Sesto
San Giovanni (Milano) - martedì 6 ottobre
dalle ore 18.02 in poi- presso la Libreria
Diffusione Cultura (di Valerio Achille
Semenzin - al centro della foto con il libro fra le mani), in
via Oslavia 23 - reading di Alessandro
Ettore Cimò (a destra) che presenta
UNA
GIORNATA A SAMARCANDA
, il suo gran bel libro che riconcilia
con la poesia di profondità.
Qui
sotto il sagace resoconto dell'evento riportato da una gentile, arguta
collaboratrice di Diffusione Cultura.
ALESSANDRO ETTORE CIMO' UNA GIORNATA A SAMARCANDA
NON VERITA' ASSOLUTE E BELLEZZE PURE MA IL DUBBIO
E IL PROBLEMA
Martedì
6 Ottobre Diffusione Cultura ha ospitato il giovane poeta di Bresso
Alessandro Cimò, che ha presentato il suo libro Una giornata
a Samarcanda edito da Cicorivolta Editore.
Levento ha avuto inizio con la consueta presentazione del proprietario
Valerio Achille Semenzin, che ha parlato della nascita della libreria
come di un sogno finalmente realizzatosi e degli obiettivi che si è
posto durante la sua realizzazione, ovvero vendere libri di microeditoria,
al fine di far conoscere al maggior numero di persone degli scrittori
che altrimenti avrebbero poche possibilità di farsi conoscere.
La parola è quindi passata al poeta che ha subito ringraziato
tutte le persone che lo hanno aiutato prima e dopo la pubblicazione
del suo libro; quindi ha fatto partire un file audio in cui si potevano
sentire alcune poesie presenti nella raccolta da lui recitate e intervallate
da momenti musicali adatti a sottolineare i versi decantati.
Grazie a questa performance è possibile capire due elementi fondamentali
dell'opera di Cimò: in primo luogo il concetto di Concept
book ovvero un libro, in questo caso di poesie, che ha una costante
dentro se, un fil rouge che in questo caso sono l'ambiente
e lo scandirsi del tempo.
In secondo luogo l'autore ha voluto sottolineare l'importanza della
lettura ad alta voce della poesia: le sue poesie sono state create per
essere lette, anche perchè i sentimenti suscitati da una lettura
muta e da una lettura ad alta voce sono totalmente diversi
e il coinvolgimento dei presenti durante la riproduzione della performance
audio non ha fatto altro che confermare la tesi del poeta.
L'autore, dopo l'ascolto della sua interpretazione ha voluto chiarire
che nel suo libro non sono presenti certezze, elementi esteticamente
belli e perfetti e amore ma l'insicurezza, il dubbio e la problematicità
di una società in continuo movimento come Milano, dove l'amore
è presente ma non in quel modo classico che si può trovare
nella maggior parte delle poesie.
Questa raccolta di poesie può essere quindi definita controcorrente,
e a confermare questa teoria c'è la comprensione delle stesse,
che non è immediata come nella maggior parte delle poesie rinvenibili
sugli scaffali delle librerie più famose, ma deve essere graduale
e ragionata, sicuramente non istantanea. L'autore fa leva su quest'ultimo
concetto, a suo parere fondamentale: in un mondo in continuo movimento,
in cui il contenuto, ovvero l'essenza delle cose, viene
tralasciato a favore della superficialità, è importante
prendere tempo e ragionare.
Allo stesso modo bisogna leggere Una giornata a Samarcanda:
non frettolosamente, ma ragionando su quello che l'autore vuole comunicare.
La presentazione si è conclusa con alcune domande dei presenti,
grazie alle quali Cimò ha colto l'occasione di illustrare la
struttura del libro che contiene poesie scritte nel corso di più
anni e che quindi possono ben evidenziare anche la sua evoluzione stilistica,
e altresì la maturità della persona.
Silvia
Adriana Oriolo