Scomparire
di Claudio Marinaccio
PER LA SERIE
LE INTERVISTE DI
"Scomparire"
nella società di oggi.
Breve intervista di Virginia
Cristina De Meo
a Claudio Marinaccio che ci racconta di "Scomparire"
,
un libro che sta in breve tempo ottenendo molta visibilità e
critiche positive.
Chi è Claudio Marinaccio?
E' difficile parlare di se stessi mantenendo un minimo di oggettività,
diciamo che sono un viaggiatore, spesso su due ruote, che ogni tanto
si ferma per scrivere qualcosa. Ovviamente questa è la mia versione
poetica, quella che amo di più.
Quando e come è nata l'idea di questo libro? E' autobiografico?
Rispondo prima alla seconda domanda, in parte. Diciamo che l'idea è
nata durante un periodo della mia vita in cui sono dimagrito tanto,
per scelta personale e in parte per obbligo sociale. Pesavo 98kg e sono
passato a 68kg nel corso di un anno. In quel momento ho vissuto diversi
stati d'animo che mi hanno segnato nel profondo. Nel mio romanzo ho
cercato di amplificare queste sensazioni e renderle terribili; nel corso
della stesura poi alcune cose sono cambiate, rendendo più cupa
la storia e il protagonista più triste.
Come definiresti "Scomparire"?
Scomparire è un romanzo breve ma intenso, è una storia
che vuole far emergere il disagio della vita odierna. E' una critica
al consumismo e al vuoto che crea. E' un'allegoria sui paradossi dell'essere
moderno. E poi semplicemente è una storia triste. Ho cercato
di ridurre all'osso la storia proprio perché il libro stesso
doveva rappresentare l'essenza, lo scheletro che il protagonista, obeso,
sogna di diventare.
Quali difficoltà hai incontrato?
La difficoltà principale è quella di emergere in un mondo,
quello della letteratura, che sta, come spesso si legge, affondando.
Anche se la visione semplicistica dell'Italia che non legge e che non
ha scrittori all'altezza secondo me è errata, sminuendo così
un bacino di persone che legge tanto e che scrive ottimamente. Ho avuto
la fortuna di poter parlare e scambiare opinioni con alcuni di loro
e rendermi conto che non siamo un paese morto e che c'è un cuore
vivo che pulsa. In sostanza, staremo anche affondando, ma a forza di
unire zattere, barche e velieri creeremo un'isola sicura.
Stai lavorando ad altri progetti?
Ho terminato da poco di scrivere due romanzi, uno che avevo già
finito di scrivere anni fa, ma l'ho completamente rivoluzionato; l'altro
invece è un progetto nuovo. Entrambi hanno come tema principale
la mente e l'anima. Collaboro inoltre con la rivista on line Senzaudio
dove mi occupo di recensioni (sopratutto autori ma anche case editrici
indipendenti) in uscita settimanalmente sul sito www.senzaudio.it
Ora che sei uno scrittore, com'è cambiato
il tuo modo di leggere?
Non sono uno scrittore, preferisco dire che sono uno che scrive; la
differenza è abissale. Diciamo che leggere è imparare
e pertanto sfrutto il piacere di farlo cercando di apprendere nuovi
modi di scrivere o di costruire una frase; in alcuni casi anche "rubando"
qualche idea e cercando il modo di reinventarla.
Che consigli daresti a chi vorrebbe fare lo
scrittore oggi?
Di non farlo! Ovviamente scherzo. Sarò banale ma per qualcuno
che sogna di scrivere è fondamentale leggere, leggere e leggere
ancora. In seconda battuta è necessario armarsi di pazienza (tanta)
e umiltà, saper ascoltare i consigli, le critiche di tutti e
sfruttarli per migliorarsi. Non bisogna mai pensare al prodotto finito,
lo dico sempre, ma cercare di narrare una bella storia, tutto quello
che succederà alla fine della stesura non dev'essere né
lo scopo né il mezzo. Non dev'essere nulla.
Il
libro è sicuramente emozionante e ricco di colpi di scena che
vi terranno incollati fino alla fine. E' un romanzo breve ma ha un'intesità
fuori dal comune; adatto, sicuramente, a chi vuole intraprendere una
rivoluzione dentro di sé.
Per chi volesse acquistarlo lo può trovare in qualsiasi libreria
o Store on line (ibs e Feltrinelli) edito dalla casa editrice indipendente
Cicorivolta.
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