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titolo:
"I
racconti di mia sorella albero" -
collana ILMIOSPAZIO
autore Fabio Petulicchio
ISBN 978-88-97424-61-1
€
12,00 - pp.147
- © 2013 in
copertina, "Day by night by Paolo
West .
I
Racconti di mia sorella albero è la storia di un ragazzo
genovese che come tanti coetanei abbandona la sua città natale
per cercare fortuna a Milano.
Amori, amicizie e tanti viaggi finché un giorno la misteriosa
scomparsa della sorella Giulia sconvolge la sua esistenza. Uno scandalo
politico di dimensioni impensabili, tanti soldi spariti nel nulla e
il futuro appeso ad un filo: parte così alla ricerca della sorella
in un viaggio avventuroso in giro per l'Europa, durante il quale ritroverà
se stesso e anche qualcos'altro
Amsterdam, Lisbona, Brema, El
Golfo, Roma e Oporto sono le tappe in cui si intrecciano i ricordi dei
viaggi passati, un presente ricco di suspense e un futuro pieno di incertezze.
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Brano
tratto da
"I
racconti di mia sorella albero"
(...)
GIORNO 2:
La mattina seguente Michele mi disse che, da quello che aveva saputo lui,
non sembrava ci fossero sospetti a carico di Giulia, ma che tutti i collaboratori
stretti dellonorevole erano stati convocati a testimoniare come
persone informate sui fatti alla ricerca di indizi che potessero aiutare
gli inquirenti a trovare prove a carico dellavvocato e degli altri
parlamentari indagati: Giulia, non avendo nulla da nascondere, avrebbe
fatto bene a rendersi reperibile al più presto. Certo, lavvocato,
così come gli altri suoi colleghi, era parecchio compromesso, sembrava
che avessero creato una vera e propria associazione finalizzata alla sottrazione
di diversi milioni di euro di finanziamenti europei e adesso naturalmente
stavano spulciando tutti i conti, compresi quelli di collaboratori, parenti
e amici più stretti.
La mattina stessa i miei genitori furono contattati da un collaboratore
del magistrato che coordinava le indagini. Andai con loro in questura
nel pomeriggio e spiegammo che Giulia era partita per una vacanza anche
se non ci aveva detto dove sarebbe andata ma questo loro lo sapevano
già e dicemmo una bugia, che lei faceva sempre così
e non cera nulla di strano. Daltronde, aggiunsi io, avendo
tanti amici nel settore del turismo capitava spesso di partire sapendolo
oggi per domani e spiegai tutte le dinamiche interne ai tour operator,
i vuoto per pieno e la possibilità per i dipendenti di infilarsi
allultimo con qualche amico quando rimangono posti invenduti.
Ovviamente non potevamo permettere che sospettassero qualcosa e, anche
se eravamo certi che la vacanza di Giulia era strettamente
legata agli avvenimenti che riempivano le pagine dei quotidiani in quei
giorni, cercammo di rendere il suo alibi il più veritiero possibile
e, grazie alla mia decennale esperienza nel settore turistico, riuscii
ad essere molto convincente. Ci chiesero anche spiegazioni sui nostri
conti correnti bancari ed investimenti. Non fu un problema spiegare che
i soldi che avevamo sul conto io e Giulia erano quelli derivanti dalla
vendita della casa che avevamo ereditato dai nonni, insomma che non cera
nessun movimento strano. Il poliziotto ci congedò lasciandoci un
biglietto da visita con il suo numero e ricordandoci che se avessimo sentito
Giulia avremmo dovuto avvisarla di rientrare subito in Italia per linterrogatorio.
Il nervosismo a casa era oltre ogni limite sopportabile così decisi
di tornare a Milano, tanto non avremmo potuto fare niente se non aspettare
e sperare. Il viaggio di ritorno a Milano lavevo sempre vissuto
malissimo. Ancora più dellandata, la separazione da casa
e dagli amici era una ferita che si riapriva ogni volta che entravo in
autostrada e a mano a mano che mi lasciavo le curve alle spalle e imboccavo
il lungo e monotono rettilineo per fare ritorno alla frenetica vita milanese.
A Milano non stavo male, K10 lho sempre sentita molto casa mia,
a volte persino più della casa di San Fruttuoso a Genova, ma la
città in fondo non lho mai sentita dentro, soprattutto nei
week-end o nei periodi come questultimo in cui non lavoravo e avevo
tanto, troppo tempo a disposizione per pensare. Questa volta il ritorno
a Milano fu stranamente più dolce, da un lato speravo di aprire
la porta e trovare Giulia che mi avrebbe abbracciato e urlato tutta la
sua rabbia ed estraneità a quello che stava succedendo, dallaltro
sapevo che, se non voleva farsi trovare, nessuno, né noi né
la polizia, lavrebbe trovata. Però avevo anche tanta paura
che non si fosse allontanata volontariamente ma che qualcuno lavesse
costretta con la forza.
Passai la serata a fissare quel quadro che solo qualche mese prima Giulia
mi aveva regalato. Lì cerano le foto delle vacanze più
belle che avevamo fatto insieme e dietro una bellissima dedica:
QUANDO ERAVAMO
PICCOLI OGNI ESTATE IN SPIAGGIA IL NONNO SI DIVERTIVA AD INNAFFIARCI COME
PIANTE DICENDO CHE DOVEVAMO CRESCERE E FARE TANTI FRUTTI. ADESSO SIAMO
GRANDI E SUI NOSTRI RAMI CRESCONO I FRUTTI DELLA NOSTRA VITA. ABBIAMO
SEMPRE INSEGUITO I NOSTRI SOGNI CON LE RADICI BEN PIANTATE PER TERRA.
ADESSO TI SEMBRA CHE TUTTO QUELLO CHE HAI FATTO SIA CATTIVO E CHE I TUOI
FRUTTI NON SIANO BUONI, MA LE PERSONE CHE TI AMANO SANNO BENISSIMO CHE
NON E COSI. SEI SEMPRE STATO UNA PERSONA RIFLESSIVA E SO CHE
SAPRAI METTERE ORDINE NELLA TUA VITA E RITROVARTI SEGUENDO LISTINTO,
ANCHE SE ADESSO TI SEMBRA DESSERTI PERSO. E SONO CERTA CHE UN GIORNO,
SE SUCCEDERA LA STESSA COSA ANCHE A ME, SARAI IN GRADO DI FARE LO
STESSO E RITROVARMI, MOSTRANDOMI LE CHIAVI PER APRIRE LA PORTA DEL MIO
CUORE COSI COME E SICURO CHE QUESTE FOTO APRIRANNO IL TUO.
PERCHE SIAMO CRESCIUTI CON SOLIDE RADICI E I NOSTRI FRUTTI NON POSSONO
CHE ESSERE BUONI FRUTTI. CON IMMENSO AFFETTO
TUA SORELLA
ALBERO
(...)
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Fabio
Petulicchio nasce a Genova il 9 Febbraio del 1972, una laurea in giurisprudenza
e diverse esperienze lavorative nel settore legale e assicurativo, una
splendida parentesi di tre anni presso l'ufficio stampa della Fiera di
Genova e gli ultimi dieci anni vissuti a Milano nel settore turistico
dei tour operator. Dal 2012 vive a Roma dove ha iniziato una nuova vita,
sposandosi e imparando il sempre eterno mestiere del pizzaiolo che svolge
con grande entusiasmo. Con "I racconti di mia sorella albero",
partendo dal desiderio di raccontare se stesso e la propria vita nei suoi
primi quarant'anni, ha voluto costruire intorno ad essa una storia avventurosa
attraverso alcuni luoghi conosciuti durante i suoi viaggi.
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