collana poetál
   

 

 

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titolo: "Tè verde"
autore: Alessandra Piccoli

collana poetál
ISBN 978-88-99021-53-5
© 2016 - € 10,00 - pp. 107


In questa seconda raccolta poetica di Alessandra Piccoli, viene celebrato l’amore nella sua ineluttabile immanenza, fatta di mancanze materiali e di vuoti catartici. Amore che si fonde con gli odori dell’abitudine, dei gesti quotidiani, del fritto nella padella, che si manifesta all’interno di un frigo lasciato quasi vuoto, come per assicurare spazio a pensieri freschi o congelati dedicati a chi forse non arriverà mai. Amore come cibo digerito, mal assorbito, rifiutato, vuoto a perdere. Amore che diventa vento, cambia direzione e intensità repentinamente e si fa sciarpa per proteggere (sebbene bucata), o carta straccia gettata...

 

 
 
 
 



Amore che è pur sempre disciolto nel tempo e pure lancetta d'orologio immobile, mentre gli oggetti quotidiani, bottiglie, pentole, elettrodomestici, sono ideali metafore per il dispiegarsi lirico di sentimenti ancestrali quali la noia, la solitudine melanconica, la fame, la sete e il respiro di nuove emozioni.


 
 

clicca qui e leggi la recensione di Antonella Lucchini per la rivista Bibbia D'Asfalto

clicca qui e leggi l'articolo uscito su microcosmoblog.wordpress.com

clicca qui e leggi l'articolo uscito su Il Giornale di Vicenza

 
 

 Poesie tratte da "Tè verde"

 

Ode al frigo

Bevo chinotto
e non mi placo
ho un altro modo
di vedere scuro
sono sicura che sia schiuma
che mi ronza nelle orecchie
e tu che cosa fai?
Buone intenzioni dentro al frigo
fredde di latte&menta
appannate
fino alla nausea
sei stato un cameriere annoiato
distratto inciampavi e rovesciavi
su pareti bianco isteriche
a cancellare le strade
e confondermi sempre
con pensieri condensati
che sudavano ammuffendo
e finivano nel cassetto
della verdura.

 

Osservo

Osservo quello schiudersi di labbra
e l’attimo di poesia nell’inventare parole
che mi possano riempire
e la scossa del morso
che percorre il midollo
dilata i pozzi
mi perdo
e tu lasciami cadere
tra matasse di fili
“tramati” da chi voleva
destini tessuti
e dolci tormenti di sudore notturno
che tengono anime
unite di schiena
e pelle con pelle
per sentire calore terrore
e tu col tuo mezzo mondo davanti
e il mio respiro dietro.

 

La finestra

Ti ritrovo ogni giorno
nelle immagini di un momento
il tuo, nelle pose tipiche
nello sguardo verso il vuoto
e la finestra
che vorrebbe inghiottirti
rimescolarti i pensieri
e sputarli sani
vorrei organi a posto
e non sentire più il peso
dello stomaco sul petto
che perde colpi di cuore
e li recupera a fatica
ogni sera che mi è pompa artificiale
e mi baratta con la vita
tinge l’esangue giorno
per un attimo mentre guardo
il nulla fuori
sempre quello
avvicinarsi e minacciare
di tenermi ancora qui.


(...)

 

Opera al Caffè con ritratto estemporaneo eseguita dall'artista Andrea Coppo
 


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Alessandra Piccoli, nasce nel dicembre 1970 a Vicenza e si laurea in Psicologia a Padova. È fondatrice della rivista di arte e letteratura Bibbia d’Asfalto (Matisklo edizioni) nonché dell’omonimo blog e collettivo culturale costituito da numerosi poeti e scrittori. Fa inoltre parte del collettivo poetico e culturale Gruppo77 diretto da Alessandro Dall’Olio con cui partecipa a reading ed eventi. Sue poesie, racconti e testi sono pubblicati su riviste on line e blog e in antologie poetiche come Sagarana, L’estroVerso, Versanteripido, Il Giardino dei Poeti, laRosaInPiù, WordSocialForum, Poetika, CarteSensibili, Rivista Nova di Psicologia e Arte. Curatrice e ideatrice dell’antologia R.I.P edita da Matisklo edizioni, collabora con i collettivi CarrascosaProject, Nucleo Negazioni, Magazzini Inesistenti.

Nel 2015 pubblica la raccolta poetica Diversoinverso (Terra D’Ulivi Edizioni).

Questo è il suo secondo libro.