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Brano
tratto da "Libero ha i miei occhi"
(...)
Sapete
cosa ho fatto negli ultimi quindici anni?
Ci ho pensato su, che altro potevo fare?
Ho pensato così intensamente che alla fine ho compreso il senso
della vita.
Già, proprio così, ho capito tutto! E vi assicuro che quando
ci si rende conto della verità, della suprema verità, ogni
tassello va al suo posto, ogni azione, ogni evento diventa spiegabilissimo.
Non si dicono più frasi del tipo: “Cosa vuoi farci? È
la vita!”, ma si esclama pieni di stupore: “Ahh, ora è
tutto chiaro, ecco perché è successo…”
La cosa triste è che ho capito il senso della vita ora che la vita
la osservo solo da lontano… in parte attraverso quei rari contatti
umani che ho, in parte attraverso un tubo catodico che, vi assicuro, tanto
obiettivo e veritiero non è. Se la televisione fosse veritiera,
il mondo fuori da questa stanza sarebbe abitato solo da strafiche incredibili
e super modelli belli e depilati. Ma le cose non stanno così e
la prova è quello sgorbio d’infermiera che entra ogni giorno
nella mia stanza per i miei esercizi e per cambiarmi di posizione.
Cosa dite? Potrebbe essere l’eccezione? Certo, allora vuol dire davvero
che sono l’essere più sfigato del pianeta.
No, negli ultimi quindici anni il mondo non può essere cambiato
così tanto e io ricordo ogni singolo bellissimo difetto della gente
che ho incontrato sul mio cammino.
Seni flosci, sederi sfatti, pance sbrodolanti, autostrade di cellulite,
peli incarniti, gobbe, occhi di vetro, capelli untuosi, doppie punte,
pelate premature, baffi sulle signorine e movenze effeminate sui maschietti,
peli sulla schiena, pettorali incavati, gambe storte, mani callose, fronti
rugose, zampe di gallina, orecchie a sventola, forfora, crescita bloccata,
nasi mostruosi, occhi storti, ciglia unite, fronte bassa, labbra piccole,
zigomi inesistenti, denti strani, alito fetido, ascelle sudate, piedi
puzzolenti, look retrogrado, calzino bianco corto, sudorazione eccessiva,
guance rosse, barbe spelacchiate, polpacci grossi, pelle a buccia d’arancia,
vene varicose, cicatrici, bolle, nei, macchie, brufoli.
Tutta questa vita… dove è andata a finire? Per avere un senso
la vita deve essere presente altrimenti tutto viene meno. Dove sono andati
a finire gli esseri umani? Il Botox, il silicone, le creme depilatorie
e il trucco ce li hanno ammazzati tutti?
Il
prossimo movimento del linguaggio delle pupille consiste nel roteare gli
occhi in senso antiorario partendo dal basso e facendo un giro completo.
Questo movimento ha il seguente significato: “Ho il seno piccolo
e ne vado fiera. Non dirmi che sono simpatica perché tanto so che
non è vero, non dirmi che sono affascinante perché è
solo un modo elegante per dirmi che sono orrenda. Dimmi solo che mi ami
così come sono e forse, nella mia infinita bontà, io potrò
farti l’onore di dirti altrettanto.”. Se a questo movimento
aggiungete sul finale un sussulto delle pupille verso l’alto, completerete
la frase dicendo “… e forse te la do!”.
Mi sembra di sentirvi… D’accordo, ma adesso che ci hai rifilato
tutto questo arzigogolo filosofico, dicci quale è il senso della
vita.
Già, lo vorreste sapere, siete ansiosi di scoprirlo, ma io non
parlo, non posso parlare, sono tante le cose che non posso fare ma soprattutto
non cerco di vendere chiacchiere rivelando segreti che forse sono l’ultimo
tesoro che mi rimane. Non il destino mi ha reso quello che sono ma la
mia volontà, quando potevo, di alzarmi dal letto e uscire di casa,
di guardare avanti anche con la nebbia e quando non c’era più
nulla da guardare, di voltare pagina anche dopo che il libro era finito.
(...)
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