in tutte le edicole)

Del movimento del Raeliani si è molto parlato alcuni anni fa, quando la dottoressa di biochimica molecolare Brigitte Boisselier annunciò al mondo che il suo gruppo avrebbe dato avvio ai primi processi di clonazione umana. Il giornalista Ivan Carozzi, incuriosito da questi annunci e dalla lettura di un romanzo di Houellebecq, va a partecipare a un raduno di seguaci in Svizzera e riesce a incontrare (e intervistare) Rael in persona, il fondatore della setta. Carozzi è divertente, accurato, curioso. Riesce a tenere il giusto grado di distacco, senza cadere nella facile trappola della derisione. Uno sguardo di affettuoso sbalordimento che l'autore riserva anche agli altri due saggi del libro: un reportage dal Salone del Libro di Torino e uno dal set di un documentario. (di Matteo B.Bianchi)

 

 
   

 

Ponte per l'eternità

Ponte per l'eternità

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(FUORI CATALOGO)

 

Ponte per l'eternità- di Ghassan Kanafani (traduzione di Marco Criscuolo)

 

 

Ponte per l’eternità è un racconto che nasce come radiodramma e ne conserva la struttura anche nell’edizione offerta dalle edizioni Cicorivolta... (www.arcilettore.it)
Direttamente dal C.O.N.I. e dai relativi verbali del Concorso Nazionale per il Racconto Sportivo... Claudio Calvi, per la seconda volta... (leggi)
 
Serravalle Scrivia (AL) - 6 luglio 2006 - nell'ambito delle serate de "Le Storie del '900"
presso Villa Caffarena:

ore 21.30 "MOSCIAGH" opera multimediale a 4 voci


- Testo di Claudio Calvi (il cui ultimo libro "L'Attesa" sarà pubblicato prossimamente da
Cicorivolta Edizioni)
- Immagini a cura di Daniele Girardini
- Commento musicale di Alessandro Caschetto

Le industrie del latte

 

Le industrie del latte (romanzo) vai alla scheda

 

 

Palermo - giugno 2006, il libro Le industrie del latte dell'autrice palermitana Gabriella Cuscinà è stato distribuito alle seguenti librerie: Libreria Ausonia di via Ausonia
Libreria Tramontana di via dei Nebrodi
Libreria Europa di viale Strasburgo
Libreria Sciuti di Via Sciuti Libreria Campolo di via Campolo
Libreria Mercurio di piazza Don Bosco
Libreria Mercurio di via Roccaforte

dal 23 luglio e per quattro settimane "Le industrie del latte" l'ultimo romanzo di Gabriella Cuscinà su:

 
 
 
 
 

 

Il rocker, il cocker e il tre di mustacchi

Il rocker, il cocker e il tre di mustacchi (racconti)

 

 

Il rocker, il cocker e il tre di mustacchi

TITOLO NON DISPONIBILE

 

leggi qui (articolo di M.Grazia Frisaldi)

e leggi anche qui (articolo di Filippo Formiglia)

 

Siponto-Manfredonia (Foggia) -sabato 26 agosto 2006
intorno alle ore 12.00 Francesco Gesuete presenta ...
(leggi cosa e leggi dove )

 

Il rocker, il cocker e il tre di mustacchi... anche su

 

LA GRANDE INCULATA

La Grande Inculata (romanzo) vai alla scheda

leggi il commento di Gordiano Lupi

 

 

 

Lido delle Nazioni (FE) - mercoledì 23 agosto 2006, a gentile e pressante richiesta delle solite 22... leggi

Villasimius (CA) - dal 3 all'11 giugno 2006, Simone Manservisi (di professione SOBILLATORE) per la serie... leggi

e per leggere tutte le altre date di presentazione/promozione de La Grande Inculata fai sempre e comunque un click's proprio qui

 
 

 

DOPPIO UNO (a margine di un omicidio brigatista)

DOPPIO UNO - a margine di un omicidio brigatista - (romanzo breve)

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Massa - martedì 20 giugno 2006, ore 21.30 circa, presso la Segheria Szwarovski all'interno del ... (continua)

Parma - 2 giugno 2006, ore 18.30, presso la Libreria Feltrinelli in via... (continua)

leggi l'intervista di Ivan Carozzi a Giacomo Scalfari...

 
DOPPIO UNO lo trovi anche presso: La Mia Libreria Snc
Via Guglielmo degli Ubertini, 38
00176 Roma (Rm)
Tel. 0621707022 - Fax. 0621701502

e lo trovi anche presso: L'Altra Libreria di A.Manzoni & C. sas
Via Annoni, 32
20081 Abbiategrasso -MI
tel.fax.0294969983

e inoltre presso: La Feltrinelli
Via Repubblica 2 - 43100 Parma
Tel.: 0521237492

 
 

 

Voghera (PV) - venerdì 19 maggio 2006, ore 18.00, presso la LIBRERIA UBIK in via... (continua)

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Per i vicoli, macellai di piccioni e spettri di carta

 

Per i vicoli, macellai di piccioni e spettri di carta (poetál) vai alla scheda

 
Iggy non è un alieno
 

 

Iggy non è un alieno (romanzo breve) vai alla scheda

 
Per l'India Per l'anima

 

Per l'India Per l'anima vai alla scheda

 
vai!...
 
il libro derivante dal concorso "un senso" è uscito ed è disponibile... per ulteriori info fai click's qui sul titolo in giallo "Quel senso che Vasco".
     

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prosegue la vendita on line di Ringo, Johnny & Mario (il film)... (vai alla scheda)
con l’interessamento e la collaborazione di Emilia Patruno... (leggi)  
distribuzione per le librerie in tutta Italia isole comprese: C.D.E. fax 0187495154 - e.mail: ordini-on line
 
   
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