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Le poesie della Poggi, come quelle della silloge precedente Fato e Sibilla, nascono dal bisogno di esprimere una particolare condizione dell’anima, si sviluppano dunque in un itinerario autobiografico che scandisce un percorso di vita lungo e ricco di esperienze. I versi di Vespero e Aurora rappresentano un intenso diario che sgorga da un cuore sensibile e mai stanco di aprirsi ad una bellezza in grado di penetrarlo inesauribilmente: “effimera bellezza/che al primo vento/muore,/come l’animo/puro/d’infanzia,/indifesa/alla violenta presa/della vita.”

(Dalla Prefazione di Sara Cordone*)

 

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*Sara Cordone è nata a La Spezia nel 1972 e si è laureata con lode in Materie Letterarie presso l'Università degli Studi di Genova. Dal 1991, insegna presso la scuola di Erbusco, ridente paese della Franciacorta in provincia di Brescia. Poetessa e scrittrice, tiene conferenze su tematiche filosofiche e letterarie. Tra le sue pubblicazioni, ricordiamo: "Ascoltando le tacite stelle" (Giovane Holden, 2008), "Dall'aurora al crepuscolo… e poi?" (Gruppo Albatros- Il filo, 2009), "… E inseguo la tua voce" (Gruppo Albatros-Il filo, 2010), "Come roccia del mio futuro" (Cicorivolta Edizioni, 2013) ed innumerevoli saggi letterari e filosofici. Molte sue liriche e raccolte poetiche hanno vinto prestigiosi premi internazionali.