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i quaderni di Cico
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titolo:
SE TI PERDI TUO DANNO I
viaggi non sono mai semplici, nemmeno quando te ne vai in vacanza. C'è
sempre una fatica, un ostacolo da superare. Ma quando devi riportare
in patria un morto il viaggio è ancora più difficile,
specialmente se tutto accade e ti coinvolge e ti abbraccia nella morsa
degli eventi. Una visione dall'alto, caleidoscopica, per mostrare e
dimostrare il cinismo di un Dio ologramma dal nostro punto di vista.
E ancora la buffa realtà delle agenzie di pompe funebri, che
confidano nell'ineluttabilità della morte, fonte di guadagno,
siparietto di condoglianze e poi bonifico vista fattura, ma che dietro
nascondono altra vita e altre morti, tutte legate assieme.
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e di Renzo Brollo, leggi anche RACCONTI
BIGAMI, |
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SE TI PERDI TUO DANNO è un gran bel libro, che scava nei crepacci della coscienza, accentuando tutti gli aspetti e i rapporti esistenti fra la singolarità dei nostri conflitti e le leggi universali che dovrebbero indurci a una più alta comprensione delle cose del mondo. Una storia corale, dislocata e collocata su diversi piani e punti di vista. E soprattutto, una storia ben riuscita, rara e dunque preziosa per argomento, trama e gioco delle parti. Dopo RACCONTI BIGAMI, Renzo Brollo dimostra, con questa seconda decisiva prova, di essere autore non comune, dotato di un proprio definito e inconfondibile bagaglio mentale, culturale, narrativo. (Paolo West) | ||||||||||||||
Brano tratto da SE TI PERDI TUO DANNO (...)
Quasi
a metà tra il budello autostradale dellA9 e labitato
vero e proprio di Pottenstein, celato a quel bosco possente cè
un puntino nero steso sotto ad un albero. Un grosso fungo bagnato, che
a guardarlo dallalto sembra già vecchio. La piccola cupola
scura sopra il cappello è già impallidita, il gambo piegato
in due non sembra reggere quel seppur piccolo peso, lasciandolo ciondolare
verso il terreno. Cè una mulattiera poco distante, ma talmente
frequentata di rado che i suoi contorni sono incerti e la natura sè
ripresa gran parte del suo tracciato. Da lì ci passano solo cacciatori,
ma pochi perché la distanza dal centro abitato è già
grande e rientrare con il buio non è così semplice se non
si conoscono quelle zone come il proprio corpo. Poi
quello stesso cervo sè irrigidito, ha stirato il collo e
ha alzato il muso in alto, ad annusare laria fresca della prima
mattina. Gli occhi sono perle scure incastonate nel pelo setoloso e le
orecchie sbatacchiano involontariamente scacciando i piccoli moscerini
che ronzano attorno al suo corpo caldo. Ha guardato ad ovest, inconsapevole
del punto cardinale, perché è da quella parte che lodore
di uomo sta arrivando, sempre più forte, sempre più dolciastro.
Ha aspettato un attimo, ruminando a vuoto, nella speranza che lodore
scemasse in fretta, portato via dalla brezza, segno che luomo ha
voltato verso nord o verso sud, ma non è successo. Dalla
mulattiera in disfacimento arrivano due persone, talmente imbacuccate
da diventare indistinguibili. Tutte e due portano pesanti berretti verde
scuro, giaccone militare sbiadito e stropicciato, pantaloni larghi e con
le tasche laterali gonfie di qualche cosa. Ai piedi scarponi pesanti e
rumorosi, vecchi di anni e sformati, ma comodi come pantofole. Non fosse
che sono allapparenza disarmati si direbbero cacciatori, perché
tengono lo sguardo basso come a cercare qualsiasi impronta utile per scovare
selvaggina buona da mangiare. Lora è propizia, il luogo famoso
per labbondanza di animali. Sono già passati al vecchio fortino
e lhanno trovato vuoto, seppur da poche ore. Dentro, una seggiola
da spiaggia, resti di sigarette fumate e di cibo consumato, briciole sparse
tra impronte di due persone differenti. Ci sono passati più per
curiosità che per uno scopo, perché si dice che a volte
qualcuno là dentro ci venga ad amoreggiare e sarebbe stato divertente
beccare due amanti al lavoro, ma per avere conferma che così è
dovranno aspettare ancora, o forse non lo sapranno mai. (...) |
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Renzo
Brollo
vive
a Gemona del Friuli (Udine). Dal novembre 2003 è redattore della
rivista on-line Dadamag (www.dadamag.it).
Si interessa da sempre di vita, storie e letteratura. Suona nel gruppo
dei bakan (www.bakan.it).
Su internet pubblica con lo pseudonimo di Tapenoon. |
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