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MIO FRATELLO MUORE MEGLIO
di Renzo Brollo

recensione di signorinalewis per Blog Libri

La frase che dà il titolo al libro entra a pieno diritto fra le più fulminanti degli ultimi anni: Mio fratello muore meglio, ultima prova del friulano Renzo Brollo già autore, sempre per i tipi di Cicorivolta, dei Racconti Bigami (2006) e del romanzo Se ti perdi tuo danno (2007).


Qui il protagonista è Giovanni, che il giorno del suo trentacinquesimo compleanno assiste a un inquietante fenomeno: dalle tubature del suo bagno al posto dell’acqua improvvisamente fuoriesce sangue. Preoccupato, Giovanni si rivolge a un amico d’infanzia, Lorenzo, nel frattempo diventato sindaco del paese. Lorenzo fiuta subito l’affare e dopo aver messo sotto sequestro la casa ne apre le porte a una fiumana di pellegrini per i quali il pianto di sangue è un’attrattiva imperdibile, che si tratti di Madonne o di rubinetti poco importa. Giovanni si ritrova solo e frastornato al centro di un esproprio sistematico della sua abitazione e della sua stessa vita, lacerato da politici senza scrupoli, promesse lisergiche, una madre gelida e il ricordo infantile di una perdita straziante. All’improvviso però nella sua vita irrompe un angelo cieco eppure capace di fargli guardare il mondo con nuovi occhi.
Grazie a uno stile enigmatico e vorticoso che conosce a fondo le possibilità dell’(auto)ironia, Renzo Brollo ha creato una storia che si legge tutta d’un fiato e soprattutto un protagonista a cui è impossibile resistere. Per lui il lettore fa il tifo fino alla fine, accompagnandolo mentre attraversa i vuoti del contemporaneo con la grazia immacolata del bambino che è stato e che non sa dimenticare.

 

MIO FRATELLO MUORE MEGLIO