i quaderni di Cico
 
 

 

 

ordinalo senza spese di spedizione


 

titolo: "UNA GIORNATA A SAMARCANDA"
collana poetál
autore Alessandro Ettore Cimò
ISBN 978-88-95106-51-9

©
aprile 2009 - € 9,50 pp. 97
in copertina "SapraLuogo" di Simone Pieralli .

 

Escluso dall’infinito
L’orizzonte dell’irripetibile s’allontana
Con veemenza procede
Verso distanti oscurità

(...)

Nel confondersi di un gesto cortese
Spazi lontani si congiungono a nozze
Il fiore e la roccia si scambiano convenevoli
E per noi è scoccata l’ora
L’ora di convivere con gli specchi
L’ora di toccare il tempo con mano gentile…


Al cospetto del fuoco bruciamo d’invidia
Mentre nell’acqua affoghiamo le nostre pene
Ma almeno di respirare ci sia concesso
Di fronte al nulla
Al misterioso
All’ignoto
Allo sconosciuto…

Rompiamo i calici del Purgatorio
E festeggiamo con gli spettri del Limbo
Perché ieri è già passato
E solo oggi
In questa desertica Samarcanda
Le tossine riproveranno a impallinarci…

 


"Sto lavorando a un pò di serate con Alessandro Ettore Cimò, la cui vena poetica mi sconvolge ogni giorno e a volte ho come l'impressione che certi poeti francesi vivano ancora".

Valerio Achille Semenzin
Diffusione Cultura

 

 

Quella di Cimò è poesia di protesta; non è neppure insofferenza o semplice reazione. Per nulla scevra alla filosofia, spinta e alimentata dalla necessità di comunicazione, si ispira a una concreta e stimolante volontà - e dunque voglia - di adeguamento tra arte, pensiero e società moderna. Le parole di Cimò seguono linee gestuali dall’andamento costruttivo e preciso. Parlano il linguaggio delle arti classiche e di quelle recenti, conferendo al segno tutta l’efficacia trainante del monito che in lungo e in largo percorre la Ricerca.
(Paolo West)

 

 
Alessandro Ettore Cimò, classe 1985, nasce, cresce e vive in provincia di Milano. Oltre la laurea in filosofia ritiene di non avere nulla di particolare da dire su se stesso. Tuttavia, sul proprio modo di intendere la poesia, afferma convinto: “Il gesto più sovversivo e significante che si possa oggi compiere è quello di fermarsi e osservare silenziosamente il mondo che frenetico ci circonda. Solo entrando nel vortice del caos si può estrarre una possibile poesia del presente. Ciò non è un mero sfizio estetico, ma consiste nel prendere una differente posizione rispetto all’inesistenza quotidiana e al vuoto che ci assedia. Quanto è in conflitto con i modelli diffusi risulta difficile a dirsi e in tale contesto la poesia rappresenta uno sforzo continuo di riconquista, una lotta senza quartiere per farci comprendere e per comprenderci. Dunque, un primo passo verso il nostro divenire.”