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temalibero
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titolo:
"Il
formaggio è buono e l'arte va compresa" Questo
è un racconto surreale,
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Brano tratto da "Il formaggio è buono e l'arte va compresa" (...) Preso
dal panico raggiunse la stazione, prese un treno per Milano. Chiese aiuto
ad un suo amico dinfanzia residente nel capoluogo lombardo. Il nome
era Piero Magnottu in arte Pier Magnù, infatti diceva di essere
attore, modello e conduttore televisivo. In realtà tirava a campare
con qualsiasi espediente. La
reclame si sviluppava in questo modo: Magnottu appare e pesa 110 kg. È
triste, pallido e sudato. La sua voce fuori campo dice: Un tempo
ero così, pesavo più di un quintale, la mia vita era inutile,
ero solo e depresso. Poi ho scoperto Kilokalox il prodotto che mi ha fatto
perdere in 35 giorni 35 kg. E la mia vita è cambiata. Mi sono sposato,
ora sono felice. Se non ci credete guardate qui. Un faro illumina un sipario blu con il logo del prodotto. Allimprovviso appare il nostro attore in costume da bagno ed infradito, nello splendore dei 75 kg. È abbronzato e sorridente, ha in mano un enorme paio di mutande taglia 64. Le guarda, si commuove e le butta dietro la schiena. Con tono suadente ed ammiccante sussurra: Puoi farcela anche tu, chiama subito il numero in sovraimpressione! Piero e Mario sincontrarono alla stazione centrale, trascorsero la giornata insieme. Visitando 4 centri commerciali, 2 sale Bingo, lIkea e il Disney store. Nellarco di una giornata i ragazzi mangiarono 15 gelati ciascuno e una quantità non definita di pizze al taglio. Alle 20:00 decisero di andare in centro da Spizzico. Sei tranci di pizza, quattordici birre e a nanna presto. Lattore, modello e conduttore televisivo, abitava nel locale-caldaia di un condominio alle porte di Milano. Non era molto accogliente, ma era caldo dinverno e anche destate. Neanche lombra dumidità. Lindomani Seazzu fu svegliato dal bruciatore della centrale termica. Quel suono sgradevole dava inizio ad un brutto periodo. Passavano i mesi e il dosatore non riusciva a trovare un nuovo lavoro. Andò in depressione ed iniziò a frequentare i blog dei precari e dei disoccupati. Dopo
un anno di questa vita elaborò il suo primo pensiero quasi saggio
della vita. Suonava allincirca così: La mia vita fa
schifo, io no! Ho un amico che mi ospita e mi sfama. Ho un diploma e davanti
una vera città, Milano. Il giovane fiero e fiducioso si fece
la barba e si vesti elegante come solo lui sapeva fare. Il copione era sempre il solito: lui appare completamente pelato è sfigato e sullorlo del suicidio. Prova il miracoloso Nocalvix e i capelli ricrescono in 36 giorni, appena scade il diritto di recesso. Dopo di che, con una folta capigliatura, il protagonista si sente felice e si sposa ecc. Per la produzione della reclame prima si gira la parte finale, poi il regista, con una macchinetta elettrica rasa a zero lattore, che gira la prima parte del video. Terminato il lavoro, Pier e Mario andarono serenamente a zonzo per la città a vedere le vetrine e mangiare gelati. Entrambi colti da stupore, videro Gavino Pattatu. Un caro amico del bar e anche compagno di scuola. Per scherzo i due diedero allamico ritrovato una scarica di cazzotti sulla nuca e qualche testata, poi, commossi, si abbracciarono calorosamente. Gavino,
trasferitosi a Milano, aveva cambiato nome. Sul biglietto da visita dorato
cera stampato in rilevo: Il
lavoro del Pattatu era semplice: consisteva nel fornire alle agenzie immobiliari
i nominativi dei neo morti e dei separati da poco. (...)
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Andrea
Loduca è un pubblicitario nato a Ozieri
(SS) nel 1970. |
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