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Mara Venuto
LEGGIMI NEI PENSIERI

recensione di Arcilettore

Un’antologia di personaggi che nella loro differenza ci offrono uno spaccato dell’umanità, descritto da Mara Venuto con vero amore, come se ognuno di questi fosse una parte di sé. Leggimi nei pensieri è un libro che rischia di essere frainteso. Il primo racconto, forse anche uno dei migliori, è quello di una madre che sente e soffre una maternità vissuta come qualcosa di subìto. L’Italia è un paese nel quale il concetto di maternità è qualcosa di sacro, una derivazione della devozione alla Madonna, la madre di Cristo. La lettura di quelle pagine può far pensare ad una provocazione, anche se la vera provocazione sono tutte le violenze che, specie nei confronti dei minori e delle donne, vengono perpetrate nelle famiglie, per non parlare dei tanti neonati trovati nei cassonetti, nonché della costrizione della donna ad un’idea di femminino come angelo della casa. A tutta questa ipocrisia Mara Venuto oppone il suo affetto nei confronti di ognuno dei personaggi, dei loro problemi, delle loro sofferenze, della loro voglia di vita.


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