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cicorivoltaedizioni
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Artista/Gruppo:Kouyate
Bassekou
Il ngoni è un liuto a tre o quattro corde, costituito da una piccola zucca che fa da cassa di risonanza sulla quale è montata una pelle di capra, e da un manico in legno al quale sono fissate le corde, che originariamente erano fatte di pelle o di tendini, ma oggi sono in nylon. Strumento antico, probabile discendente dei liuti arabi e antenato del banjo nord-americano, già molti secoli fa il ngoni figurava nei cortei dei re bamana e accompagnava il canto dei griot. Nato a Garana, un villaggio vicino Segou, Basekou Kouyate è uno dei migliori suonatori di ngoni dellarea Mandinka, senzialtro il più famoso. Alle sue spalle può vantare una lunga collaborazione con Toumani Diabate, con il quale ha suonato sin dai tempi di Djelika, il secondo disco di Toumani in quartetto, passando per i due Songhai e per Kulandjan assieme a Taj Mahal, fino ad arrivare al suo ultimo Boulevard de lIndipendance. Più recentemente è stato tra i protagonisti della band di Ali Farka Toure, che ha accompagnato sia in tournée che in sala di registrazione per il suo ultimo splendido Savane. Segu Blue è il primo album a suo nome, ed è anche il primo lavoro in cui il ngoni, tipicamente uno strumento di accompagnamento, diventa il protagonista assoluto della musica. Ngoni Ba, il gruppo di Basekou, è infatti un quartetto di ngoni, di cui un grosso ngoni basso, accompagnato da percussioni e voci. Arricchisce il disco la presenza di artisti illustri e straordinari, come Kasse Mady Diabate, il più amato tra i djeli maliani, Zoumana Tereta alla voce e al soku, un violino monocorde, Lobi Traore alla chitarra elettrica e Lassana Diabate al balafon. Il sole tramontava sulle acque del Niger quando ascoltai la prima volta il gruppo Ngoni Ba dal vivo, al Festival di Segou. Le corde del ngoni hanno un suono sordo e sgraziato, e ne fanno uno strumento per molti versi limitato, ma addomesticate sotto le dita di Basekou e del suo gruppo riuscivano a produrre un sound potente e coinvolgente, a cavallo tra il blues, il rock e la tradizione del Mali profondo. Per molti versi Segu Blue ricalca quel concerto, compensando ampiamente linevitabile perdita in spontaneità con la spettacolare presenza di grandi maestri della voce che si alternano alla splendida Amy Sacko, moglie di Basekou e cantante stabile del gruppo Ngoni Ba. Prima fra tutte llintensa e commovente interpretazione di Kasse Mady in Juru Nani, un brano tradizionale che narra la storia di Bakari Jan, uno degli eroi della tradizione Bamana. Basekou ha ereditato questo e altri brani del disco dal leggendario Bazoumana Sissoko, virtuoso del ngoni, cieco e paralitico, di cui si racconta che riusciva a far suonare il suo strumento senza toccarlo. In Mbowdi e in Bala sono invece protagonisti la voce ruvida e il violino monocorde di Zoumana Tereta, nato da una famiglia di pescatori delletnia Bozo, nellarea di Macina. Segu Blue è una nuova gemma proveniente da quella miniera senza fine che è la musica tradizionale del Mali. Tessuto sulle antiche storie, sui suoni sporchi degli antichi strumenti, sui colori delle voci e sugli echi blues della pentatonia bambara, questo album può essere una pietra miliare sia per chi già conosce e ama luniverso della musica malinke che per chi vi si affaccia per la prima volta. ____________________
altre segnalazioni/recensioni musicali: cicorivoltaedizioni_african_roots
Artista/Gruppo:Fakoly
Tiken Jah |
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