|
||||||||||||
i quaderni di Cico
|
||||||||||||
ordinalo senza spese di spedizione ...
e di Renzo Brollo, leggi anche RACCONTI
BIGAMI, |
titolo:MIO
FRATELLO MUORE MEGLIO - Perché non parli? - vorrebbe chiederle. Ma la visione, impressa dentro al suo bagno, non dice nulla di più di quel che sa mostrargli con le poche gocce di sangue sopravvissute. Così Giovanni trema al tremare dei suoi muri. Perché Mio fratello muore meglio è una storia tragicomica. La vicenda di un uomo e del suo gemello, morto ventisette anni prima in una tragica mattina di scuola. E il giorno del suo trentacinquesimo compleanno, Giovanni assiste impotente a un evento innaturale, illogico, proprio nel gabinetto. Un fatto che spalanca le porte di casa sua a una buffa fiumana di pellegrini improvvisati, che davanti al mistero chiudono gli occhi e distorcono le parole. E lui, il povero Giovanni, con questo enigma dovrà conviverci, fingendo d'essere un tramite col divino e appoggiando le iniziative di un sindaco maneggione. La chiesa e i dottori chiederanno spiegazioni, l'acido lisergico suggerirà una fuga. Un
bestiario anormale in un paese normale. Un'altra spiazzante prova d'autore
di Renzo Brollo. Una storia cinica e ironica sui piccoli paesi di provincia,
sul passaparola
|
|||||||||||
leggi la recensione su Mangialibri leggi la recensione su Fuori le Mura leggi l'intervista su Fuori le Mura leggi la recensione su il Friuli leggi la recensione su Blog libri leggi la recensione su criticaletteraria blog spot
|
||||||||||||
Brano tratto da MIO FRATELLO MUORE MEGLIO (...) Giovanni.
Il mio nome è Giovanni le avevo detto. Ieri pomeriggio io e Angela abbiamo fatto lamore. Lei è tornata, il suo cane guida ha nuovamente annusato tutta la casa. Come un soldato che deve bonificare un campo minato, si è accertato che non ci fossero pericoli per la sua padrona. Quando si è sentito più tranquillo, si è steso davanti alla porta della camera e lì ci ha aspettati. Angela
è forse la cosa più bella al mondo in questo momento. Non
posso che ringraziarla, adorarla, beatificarla in un certo senso. Lei,
che di tutti è quella che più si avvicina ad un miracolo
e che non vedrà mai lorrore di quello che sto facendo, si
è presa cura del mio corpo svilito dagli eventi e lo sta risanando.
Ma, se il corpo è forte, la mente ancora vacilla, e il coraggio
di affrontare la realtà, di affrontarmi e di convivere con i pellegrini
lho trovato solo con la calata di un ennesimo acido, mentre lei
stava ancora dormendo. La sua sagoma appare e scompare tra mulinelli daria
di colore giallo e arancio e nella visione mi guarda e sorride. Sono io
quello che stenta a vedere. Perché sei tornata? Le domando e il pomeriggio non è più pomeriggio fuori dalla finestra. Con la sera anche le visite si diradano e quelli che vengono allimbrunire non sono veri pellegrini, ma nullafacenti incuriositi dal personaggio e dalla casa. Cercano di scappare dalla noia o dalla serata in enoteca, anche se venirmi a trovare li renderà ancora più stupidi di quello che sono. Finirà che chiuderanno in bellezza ubriachi prima di cena, a raccontarsela di come uno squilibrato viva accanto alla loro porta, insinuando che la gloria dei cieli si è depositata dentro la sua doccia. Tutte bugie, non lho mai detto. Quanto ridere, quanto sparlare di quello là, e giù bere e giù bestemmiare. Si farà mattina prima che riescano almeno a decidere di prendere la strada di casa. Stai
male, hai bisogno di me mi risponde. Le parole di Angela sono un bisbiglio che solo io devo sentire. Ho chiuso gli occhi, facendo calare il buio e ci siamo stretti forte, accerchiati dal suo cane squalo pronto a mordermi la caviglia se solo la ragazza avesse pensato di emettere un lamento. E
adesso eccoci qui, nel mio letto, il cane fuori dalla porta in obbediente
attesa. Che altro dovrei credere se non al miracolo avvenuto qua dentro
poco fa? Altro che visione mistica e altro che sangue messaggero di qualche
cosa troppo grande per me! Qui ci fu la vera visione, qui si compì
tutto, questo è il luogo più prezioso. Che i pellegrini
possano credere a tutto ciò?
(...)
|
||||||||||||
Renzo
Brollo è nato nel 1971 e vive a Gemona del Friuli. Ha
pubblicato alcuni racconti sulla rivista telematica Dadamag3 (www.dadamag.it),
entrando poi a far parte della redazione per la sezione narrativa. Cura
il suo personale blog (http://tapenoon.myblog.it/) scrivendo microstorie
con lo pseudonimo di Tapenoon. Finalista al Premio Teramo edizione 2007,
Ha pubblicato
|
||||||||||||