Humoresque
di Francesco De Nigris
by
www.scrittorisommersi.com
Recensione
a cura di Monica Genovese
Humoresque. Il titolo del libro rinvia a quello stile musicale
romantico, ovvero una composizione, di solito breve, dove a farla da
padrone è lumore, ma non inteso come allegria, motto di
spirito, bensì come proprio dellumore, del suo intimismo,
pertanto, a prima vista, ignorando questo stile di musica, si può
incorrere in errore credendo ad un testo goliardico, divertente. In
realtà non è così. E una scrittura scorrevole
e leggera ma profonda che, attraverso alcuni brevi racconti affronta
temi attuali, seri, come lelaborazione di un lutto, la delusione
professionale sfociata in omicidio, lamore improvviso per una
sconosciuta. Turbamenti, ossessioni, sentimenti, dolori, ansie, tutto
è condensato, in maniera equilibrata e armoniosa in questa piccola
opera. I personaggi, diversi di volta in volta, a seconda del racconto,
sono ben stilati e il loro carattere, nonostante la brevità dellepisodio
narrato, si comprende bene, grazie anche alle loro elucubrazioni, ai
loro pensieri privati in cui lautore ci conduce.
Determinati
argomenti non sempre trovano felice lettura, in quanto possono risultare
pesanti e seriosi, mentre Humoresque non inciampa in queste forme. Il
filo conduttore del libro è il sentimento, lesplorazione
del proprio io, a volte difficile e cruenta, ma comunque
sempre impegnativa e i racconti sono come frammenti di una stessa esistenza,
ricordi del passato la cui colonna sonora non può mancare, visto
il titolo del libro e, pagina dopo pagina, lautore, quasi a volerci
far ascoltare un particolare brano associandolo a questo o quel racconto,
ci introduce qualche passaggio di Beethoven, Vivaldi, Mozart.
La
scoperta di se, ma anche degli altri che ci circondano, del mondo che,
allapparenza è in un modo, ma scavata la superficie cambia
aspetto, sono il fulcro di Humoresque.
Emozionale
si legge con piacere, anche per la sobrietà della scrittura.
Consigliato.