i quaderni di Cico
 
 

 

 

 

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titolo:"DAL BASSO " (racconti senza biglietto da visita)
collana i quaderni di Cico
autore Marco Di Carlo
ISBN 978-88-95106-70-0
© novembre 2009 - € 12,50 - pp. 227 - in copertina,"ho sassi nelle scarpe..." by Ramingo.


Eclissi morali, autopsie di rapporti umani, pause di riflessione estatiche, piccoli tesori nascosti sotto il letame, di questo e molto altro, più o meno, si tratta. Dal Basso è una raccolta di storie minime, storie di ordinaria sopravvivenza al quotidiano, storie che seguono un percorso ascensionale verso una sorta di redenzione da se stessi. I protagonisti di "Prove tecniche di trasmissione", cercano una connessione con una realtà che gli ha momentaneamente interrotto l'erogazione della vita. Di"La lunga strada per la sovranità" è protagonista un'anima, anch'essa priva di giunzioni sentimentali con ciò che la circonda... Vive in uomini e donne differenti, e segue un percorso sconnesso che la porterà a spogliarsi della propria intima essenza, a porsi nuda e vera di fronte al proprio domani.

 

 

 

(brano tratto da "DAL BASSO")

(...)

Continua a salire gente. Il caos aumenta. C’è chi testa le infinite potenzialità di un cellulare con suonerie polifoniche, chi urla contro il proprio figlio… chi contro se stesso. Chi guarda fuori, chi suda. Sudo e mi asciugo. Il silenzio è solitudine… Resta vero. Resta brutale… La solitudine è purezza.
Mi sento disperato. Per fortuna sono quasi arrivato. Devo solo chiudere gli occhi, lasciarmi avvolgere dalle tenebre. Vedo quello che è stato. Quello che sarà. Respiro… Sì, ora va decisamente meglio. Ancora un paio di fermate, meno di un chilometro a mascelle serrate. Premo il campanello. La mia fermata è prenotata. Sono stato io a richiederla. Ne vado fiero. Sto per scendere. Non ci sarà ritorno, credo... Non che mi dispiaccia, ma… ho qualcosa di amaro nella bocca.
In tasca nemmeno una caramella.
Vermi brulicano nello stomaco. Li sento scavare. Si stanno contendendo l’ultimo pezzo di carne. Suona una sinfonia di note putrefatte.
Scendo… Avverto presenze aliene. Uccellini cinguettano. C’è gente sdraiata sui prati, altra che ci corre sopra. Gioca. Nell’aria, un profumo che non sentivo da... Colpisce basso, toglie il respiro. Arranco verso un cespuglio. Mi c’inginocchio dietro. Vomito non so cosa. Sono due giorni che digiuno. Rimango piegato, ferito a morte, dita affondate nella terra morbida. Il corpo scosso da spasmi violenti, dal desiderio spastico di qualcosa che manca. Forse non c’è mai stato, non è mai passato dalle mie parti... Eppure ricordo un tempo in cui credevo, e l’alba riusciva a rischiarare. Sembrava poter concedere il beneficio del dubbio, permettermi il lusso di un ottimismo da versare nel bicchiere.
A volte ho pensato che la notte potesse passare. È una reminiscenza lontana, confusa. Pare simile a una fiaba.

(...)


 

Gli esempi potrebbero continuare a lungo; gli istanti nei quali specchiarsi e riconoscere, attraverso il segno sconfinante di questi racconti, l’evidenza e la capillarità quotidiana, incessante, del vivere un infinito gioco di rimandi.

(Paolo West)

 

Marco Di Carlo nasce a Roma (dove vive e lavora), un anno dopo il punk londinese, senza tuttavia risentire affatto di codesta rivoluzione, almeno fino all'età della ragione...
Già autore di criptiche recensioni meta musicali, ormai perse in pagine web scadute, con questa raccolta di racconti viene al mondo (della narrativa) davanti ai vostri occhi.