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(segue)
A quel punto,
preso da una certa inquietudine, ho approfondito l'interesse, cercando
conforto nel pensiero di vari filosofi, sia antichi che contemporanei.
Ma ancora una volta niente, nessuna speranza.
Noi moriremo!
Allora ho studiato con più impegno e più in profondità,
non potevo accettarlo, ci vuole troppo coraggio.
Poi all'improvviso ho capito, la filosofia non ti insegna a morire, ti
insegna a vivere!
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Brano
tratto da "I granchi decidono"
LA VITA
Ecco un gran
bell'argomento. Quante volte abbiamo cercato di capirne il senso o perlomeno
di affibbiargliene uno. Alcuni la considerano sacra, per altri è
solamente un passaggio verso qualcos'altro e c'è chi saggiamente,
non avendo idee precise, ci invita nel frattempo a celebrarla al meglio.
Come potremmo su questo tema, noi figli dell'occidente, non coinvolgere
i grandi pensatori greci?
Furono proprio loro, centinaia di anni prima di Cristo, forse ispirati
dallo straordinario panorama del mare Egeo, a filosofare sulle nostre
future sorti. Loro pensarono a come avremmo dovuto pensare e conseguentemente
vivere. Quale organizzazione sociale, quali abitudini e addirittura che
cosa fosse da ritenere giusto o sbagliato. Plasmando in questo modo la
nostra stessa coscienza.
Ma purtroppo il tempo passa e le cose cambiano.
In quel tempo, personaggi che oggi definiremmo buffi al limite del ridicolo,
circolavano scalzi per le piazze di Atene ponendo a se stessi e agli altri
domande su ogni tema. Il loro scopo era di ottenere risposte che fossero
in grado di soddisfare il loro grande interesse verso la conoscenza delle
cose vere.
Già, le cose vere! A questo proposito, chissà quali saranno
le aspettative dei genitori che scelgono per la loro figlia il nome Sofia,
scienza esatta!
Parmenide, Epicuro, Socrate, Platone, Aristotele... questi sono i nomi
degli uomini che così tanto hanno inciso su di noi e sulla nostra
storia. Essi decisero di iniziare un virtuoso cammino verso la verità
delle cose!
Per rendere più stabile il viaggio su questa inedita, tortuosa
e ingannevole strada arrivarono a stabilire il "principio di non
contraddizione". Secondo il quale: ciò che è, è,
e non può non essere. In sostanza, stabilirono che una cosa definita
corretta, provata in modo certo, senza possibilità di smentita
né contraddizione, in una parola, innegabile, sia da considerarsi
vera.
Posero in questo modo, le basi della razionalità, della logica
e della ragione.
Basi sulle quali si sono potute sviluppare la tecnica, la matematica e
le scienze esatte di cui oggi disponiamo.
Quello è stato il momento più alto, meraviglioso e allo
stesso tempo spaventoso del pensiero umano.
Il più alto per la eccitante, ambiziosa svolta di non affidarsi
più in modo così totale agli dèi, ma di contare piuttosto
su noi stessi, esseri mortali. Spaventoso perché da quel momento
in avanti saremmo stati "soli" a camminare nel mondo.
(...)
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Enrico
Corselini è nato a La Spezia nel 1963.
Artigiano,
allenatore di calcio, viaggiatore, "I granchi decidono" è
il suo primo libro.
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