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blocknotes
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titolo:
"DIECI
FIRME " Dieci
Firme racconta la storia di Giorgio, una storia che parte dal ritrovamento
a bordo di un treno di un libro dimenticato che reca all'interno una
scritta misteriosa. Preso per mano dal destino, il protagonista intraprenderà
un viaggio
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e di Antonio D'Oriano, leggi anche
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Brano tratto da "DIECI FIRMEi" (...) Titubante
Giorgio si sedette nella poltrona accanto al libro guardandolo curioso
senza distogliere lo sguardo e lo fissò per una ventina di secondi
prima di toccarlo con la punta dellindice. Poi si alzò e
si guardò intorno per verificare se il legittimo proprietario fosse
ancora in giro. Il
viaggio in treno era appena cominciato e lui tranquillo in una carrozza
praticamente vuota decise che lo avrebbe letto invece di addormentarsi
come al solito. Aprì la prima pagina per immergersi nella lettura
quando una testolina bionda spuntò dallaltro gruppo di poltrone.
Era una ragazza con due occhi grandissimi e le labbra carnose ora un po
aperte. Lo fissava, fissava il libro nelle sue mani e Giorgio si sentì
a disagio. Dopo un po arrivò al capolinea e con il libro tra le mani scese dal treno. La fiumara di gente era così compatta che ebbe limpressione di attraversare la carrozza senza toccare il pavimento con i piedi. Normalità. Sulla banchina della stazione, avviandosi verso luscita, Giorgio muoveva le dita sulla copertina consumata del libro. Ad un certo punto senza troppo pensarci lo sfogliò ancora una volta e solo allora si accorse che in terza di copertina cera una pagina scritta a mano Incuriosito
si fermò di scatto, una signora anziana gli finì addosso
e la cosa la innervosì al punto da cominciare ad inveirgli contro
dapprima alludendo alle smodate abitudini sessuali dei giovani moderni
e poi al fatto che gli stessi da sua esperienza personalissima risultano
tutti zozzi e sanno solo farsi le canne. Le scuse valsero a poco, sentì
anche unaltra signora alle sue spalle sussurrare al marito con tono
di disprezzo: Sti drogati!. Se mi hai trovato, leggimi e poi abbandonami dove credi. Le mie parole appartengono a chi vorrà ascoltarle. Prima di salutarmi scrivi il tuo nome su questa pagina. Se sei la decima firma allora cercami, perché io ho una risposta. La
cosa gli parve interessante
il libro letto e abbandonato, aveva
sentito di qualcosa del genere su globinet e dal solito amico al bar,
ma non ne aveva mai trovato uno. Firmò con una biro blu e contò
quante firme cerano prima della sua. 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8
e basta. Lui era il numero 9. Peccato, pensò, una
risposta mi avrebbe fatto comodo. (...)
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Antonio D'Oriano, puteolano di origine, è nato nel 1980 e oggi vive a Torino dove si è trasferito per lavoro. Giornalista per diletto, vignettista per passione, attore per vocazione, si definisce semplicemente un cantastorie. Ha pubblicato con Cicorivolta nel 2009 Libero ha i miei occhi, terzo classificato al Premio letterario nazionale Campi Flegrei 2010 e finalista al Premio letterario nazionale 2010 Giovane Holden. "DIECI FIRME" è il suo secondo romanzo, scritto negli aeroporti del mondo. |
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