collana poetál
   

 

 

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titolo: "IL TALENTO DEL DISORDINE" (prefazione di Cosimo Argentina) - collana poetál -
autore Emilio Pagano
ISBN 978-88-95106-99-1

©
luglio 2010 - € 10,00 - pp. 101- in copertina, "STATUS", carboncino di Emilio Pagano.

 

Questa raccolta di poesie, composte tra il 2006 e il 2010 (non inserite in ordine cronologico nella presente silloge), vuole proporsi fin dal titolo come armonia dell’inquietudine, riconoscendo nello squilibrio dei sensi, nella passione, le certezze indispensabili alla vita.

Ogni passione cela un sentimento di morte, ogni gioia è profondamente intima e primitiva, intensa e precaria, continuamente protesa verso la caduta. Continuamente protesa verso un sentimento di memoria senza nostalgia, di recupero dell’esperienza, per rivivere il piacere, i sensi e la malinconia dell’assenza.

La perdita e la fiducia: la filosofia di una foglia al vento che mai teme la sua destinazione, consapevole che il vento pure appartiene al medesimo principio a cui essa stessa è sottomessa.

 

 

 

 

leggi l'intervista di Maria Rosaria Chirulli a Emilio Pagano per EXTRA MAGAZINE

 

EXTRA MAGAZINE
 

 

Prefazione

Non amo scrivere prefazioni perché penso che un libro, un buon libro si possa reggere senza stampelle. E una prefazione, una postfazione o cose del genere sono puntelli di una casa traballante. Se và và, altrimenti c’è qualcosa da rivedere.
A maggior ragione non ha bisogno delle mie considerazioni questa silloge di poesie di Emilio Pagano. Già il titolo, Il talento del disordine, è un manifesto, una dichiarazione di intenti che mette il lettore sulle tracce di qualcosa che si trova tra le pagine e tra i versi.
La mia preferita è TAMOIL forse perché anch'io ho carburante a sufficienza per sbagliare ancora; ma va detto che la poesia CESSO rende giustizia a chi non crede che i versi siano cose da fighetti.
Devo però ammettere che fin dalla prima poesia, fin da IN FINE, ho pensato che il ragazzo sapeva mescolare sapientemente le parole e quello che voleva dire lo diceva con stile e talento.
Io non sono un esperto di poesia, ho scritto nella mia vita alcune migliaia di poesie, ma non sono mai riuscito a pubblicarle. Perciò me ne vado a orecchio e al gusto personale e le mie considerazioni sono le considerazioni dell’uomo della strada che desidera fermarsi un istante, un maledetto unico istante davanti a un verso che gli permetta di scendere a piombo nell’anima delle cose.
Bene, questo, Emilio lo concede. E questo per me è fondamentale.

Ah!
Un consiglio.
Chi comprerà, leggerà, possederà questo libro non deve fare l’errore di sedersi in poltrona e leggerlo come leggerebbe un romanzo. Per quello ci sono i romanzi. Deve tenerlo lì, sul comodino… lì… posato. E ogni tanto deve leggere una lirica. Ogni tanto un verso… come fossero I Ching. Solo così, si può assaporare la poetica di Emilio Pagano. Non bevetevi il libro cercando di finirlo il prima possibile, per poter dire ho letto pure ‘sto libro: no. Nessuno vi corre dietro. Tenetelo là e quando capita, prima di dormire o dopo che vostra moglie vi ha detto di aver buttato via quel maglione a cui eravate affezionati o ancora, dopo che vostro marito s’è dimenticato che oggi è il vostro anniversario… beh, provate a leggere una decina di versi. Funziona così.


Cosimo Argentina

 

 

 

 

(tratta da IL TALENTO DEL DISORDINE)

 

PRIDE

Ho le scarpe piene di merda. E di unto.
Sono doni che posa la strada ai miei piedi,
benedetti dal cammino. E a cento e mille
incrocio i volti controluce, ottusi come siepi.

Se la gente sapesse, se sapessi tu,
quanti sputi ingoio, dei tanti che riservo alla vita.
Sono più dei santi, cui ho battezzato il volto:
queste siepi di barbe, che piangono il sesso.

E allora rido di voi, in malora. E amo
ancora più forte il tuo corpo, a passeggio
nella mia stanza. Nuda e distratta
dal mio ciarpame letterario:

ho questo dipinto di te, mentre avanzo
in strada. Noi, avanzi di una vita che lascia merda
sulle scarpe…debitamente ripulite, sul cuore
di passati zerbini.


 

 

Emilio Pagano, nato a Taranto il 22.09.1975, è laureato in Conservazione dei Beni Culturali - ind. Storico/Artistico -, presso l'Università degli Studi del Salento e Docente di Lettere nella Scuola Secondaria di I e II grado.