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Brano
tratto da "SOTTO LA DICITURA DEI MIRACOLI"
(...)
La
città era coperta da unenorme cupola di vetro, dissimulata
dalla splendida alba del Sole Azzurro. La cupola proteggeva gli abitanti
dallirradiazione dellaurora color smeraldo. Lemissione
di raggi infra-blu era meravigliosa, e tuttavia di unintensità
incredibile, tale da provocare lallusione e altri scostamenti della
psiche; i conseguenti effetti, nei casi più gravi, sfociavano nella
dissociazione, ovvero nello sdoppiamento della personalità, così
che, ad esempio, la personalità degli individui restava orfana,
staccata, avulsa dalla propria origine divina, causando a ciascuno degli
sventurati fortissime sofferenze ambigue.
Le strade vivaci, di notte fluorescenti e adornate di piante dalle foglie
purpuree, adesso apparivano vuote, affondate nel silenzio del sonno diurno.
Il sonno regnava sul giorno della città che si estendeva sul pianeta
Piccola Dega, da qualche parte nello spazio sconfinato, immenso, della
costellazione di Prosperità.
Solo nel Senato, il cui palazzo era stato realizzato interamente in metallo
trasparente, dalle vòlte decorate di frammenti dellUniverso,
si continuava alacremente a lavorare.
- Spettabili senatori, vi ringrazio per la discussione costruttiva sul
nuovo programma interspaziale, ma prima di lasciarci vorrei porre in evidenza
un problema che potrebbe diventare attuale nel giro di un paio danni,
a meno che non accada qualcosa di straordinario. Secondo le previsioni
degli esperti, il nostro pianeta sarà invaso dagli Anteniani, gli
abitanti del pianeta Anteo, poiché la loro nave andrà alla
deriva. - Chi parlava era un uomo dallaspetto nobile, i capelli
precocemente canuti. Si rivolgeva alle undici persone sedute al tavolo
ovale nella sala del Senato, vagamente simile al salone di una grande
nave spaziale.
- Onorevole Presidente, per ora questo caso non è allordine
del giorno, e non è neppure tanto imminente. Perciò non
vedo la necessità di questa discussione prematura. E comunque gli
indizi che possediamo non paiono sufficienti a programmare una variazione
di rotta della nave anteniana, al fine di evitare il temuto incidente
- dichiarò uno dei senatori.
- Nel rispetto della libertà dei voli spaziali, tra i nostri principali
doveri vi è quello di assistere gli astronauti al fine di proteggerli
da un eventuale di-sastro, oltreché di essere generosi e misericordiosi.
Ma occorre in ogni caso usare prudenza, evitare ogni contatto con loro,
anche se fossero morti. -
- Rispettabile senatore Kir, mi chiedo perché faccia queste considerazioni.
A oggi non vedo alcun pericolo, né minaccia imminente. Gli Anteniani
non sono per il momento in grado di essere pericolosi - risuonò
unaltra voce nellaula del Senato.
- Se è per questo, gli Anteniani non hanno mai abbandonato le loro
barbare abitudini. Dagli abitanti del pianeta Generosità, che per
i loro meriti sono capitati nella costellazione Eden, ho appreso che,
solo ad avvertirne la presenza, si ha la sensazione di essere caduti nel
buco nero dellInferno. Quello che sappiamo con assoluta certezza
è che gli Anteniani non trovano pace neppure dopo aver lasciato
la vita caduca
-
- Caro collega, può anche darsi che i Generositani abbiano esagerato
nel descrivere certi fenomeni e sensazioni, e può darsi pure che
abbiano preso un generoso abbaglio dovuto alla loro estrema
generosità - riecheggiò più forte unaltra voce,
accavallandosi a quelle esagitate degli altri dieci senatori.
- Non credo di poter avallare certe infondate supposizioni, oltretutto
veramente superficiali. Daltro canto, ammetto che si tratti di un
caso raro e dai contorni sconosciuti, ma non per questo possiamo ignorarlo.
La vita in Anteo era stata forgiata su princìpi opposti a quelli
della pacifica convivenza, e tali modalità rappresentano indiscutibilmente
un pericolo, per quanto ipotetico. Dunque, vi esorto a meditare una decisione,
anche doverosamente forte, e persino contraria, se occorrerà, ai
nostri princìpi di armonia spaziale. Per il momento reputo importante,
oltreché necessario, il provvedimento di arrestare lo sviluppo
tecnologico di Anteo, rallentare la corsa del suo tempo storico e togliere
ai suoi abitanti la possibilità di viaggiare nel cosmo. Inoltre,
dobbiamo ridurre il loro accesso alle informazioni base che servono a
elevare spiritualmente la vita, o tutti quanti correremo il serio pericolo
che possano degradarla - concluse il Presidente, senatore Kir.
A quel punto entrò nella discussione un altro senatore, più
giovane del Presidente, dal volto magro e con lo sguardo ispirato da una
sofferenza e partecipazione indicibili.
- Oh, certo, noi siamo potenti - esordì - e siamo in grado di controllare
e di cambiare le equazioni spaziali, di restringere o di allargare la
corsa del tempo. Ma il tempo scorre in misura disuguale su Piccola Dega
e su Anteo. Due anni di questa equivalgono a un millennio di quello. E
allora vi chiedo: perché non usare le nostre potenzialità
in senso costruttivo, al fine di provare a redimere, liberare gli Anteniani
dalle loro cattive abitudini? Perché lei, senatore Kir, è
tanto pessimista nei loro confronti? Io credo che il destino di Anteo
non sia ancora un caso disperato. E penso, al contrario, che dovremmo
adoperarci per dare loro la possibilità di migliorare spiritualmente.
Detto questo, so benissimo che un tentativo in tal senso era già
stato fatto. E so altrettanto bene che il nostro ambizioso progetto Il
Profeta si è rivelato un fallimento. Quarantanni di
vita nomade spesi nel deserto non sono stati sufficienti a liberare dalle
cattive abitudini il Popolo da noi eletto. Non hanno saputo farne tesoro,
entrare nello spirito degli insegnamenti, applicare le dieci leggi fondamentali
per unesistenza retta, dignitosa e dotata di ragionevolezza e spiritualità.
Ma può anche darsi che a sbagliare siamo stati noi, semplificando
troppo il codice della vita, riducendolo solo a pochi concetti, seppure
essenziali. O forse non abbiamo scelto bene i destinatari del progetto,
né programmato felicemente quella sorta di pellegrinaggio educativo.
Non tutti, sottoposti a sofferenze, reagiscono con dignità. Non
tutti hanno uno spirito dacciaio. Quindi, tutto ciò premesso,
non ritengo giusto che, a causa nostra, gli abitanti di Anteo e i loro
cervelli siano condannati a vegetare allinfinito.-
- Egregio senatore Gor, - obiettò il Presidente Kir - colui che
non riesce a capire la prima legge, non sarà capace di rispettarne
ventitré. Noi abbiamo dato loro una grande opportunità per
tentare di metterli sulla retta via. Ma coshanno fatto, loro? Hanno
condannato a una morte atroce luomo che li aveva guariti da malattie
incurabili, li aveva liberati dalle sofferenze e aveva portato loro la
Verità della vita eterna. Preferirono salvare un assassino, un
criminale. Non ricorda? -
- Sono convinto che il progetto Messia, tutto sommato, sia
stato comunque costruttivo. È vero, in un primo momento gli Anteniani
hanno reagito con brutale violenza dovuta alla mente cieca di chi vive
allo stato tribale; essi aspettavano che il miracolo desse luogo a nuove
meraviglie spettacolari. Credevano, avevano creduto, ma non possedevano
abbastanza fiducia. In seguito però acquistarono la vista. La Resurrezione
li illuminò. Il Nuovo Testamento è il libro più letto
ad Anteo, e nel corso dei secoli è stato tradotto in molte lingue.
Con ciò, non voglio negare che siano ancora tante le difficoltà
da superare: il dogmatismo, ad esempio, e la canonizzazione sono ancora
usanze di stampo farisaico. Tuttavia cè ancora voglia di
rispettare le altre verità. Insomma, una parte considerevole degli
Anteniani è moralmente cambiata, spiritualmente rinnovata. Unaltra
parte, altrettanto notevole, segue gli ideali estetici del progetto Rasserenato,
che abbiamo iniziato un po prima del Messia. Questi
ideali con il tempo non hanno perso il loro valore spirituale: attirano
sempre nuovi e numerosi seguaci
- affermò il senatore Gor.
- Non condivido la sua opinione. Ammetto che alcuni semi portati dal progetto
Messia e dal progetto Rasserenato siano germogliati
e abbiano dato buoni frutti, ma per ora, in Anteo, vigono linvidia,
il cinismo, lignoranza, larroganza, lipocrisia e altre
erbacce simili. Se così non fosse, perché tanti Anteniani
che rispettano il Nuovo Testamento adorano gli idoli di altri culti? Li
usano e li gettano via con la stessa passione per poi, magari il giorno
dopo, inventarne di nuovi. E allora mi chiedo cosa ci si possa aspettare
dai bambini stessi, che iniziano a sentire questatmosfera viziosa
nel ventre materno prima ancora di vedere la luce...- concluse ironicamente
il Capo del Senato.
- Gli argomenti da lei addotti sono sacrosanti e indiscutibili. Nulla
da obiettare. Gli embrioni sono molto sensibili, questo è altrettanto
vero. Ma ho come limpressione che da qualche parte abbiamo commesso
un errore. Proviamo a pensare qual era stato il nostro punto di partenza.
Ricordate? Ritenemmo che gli abitanti di Anteo non fossero abbastanza
maturi. Per questo motivo il progetto Messia, e anche il progetto
Rasserenato, erano stati predisposti appositamente per loro
in forma fiabesca, con un inizio magico e una fine miracolosa. In sostanza,
abbiamo dovuto togliere e cambiare diverse pagine, per renderlo comprensibile.
E abbiamo fatto tutto questo per un serio motivo. Quattro anni fa del
nostro tempo, in Anteo, dove il tempo è assai più dilatato,
le uniche certezze che avevano erano quelle di avere la terra sotto i
piedi e il cielo sopra la testa. Detto questo, bisogna riconoscere che
da quei lontani giorni gli Anteniani sono cresciuti, sono diventati, diciamo,
adolescenti. Dunque, anche i loro giochi sono cambiati, e i loro gusti.
A lungo andare hanno perduto interesse verso la verità impacchettata
in favole. Oggi vogliono apparire, andare avanti, non marcire nei loro
piccoli-grandi confini mentali. Perciò adorano le innovazioni,
le idee nuove. Di questo dobbiamo renderci conto. E dobbiamo riconsiderare
i limiti che ci eravamo imposti. Infatti, secondo me, oggi non ha più
senso continuare a seguire la regola che dice: VIETATO LACCESSO
AI MINORI DI DICIOTTO ANNI... - così parlò il senatore
Gor, a favore degli abitanti di Anteo. - Quello che penso è che
noi abbiamo fatto diverse cose per mettere gli Anteniani sulla retta via.
Mi ricordo bene il progetto Rinascimento. Ma anche in quel
caso vinse la loro sete di potere, di guadagno, che aveva finito per travisare
ipocritamente le nostre intenzioni, privandole del loro senso profondo.
- La voglia di Verità però è indistruttibile, seguendo
il suo incrollabile impulso si rinasce con doppia forza. Certo, non sempre
quella brama prende la strada giusta. Tuttavia, ritengo opportuno un nostro
nuovo impegno, un intervento spirituale adeguato alla contemporanea maturità
degli Anteniani - obiettò il senatore Gor.
- Sono daccordo sul fatto che gli Anteniani non siano più
ingenui e puerili come in passato. Di sicuro sono creature consapevoli
e maturate dalle brutte abitudini. Ma è altrettanto vero che i
loro vizi appartengono al loro DNA e si trasmettono inevitabilmente con
il sangue di padre in figlio. Del resto, in quale altro pianeta le guerre
sono così incessanti? Solo in Anteo. In tutti gli altri le guerre
sono cose assurde, superate, non appartengono che alla mitologia e allantichità.
In sostanza, ad Anteo, per quanto lintelligenza e la sensibilità
degli individui sia notevolmente evoluta, non tutti i pensanti riescono
a comportarsi secondo etica e con un incrollabile senso della morale.
È più facile fare il furbo, il dritto, senza avvertire la
bassezza della bugia e più in generale della falsità; è
più semplice umiliare o eliminare il proprio simile in nome di
un qualche subdolo pretesto di buona volontà. Io credo
che gli Anteniani non potranno cambiare mai. E, per tutti questi motivi,
considero che la cosa migliore sia evitare di spendere ancora inutilmente
il nostro tempo. Persino la generosità ha un suo limite, e con
loro lo abbiamo supetrato da un pezzo - replicò il Presidente del
Senato, inamovibile dalle sue posizioni.
Di seguito intervenne il senatore Sur, più giovane del Presidente,
ma di qualche anno più anziano del senatore Gor. Il suo volto paffuto
somigliava a quello di un angelo, aveva i capelli biondi, ricci e una
voce assai melodiosa.
Nel suo discorso cantilenante egli sostenne la convenienza di indirizzare
il tempo e gli sforzi verso il pianeta Kura, caratterizzato da una forte
componente mistica musicale, i cui abitanti non erano attanagliati da
cattive abitudini, solevano rispondere al bene con il bene, non avevano
memoria di cosa fosse il male, né di quale sembianza potesse avere.
Essi, inoltre, lavoravano indefessamente come formiche. Così vivevano
felici e contenti. Danzando e suonando. Durante gli ultimi tre secoli
del loro tempo non era stato commesso alcun omicidio. Tutti gli eventi
tragici erano stati determinati da calamità naturali dovute al
periodo estivo delle secche musicali, nonché alla stagione invernale
delle burrasche e dei temporali, anchessi musicali. Al fine di eliminare
i danni causati da questi capricciosi elementi naturali, i Kurani avrebbero
voluto domarli, far fronte a essi con una qualche forza paritetica e contraria,
e tuttavia nutrivano il timore di deformare, arrivando ad agire in tal
modo, laspetto musicale e larmonia del loro pianeta.
- Dunque, signor Presidente, egregi colleghi, ritengo si tratti non solo
e non semplicemente di un problema di carattere estetico, quanto, prima
di tutto, di un problema etico. Per questo motivo, considero doveroso
e ragionevole dedicare un po del prezioso tempo piccolodegano allappoggio
della causa dei Kurani musicali - concluse melodiosamente il loro protettore
somigliante a un angelo.
- Sono perfettamente daccordo. Anchio considero che dobbiamo
dare una mano ai Kurani. Senzaltro hanno alti e indiscutibili meriti
morali. Inoltre, il loro problema è seriamente etico. Nei loro
confronti non possiamo fungere da meri osservatori estranei o, che dir
si voglia, soprannaturali. Un tale comportamento sarebbe in contraddizione
con i nostri princìpi e, dunque, inaccettabile. Al medesimo tempo,
però, suggerisco di tentare un ulteriore esperimento spirituale
in Anteo. Nuovo, attuale, moderno. Viceversa, troverei profondamente ingiusto
privare di unaltra possibilità i suoi abitanti. Fra laltro,
mi pare di ricordare che lei, senatore Kir, aveva avuto già loccasione
di risolvere problemi ben più complessi. Per tanto tempo, in molti
pianeti, non abbiamo avuto successo e i nostri interventi sono risultati
vani. Se ricordo bene, persino in Kura non accettarono immediatamente
il modello di una vita sana, non realizzarono immediatamente che cosa
fossero la Verità e la Retta Via. Poi le cose cambiarono, con nostra
immensa soddisfazione. Daltro canto è pur vero che ogni miglioramento
reca in sé nuovi temi e nuovi problemi, spesso molto complessi,
sia dal punto di vista materiale che da quello spirituale. Ciò
detto, sono convinto che anche il Senatore Sur sia daccordo con
me - seguitò a difendere la propria posizione il senatore Gor.
- Illustrissimo senatore, ben comprendo e condivido la sua nostalgia.
Non sono però altrettanto convinto che in Anteo possa accadere
un qualche insperato miracolo. Lei, senatore Gor, che aveva utilizzato
persino la forza ineffabile dellarte per inviare altissimi messaggi
agli Anteniani, sa di cosa parlo. Ma larte, sia in forma classica
che in chiave moderna, non sembra riuscire a toccare fino in fondo le
loro anime. Può darsi che ascoltino con ammirata suggestione le
opere musicali da Lei generosamente elargite. Che contemplino con piacere
i capolavori della pittura ispirati da Lei. Che leggano alacremente i
libri creati con la Sua invisibile partecipazione. E tuttavia, essi non
sanno cogliere il senso ultimo e fondamentale dei Suoi messaggi. Il loro
udito e la loro vista sono rivolti a valori passeggeri, annebbiati da
esigenze secondarie; essi non riescono a sentire appieno lelevata
voce della Verità. Il loro stato mentale non è in grado
di riconoscere la Sua immagine tra le moltissime sfumature sacre. Forse
per questo, a suo tempo, Lei aveva ammonito gli Anteniani dicendo loro
che non vale la pena gettare perle ai porci. Tuttavia, se
Lei ha cambiato opinione riguardo a questultima verità, nessuno
Le vieterà di insistere secondo i princìpi della nostra
morale. Dunque, avrà libertà dazione e questo Senato
rispetterà la Sua magnifica e generosa scelta esprimendo il proprio
consenso affiché persegua le Sue convinzioni. Ma torneremo sulla
questione molto presto, non appena concluse le nostre trans-meditazioni
private. Buon volo e buona riflessione a tutti, egregi colleghi - concluse
il Presidente, chiudendo momentaneamente i lavori del Senato.
I
senatori lasciarono la sala, dileguandosi come fantasmi nellaria
del giorno piccolodegano attraversata dai raggi infra-blu.
In un secondo il Capo del Senato arrivò alla sua villa, oltre la
città. Unabitazione di un piano, coperta da una cupola di
vetro. Accanto cera una piscina a forma di iride, unenorme
iride. Nelle sue acque si riflettevano le piante e i cespugli nani che
crescevano intorno, incoronati di frutti strani, a forma di piccoli boccioli,
molto profumati. La fragranza che prevaleva era laroma di mughetto
che proveniva dai grappoli di lamponi, che tentavano di trasformarsi in
pepe rosso. Insieme a questo dolce odore si avvertiva anche laroma
di lilla rosa, il cui cespuglio era coperto di mandarini gialli.
Il Presidente del Senato indossava un accappatoio di seta color nero geranio.
Girò tre volte intorno alla piscina, immersa nei profumi, ed entrò
nella villa attraversando un muro che in realtà era lo schermo
di un grande televisore. Era spento, ma lui lo rianimò pronunciando
il codice. Gli apparve un uomo forte, robusto ma grazioso, con il viso
nascosto sotto una maschera. Si materializzò davanti a lui lasciando
lo schermo su cui era apparso.
- Benvenuto! La prego, si accomodi. Dobbiamo parlare francamente - disse
il senatore, per nulla turbato da quella presenza.
- Sono a sua completa disposizione - rispose luomo accomodandosi
in una poltrona.
- Dovrebbe urgentemente fare un lungo viaggio. Si tratta dAnteo.
Il suo compito non è facile e deve agire in incognito. -
- Che cosa devo fare? -
- Deve pedinare il senatore Gor e vigilare su di lui. Egli ha espresso
la sua intenzione di voler dare una nuova opportunità di salvezza
agli abitanti di questo pianeta. Essendo il senatore Gor originario di
Anteo non riesce a rassegnarsi al suo precedente insuccesso e ritiene
i suoi concittadini degni di una nuova opportunità, pronti per
un nuovo incontro con Lui. Penso che durante questo nuovo viaggio però
il senatore avrà moltissimi problemi etici, e diversi momenti di
difficoltà morale per la disonestà degli Anteniani. Può
darsi che loro da lui si aspettino nuovi miracoli anche se prevedo che
poi nessuno crederà che siano opere sue.
Nonostante ciò il senatore Gor non abbandonerà la speranza
di salvare gli Anteniani smarriti. Lo capisco, comprendo la sua situazione
delicata e le sue speranze per gli abitanti di Anteo; anche io, come tutti
gli altri membri del Senato, sono nato in uno di quei pianeti dove la
ragione non aveva trovato la strada giusta per vivere. La mia patria è
Uru. I miei compatrioti, solo per fare un esempio delle difficoltà
che anchio a suo tempo ho incontrato, dalla gioia per aver loro
insegnato a passeggiare sulle onde fecero a pezzi la mia camicia per conservare
un mio ricordo. -
- Spesso proviamo vergogna per la nostra patria, perciò nutriamo
lidea di migliorarla - aggiunse luomo mascherato.
- Concordo pienamente con lei ma vorrei evitare che il senatore Gor debba
di nuovo subire in Anteo oltraggi e umiliazioni. Non escludo che, riconoscendolo,
possano stracciarlo per farne cimeli da souvenir!
Per questo motivo ho bisogno del suo aiuto e del suo intervento. Per quanto
riguarda le questioni operative riceverà istruzioni una volta arrivato
ad Anteo. Le consiglio di partire subito. La distanza è lunga,
un anno luce. Prenda la nave extraveloce, il nostro ultimo modello. Avrà
con lei, a sua completa disposizione, una squadra composta di specialisti
abituati a lavorare in condizioni estreme. - Non appena il Presidente
ebbe finito di dare istruzioni alluomo mascherato questi sparì,
così come era arrivato, attraverso lo schermo del televisore.
Il senatore Kir tornò alla piscina, che durante il dialogo aveva
cambiato forma, e ora aveva le sembianze di una orchidea. Erano cambiati
magicamente anche i profumi dellacqua infatti si sentì nellaria
un forte aroma di pione.
Il Presidente lattenuò leggermente passando con la mano sui
boccioli. Al suo tocco oltre alla fragranza cambiò anche la forma
degli arbusti che assunsero le sembianze di piante di fragoline marroni.
Riflettendosi nellacqua della piscina ne cambiarono il colore che
dal verde smeraldo passò alla sfumatura verde pistacchio.
Il senatore si tolse laccappatoio e simmerse completamente
nellacqua. Chiuse gli occhi e iniziò a fare la sua trans-meditazione
privata.
Sulla piscina apparve una piccola stella che irradiava una luce color
rubino.
(...)
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