i quaderni di Cico
 
 

 

 

ordinalo senza spese di spedizione



titolo: "L'Incrocio"
collana
i quaderni di Cico
autore Ruggero Osnato
Prefazione di Francesca Boari
ISBN 978-88-99021-21-4
€ 17,50 - pp.409 - © 2015 - in copertina, fotografia di Paolo Filighera. Model, Preslava Paskeva.


Una regione dello Stato nelle forme di un’isola prossima, volutamente stipata entro i confini immaginari della separazione. Terra dimenticata all’estremità di un concetto geografico legato a un destino secolare...

(continua)

 
 

(segue)

... L’Incrocio, tra una giovane siciliana bellissima, sensuale, letterata, avvinghiata alla sua Sicilia e anche lei vittima del crimine, e l’odissea di un uomo di mondo, uomo della comprensione, che la ama disperatamente e nulla può per salvarla.
L’Incrocio, tra la memoria eroica dei servitori coraggiosi dello Stato e i mostri orripilanti della mafia.
L’Incrocio
, dunque, tra il bene e il male, tra un’attualità senza tempo e la storia ancora recente, mai dimenticata, del nostro Paese.
L’Incrocio
, infine, tra la speranza e la rassegnazione,
il mito e la storia, l’amore eterno e la sua estenuante negazione.



 
Con il romanzo "L'Incrocio", Ruggero Osnato ha ottenuto uno Speciale riconoscimento della Giuria al prestigioso Premio Letterario Maria Messina - Mistretta, edizione 2017.

Fra coloro che hanno ricevuto il premio speciale della Giuria vi sono stati nel tempo Roberto Alajmo, Eva Cantarella, Giuseppe Cavarra, Maria Costa, Alessandro D'Amato, Nino De vita, Melo Freni, Alfonso Marchese, Giovanni Pepi, Giuseppina Torregrossa, Giovanni Travagliato, Vincenzo Tusa...

 
Per "Aperitivi d'autore - Confagricoltura Lombardia: Coltiviamo capolavori" - presso la Casa degli Atellani - Expo 2015 -
la giornalista
Elisa Stefanati intervista Ruggero Osnato,
autore del romanzo "L'Incrocio"...

 
 
 
 


L’appassionante romanzo “poetico” di Ruggero Osnato.
La vita è fatta di incroci.


a cura di Elisa Stefanati (Managing Editor, giornalista, psicologa e psicoterapeuta)

Incroci di confini. Sentieri. Persone. Incroci di sguardi, di emozioni. All’incrocio tra bene e male i binari mescolano direzioni e vite. In un battito di ciglia. Nel romanzo di Ruggero Osnato, da un incrocio, si dipana la narrazione. La traccia autobiografica è pregnante, come la dedica ad una terra che l’autore ri-conosce come la terra dei Padri. Il tema natale dello scrittore trasforma la narrazione in poesia. Persone, profumi, luoghi, sapori, colori risuonano e prendono vita. Anche il dolore diviene “solido”. Si stacca dalle pagine, quando la punteggiatura si sofferma sui teatri dell’orrore, degli agguati mortali, della violazione dei diritti e della legalità -che attraverso le pagine- riecheggiano nella memoria di chi legge. La terra Madre diviene “matrigna”. Succede ogni volta che “ la terra è resa scura dal sangue degli faide criminose”. Dalla patria natale dell’autore sale un grido come tributo alla memoria eroica degli uomini coraggiosi che hanno emesso un ruggito capace di far indietreggiare il male. Giovanni Falcone, Paolo Borsellino non sono solo titoli e capitoli del romanzo. Sono tracce di memoria imperitura che per l’autore devono tradursi in azione. Sempre. Il tessuto narrativo che armonizza prosa e poesia è avvincente. E si legge tutto d’un fiato.

“Alcuni incroci portano più ad un destino che ad una destinazione.”

Come avviene ai due protagonisti. Il romanzo avvince nel tema amoroso che lega Annita a Ruggero. Si conoscono ad un incrocio ove il gioco di “correnti spinge piu’ al largo che verso la riva”. Ma l’amore -si sa- è abbandono alle correnti. A volte è rischio. Dolore. Tragedia scaraventata dalle onde nell’abisso, come un cadavere che riaffiora dai flutti. E i due protagonisti sembrano saperlo ancor prima di incontrarsi. Ma l’amore è anche approdo, perché il destino di chi non si smarrisce mai è quello di non trovare mai strade nuove. L’incrocio tra il giorno e la notte dell’esistenza si misura in questa lotta incessante. Cosa salva alla fine l’essere umano? Ad ognuno la sua verità. L’autore fornisce la risposta in prosa e in versi. La ricerca del bene assoluto, di ciò che è giusto, va perseguita ad ogni costo.

“ Il male non c’è , non esiste, non si vede, non è di tutti ma di pochi e può trovare spazio solo in mancanza del bene. E’ come una ruggine che si deposita inevitabile sul ferro non trattato, esposto all’intemperie e mai curato. Vorrei dirti Tresor, cerca il bene vicino a te, che ce n’è tanto, fermati solo se sei sicuro di averlo di fronte e quando lo hai perso, ovunque tu sia, parti, vattene via e se sei buono, come sei, non rimanere un solo minuto perché, senza il bene, anche per te non c’è salvezza.

La storia avrà la sua influenza, ma bisogna vincere il flusso contrario.”

“Donne e uomini virtuosi e forti d’animo ci vogliono, per cambiare le cose.”


 
 

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"L'ho letto con piacere crescente, trovandolo un romanzo che incapsula mirabilmente una storia privata nella Storia maggiore, incrociando il tema dell'eterno duello fra Bene e Male in quello di Amore e Morte.
Il personaggio di Annita è fra i più belli che mi sia capitato di incontrare
nei romanzi letti negli ultimi tempi. Come ogni opera prima ha l'ambizione e il coraggio di essere un'opera totale, dove l'autore mette generosamente tutto se stesso, senza nulla filtrare".

Roberto Pazzi


 

Leggi qui l'articolo di Rossella Jannello,
giornalista de “La Sicilia"...

 


Clicca sul collegamento e guarda e ascolta l'intervista di TeleEstense all'autore Ruggero Osnato: http://www.telestense.it/libri-da-medico-a-scrittore-la-storia-damore-di-osnato-intervista-0530.html

 

Dalla Prefazione di Francesca Boari

(...)

Il protagonista de “L’Incrocio”, Ruggero, insegue, inizialmente giovane, senza troppa coscienza forse, il desiderio di una vita di odore e sapore, che pulsi, colorata e colma di attese che si riempiano giorno dopo giorno.
Certamente di buona famiglia, nel percorso ultimo degli studi, si trova, a un certo punto, a fare i conti con la forza stupefacente di Amore. Non un amore, ma l’Amore che gli si spalanca davanti in tutta la sua forza distruttrice e rigeneratrice, restituendo la giusta dimensione alle cose tra cui, fino a quel giorno, si è orientata la vita del protagonista. Cose buone, apprezzate per quanto si possano apprezzare le cose.
Un cammino senza troppi inciampi, quello di Ruggero, personaggio amato, stimato nella città dove vive, Ferrara.
È anche bello ed elegante nel suo muoversi disinvolto e coraggioso.
Curioso e insaziabile corre verso quanto lo rovescerà, dinanzi ad una verità dura e acerba, quanto inaccettabile e sconvolgente.
Ritorna nella terra di origine della sua famiglia, la Sicilia.
Una vacanza estiva. Eppure, tutto quanto aveva creduto essere direzione di senso fino a quel momento, è destinato a rivolgersi contro e per lui.
Una donna di una bellezza fuori cornice incrocia la sua vita.
Un incontro/incrocio destinato a segnare Ruggero per sempre, a scavarne la profondità, a fissarsi dentro un’anima che mai può, per quanto sia, essere preparata ad accogliere Amore.
Amante senza tregua, sarà destinato a rincorrere Annita, prima donna, poi ombra, involucro e sogno, a comprenderne la complessità, ad avvolgersi nel suo odore, dolore, a sudare la sua storia di donna violata e così tanto amata.
Una corsa alla ricerca dello svelamento di una verità bruciante, come il sole della terra in cui si ambienta la trama del romanzo.

(...)

È un romanzo complesso, quello che Osnato ci propone. Un alternarsi tra prosa (realtà) e lirica (sogno) che è specchio fedele dei due protagonisti. Ruggero solido, bello, saggio e curioso, figlio di Poros, e Annita fragile, sapiente e sfuggente, figlia di Penia. Intorno a loro, una Sicilia e un'Italia che si accartocciano in una fragile bellezza mai abbastanza amata, voluta e accettata.

(...)


 

 

 

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https://ruggeroosnato.wordpress.com/

 

 

 

 

Ruggero Osnato è nato a Bologna il 16 ottobre del ‘56. Risiede a Ferrara. Padre e madre sono originari di Palermo. Laureato in Medicina e Chirurgia, è Dirigente Medico presso l’Unità Operativa di Medicina d’Emergenza Urgenza dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Ferrara.
Ha pubblicato, per Corso Editore, nel 1989, “Serbato Tempo Mio di Antico”, raccolta di liriche presentata da Roberto Pazzi e, nel settembre 2015, per Cicorivolta Edizioni, la raccolta poetica "Il Fiume".
Amante della letteratura e della poesia, accanito e solitario scrittore, è un commentatore attento all’idea e alla parola.

Questo è il suo primo romanzo.

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